L'8 aprile Silvio Berlusconi ha nuovamente attaccato gli organi e le istituzioni dello Stato italiano; anche la Costituzione nel mirino, con un messaggio tra le righe quantomeno preoccupante.
Già è grave il fatto che ormai ci siamo assuefatti ad esternazioni di questo tipo da parte della quarta carica dello Stato, sarebbe ora di fare qualcosa...
“I padri costituenti hanno scritto la nostra Carta cercando di scongiurare il rischio di un’altra dittatura, per questo hanno fatto in modo che il governo potesse solo ‘suggerire’ al Parlamento le leggi da fare (…) Cambiare per un paese più democratico (...) Bisogna cambiare l’architettura istituzionale per arrivare a una vera democrazia”.
Chiaro, no?
'La Costituzione, così come è articolata, impedisce la dittatura… perciò la voglio riformare!!'.
Un messaggio esplicito e sfacciato, da chi, come dicevo prima, ha ormai annichilito e sedato la nostra coscienza politica, trasformandoci da cittadini a spettatori di un circo equestre, tra informazione manipolata, barzellette più o meno improrie, e buga bunga vari.
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