Dopo essermi complimentato con la Juventus per il nuovo stadio ricostruito seguendo linee di riciclo e recupero (qui), torno a parlare di calcio: questa volta vado nel ferrarese, dove la Spal si è assicurata un vitalizio trentennale, al riparo da ogni terremoto economico che potrebbe investire la società, a prescindere da ogni possibile cambio di proprietà.
Le difficoltà sono molte ed i soldi pochi, specie nel sottoscala della Lega Pro (la vecchia Serie C), così la Spal ha stretto accordi con le amministrazioni cittadine ed alcuni imprenditori, ed ha trasformato un'intera discarica dismessa, per un'area di oltre 30 ettari, in un parco fotovoltaico da 14 megawatt in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 7 mila famiglie.
Un autentico affare quello portato a casa dalla società, realizzato in poco più di anno e dalla fine di agosto pienamente operativo, con estrema soddisfazione di politici, dirigenti sportivi e tifosi. Il fotovoltaico è un investimento sicuro, anche quando del denaro si vuole fare un uso poco remunerativo come il mantenimento di una squadra di calcio.
Non posso però fare a meno di notare come la politica tiri fuori tutta la sua sensibilità e disponibilità quando c'è di mezzo la squadra di calcio locale, ma che si faccia un po' indietro se sono altre formazioni a sostenere campagne ed iniziative altrettanto meritorie e lodevoli.
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