Piero Fassino, candidato sindaco del centrosinistra nel capoluogo piemontese, lancia con gli ambientalisti del Pd l’idea di una 'Torino capitale dell’ecologia'. Progetto encomiabile, se non fosse in controsenso con le sue mosse elettorali.
Fassino ha firmato un accordo con il movimento di Maurizio Lupi, consigliere regionale dei Verdi-Verdi, "una lista civetta che da sempre appoggia il centro-destra e che non ha nessuna credibilità ecologista e ha contribuito in modo determinante alla vittoria del leghista Cota alle elezioni regionali, dimostra chiaramente che a Fassino interessa solo la marca “verde”, non importa se finta, per tirare qualche voto imbrogliando gli elettori", spiegano i Verdi Europei. Per Monica Frassoni e Philippe Lamberts, co-presidenti del partito si tratta di un "segnale di miopia politica molto grave".
Anche Angelo Bonelli, segretario dei Verdi (quelli veri) è determinato "La presenza dei Verdi Verdi porterà inevitabilmente i Verdi fuori dalla coalizione di centrosinistra e a un ricorso al Tar per chiedere l'esclusione di una lista che usa impropriamente la dicitura 'verdi', con le conseguenze che tutti possono immaginare".
Aperta la possibilità di una corsa solitaria per la formazione ecologista, che personalmente credo a questo punto sarebbe la cosa mgliore. Meglio soli che male accompagnati.
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