giovedì 28 aprile 2011

Sono Più Sorpreso di Voi

Dopo che con Montezemolo (qui), mi tocca ora essere solidale con il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Sarà un incapace, buono solo a tagliare e mettere toppe posticce ai buchi di bilancio, ma chi finhisce nel mirino del Metodo Boffo se la merita una pacca sulle spalle.
"Dietro la mi­naccia di strappo della Lega c’è soprat­tutto l’ira di Tremonti" scrive il Giornale, principale poligono di tiro berlusconiano, che attribuisce la seccatura del Ministro a due fatti "Il primo: la nomi­na, voluta da Berlusconi, del suo nemico storico Ma­rio Draghi, governatore del­la Banca d’Italia, a capo del­la Banca centrale europea, posto di grande prestigio e soprattutto potere. Secon­do: il via libera del premier alla scalata francese su Par­malat, operazione osteggia­ta dal nostro ministro del­l’Economia che peraltro non era riuscito a mettere in piedi una alternativa italia­na. Questioni personali, quindi, più che politiche, di un ministro che si sente pre­mier e che ha grande in­fluenza sulla Lega. Al punto da aizzarla contro Berlusco­ni facendo leva su due que­stioni, bombardamenti e clandestini, che stanno a cuore al popolo del Carroc­cio molto sensibile in cam­pagna elettorale."
E partono le accuse "Un ministro dell’Econo­mia dovrebbe lavorare per la stabilità politica che è pre­supposto di quella economi­ca. Se fa l’inverso significa che ha mire diverse, magari inconfessabili. Per esempio tirare per la giacchetta Bos­si, alleato decisivo del pre­mier, per portarlo verso altri lidi".

Come ho già detto, mi sento quasi in colpa ad essere solidale con lui. Facesse il fruttivendolo, sarebbe più facile. E forse anche più adatto.

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