mercoledì 14 settembre 2011

Non ce l'ha Fatta Neanche Stavolta

In pochi giorni il video con le affermazioni di D'Alema sul tema del matrimonio lgbt ha fatto il giro della rete, scatenando le reazioni delle associazioni in tutta Italia.
Il matrimonio, avrebbe detto D’Alema, “come è previsto dalla Costituzione del nostro Paese, se non la si cambia, è l’unione tra persone di sesso diverso finalizzata alla procreazione. Tra l’uomo e la donna, questo dice la Costituzione”.
Giusto per cavarci l'ennesima volta lo sfizio, ripassiamo cosa dice la Carta sul matrimonio: 'Articolo 29: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.'
Nessun vincolo viene posto circa il sesso dei coniugi, la loro capacità o volontà di procreazione. Per come la dice lui, neanche una coppia sterile dovrebbe poter convolare a nozze!
D'altronde, la Corte Costituzionale si era già espressa in proposito, dichiarando quello del matrimonio omosessuale un grave vuoto legislativo, su cui il Parlamento era perfettamente abile a legiferare, perchè in linea con i dettami della Carta (ne parlo qui).

Dopo l'ultima uscita di D'Alema, le associazioni lgbt di Bologna hanno ritirato i loro stand dalla Festa de l'Unità del capoluogo emiliano, lasciando un mesto cartello "Chiuso per Lutto (...) Arrivederci al Pride 2012".
All'interno della festa, infatti, era stata allestita un'area proprio sul tema dei diritti e delle diversità, con una serie di incontri e conferenze. "Non vogliamo parlare di diritti con chi ci considera cittadini di serie B" ha sbottato Serena Donà, portavoce di Arcilesbica Bologna.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay, aveva definito in giornata le parole dell’ex premier come “affermazioni talmente rozze da risultare incredibili. In qualunque Paese dell’Unione queste sarebbero le tipiche dichiarazioni di un esponente di estrema destra con smanie religiose, ma in Italia sono le dichiarazioni di un leader del Pd, ovvero di un partito che si dice progressista e di sinistra”.
Credo che i fatti parlino più delle promesse, e l’auspicio di Arcigay affinché il Pd si affermi come forza riformista e laica, sposando la battaglia per l’uguaglianza sociale e civile dei cittadini, è già naufragato qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui.

In un incontro avuto con lo stesso Patanè, la presidente cittadina Arcilesbica Elisa Manici, D'Alema ha comunque chiesto scusa, parlando di un equivoco, con la promessa di un’azione politica da parte del Pd per allargare i diritti degli omosessuali.
“Non so" ha detto "se il Pd proporrà il matrimonio tra gay, questo è abbastanza difficile come punto di sintesi (infatti, vorrei proprio vederla, sta scena, ndr). Il Pd si deve battere perché le persone che convivono vedano riconosciuti i loro diritti civili e sociali. E si batterà per affermare questi diritti indipendentemente dalle alleanze di governo future” (occhio che così Massimo ti giochi anche l'alleanza con l'Udc, ndr). D’Alema ha ricordato poi la creazione di un’apposita commissione del Pd che sta elaborando una proposta per allargare i diritti degli omosessuali.

Ma ha preferito non dichiarare pubblicamente ed esplicitamente la sua posizione circa i matrimoni gay. Motivo? “Non bombardare dall’esterno il lavoro della commissione” si giustifica. Ma già nel 2007 si era espresso più chiaramente: “No, non sono favorevole al matrimonio tra omosessuali perché il matrimonio tra un uomo e una donna è il fondamento della famiglia, per la Costituzione. E, per la maggioranza degli italiani, è pure un sacramento. Il matrimonio tra omosessuali, perciò, offenderebbe il sentimento religioso di tanta gente. Due persone dello stesso sesso possono vivere uniti senza bisogno di simulare un matrimonio."

Neanche stavolta D'Alema è riuscito a dire qualcosa di sinistra.
Riusciremo mai ad avere in Italia una vera sinistra progressista, che sappia coniugare libertà, diritti, solidarietà sociale, difesa di deboli e minoranze? Io ci credo ancora, e continuerò a lottare per vedere questo sogno avverarsi.

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2 commenti:

  1. Beh, sicuramente nn una sinistra 'moderata' come il PD.

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  2. non ci sono speranze (il mio contributo) dobbiamo aspettare che questa casta (che come dice lui non esiste) venga spazzata via

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