Memori del caos scoppiato con la bozza della prima manovra correttiva, varata il 30 giugno dal Consiglio dei Ministri, che prevedeva l'abolizione di 4 ordini professionali, e che aveva quasi rischiato di far cadere il Governo (ne parlo qui), ora alcuni parlamentari PdL, Lega e IdV propongono l'istituzione di 25 nuove corporazioni professionali (5 ordini e 20 albi). Ma sono TUTTI complici, perchè il ddl ha ricevuto il via libera unanime della Commissione Sanità del Senato, il 2 agosto.
L’Antitrust, al termine di un’indagine conoscitiva resa nota a marzo di quest’anno, ha definito le 13 categorie professionali attuali delle vere e proprie ‘caste’, con accesso chiuso e resistenza a liberalizzare, nonostante le sollecitazioni “a non sottrarsi ai principi concorrenziali più volte ribaditi” anche dall’Unione europea.
Ma la relatrice del provvedimento Laura Bianconi (Pdl) difende l'idea: occorre “eliminare la disparità di trattamento tra le diverse professioni sanitarie già organizzate in ordini” e soprattutto favorire la “lotta all’abusivismo” nell’esercizio di mestieri che richiedono un’alta competenza tecnica.
Dobbiamo affidarci a Francesco Rutelli (exradicale ora democristiano dell'Api) per una risposta a tono. “Sarebbe questa la rivoluzione liberale di cui si fa portatrice la maggioranza?" ha tuonato in Aula "Mi chiedo come sia compatibile una scelta del genere con l’orientamente del governo che ha detto, scritto e approvato con la manovra che proprio l’accesso alle professioni deve diventare il primo tagliando per la crescita. Ma qui stiamo dando un altro taglio alla crescita". Una “regolamentazione leggera” e un aumento dei controlli potrebbe bastare, secondo Rutelli, con il quale si sono detti d'accordo alcuni senatori del Pd, tra cui Ignazio Marino.
Ma qui emerge la goffaggine politica di questo PdL in tutta la sua magnificenza: ad amministrare i nuovi ordini, sarebbero nientepopodimeno che le Province, quegli enti inutili che tanto pressano per abolire. Il ddl costituzionale approvato trionfalmente dal Consiglio dei Ministri pochi giorni fa è già stato dimenticato?
"Per evitare che il provvedimento venga archiviato", ha spiegato la senatrice Bianconi, l'esame è stato per ora sospeso e il testo rimandato in commissione per un ulteriore controllo; ma "sono certa che una volta chiariti alcuni punti soprattutto sulle sanzioni, come richiesto dal Pd, saremo in grado di approvarlo in tempi rapidi".
Il tempo stringe, e gli ingordi stanno cercando di mangiare tutto il possibile prima che la navi affondi definitivamente.
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