Oggi è stato il gran giorno. E' stata pubblicata in rete la prima lista di 10 nomi di politici e personaggi famosi segretamente gay.
Sarà vera? Boh, a me non interessa. E se anche lo fosse, cosa dimostrerebbe? Come già dicevo qui, mi può anche affascinare quest'idea del contrappasso, ma, fermo restando il diritto violato alla riservatezza dei cittadini, poi? Questa reazione è stata innescata dall'affossamento della legge contro l'omofobia, e se anche questa qui è gente che ha votato contro il provvedimento pur essendo gay? Al massimo puoi dire che sono MASOCHISTI.
Ma soprattutto, quella lista è indimostrabile. Chiunque può aprirsi un blog in rete e piazzare lì una lista di nomi, adducendole ogni motivazione possibile. Capirete anche voi che è un ragionamento pericoloso.
Ma saliamo di tono, le conseguenze più gravi di quest'operazione sono due:
- si mette a rischio la credibilità della rete, che da molti oggi viene vista come fonte sicura di trasparenza e correttezza, un po' come il "L'HA DETTO LA TELEVISIONE!" degli anni 80/90, per gistificare ogni idiozia;
- si dà un pretesto ai signori del vapore di stringere la cinghia sulla libertà in rete.
La lista non ve la riporto, tanto la potete trovare ovunque, ma, cari naviganti pruriginosi e carichi di malizia, aprite le orecchie che vi faccio altri tre nomi:
- Nichi Vendola;
- Anna Paola Concia;
- Ivan Scalfarotto.
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