venerdì 11 giugno 2010

Requiem per un'opposizione che non c'è, PD come Ponzio Pilato


Il PD è d'accordo col PDL, o comunque vogliono le stesse cose, o altrimenti il PD vorrebbe fare le stesse cose ma non ne ha il coraggio. Non ci sono altre spiegazioni per giustificare l'atteggiamento da Ponzio Pilato che hanno tenuto i democratici a più riprese.
Era il 30 settembre 2009 quando alla Camera era all'esame la pregiudiziale di incostituzionalità sullo Scudo Fiscale, il vergognoso strumento per consentire agli evasori di far rientrare i capitali portati illegalmente all'estero pagando solo una piccola mancia e mantenendo l'anonimato.
Cinquantuno (51!) assenti tra le fila del Partito Democratico: Argentin, Bersani, Boffa, Bucchino, Boccuzzi, Calearo, Calgaro, Capodicasa, Carra, Ceccuzzi, Cesario, Cedurelli, D'Alema, Damiano, D'Antoni, De Micheli, Esposito, Fiano, Fioroni, Franceschini, Gaione, Garofani, Giacomelli, Gozi, La Forgia, Levi, Lolli, Lo Sacco, Maran, Martingoli, Martina, Meta, Mogherini, Mosella, Picierno, Pistelli, Pollastrini, Pompili, Porta, Rosati, Sani, Servodio, Tenaglia, Turco, Vaccaro, Vassallo, Vernetti, Villocco Calipari e Zampa.
Quel che è grave, è che con la loro presenza avrebbe potuto cambiare l'esito della votazione. O magari anche loro hanno tratto dei benefici dallo scudo fiscale - forse lo avrebbero fatto ma non ne avevano il coraggio, come dicevo prima.
Avevano promesso una 'Dura Opposizione', nei giorni prima del voto. S'è visto!
Loro sono stati eletti lì dove sono, e sono pagati profumatamente, proprio per farla, per contrastare con il loro voto l'azione di questa maggioranza arrogante ed autoritaria, che premia i disonesti.
Ieri si è consumato un nuovo capitolo di questa 'saga', al Senato nella votazione di fiducia sul ddl intercettazioni (la Legge Bavaglio, che sancisce la morte della Libertà d'Informazione).
Al momento del voto, i 113 senatori del PD hanno abbandonato l'aula:
Finocchiaro, Zanda, Casson, Latorre, Adamo, Adragna, Agostini, Amati, Andria, Antezza, Armato, Baio, Barbolini,Bassoli, Bastico, Bertuzzi, Bianco, Biondelli, Blazina, Bonino, Bosone, Bubbico, Cabras, Carloni, Carofiglio, Ceccanti, Ceruti, Chiaromonte, Chiti, Chiurazzi, Cosentino, Crisafulli, D'Ambrosio, Della Monica, Della Seta, De Luca, Del Vecchio, De Sena, Di Giovan, Donaggio, D'Ubaldo, Ferrante, Filippi, Fioroni, Fistarol, Follini, Fontana, Franco, Galperti, Garavaglia, Garraffa, Gasbarri, Ghedini, Giaretta, Granaiola, Ichino, Incostante, Leddi, Legnini, Livi Bacci, Lumia, Lusi, Magistrelli, Marcenaro, Marcucci, Marinaro,Marini, Marino, Marino, Maritati, Mazzuconi, Mercatali, Micheloni, Milana, Molinari, Mongiello, Morando, Morri, Musi, Negri, Nerozzi, Papania, Passoni, Pegorer, Perduca, Pertoldi, Pignedoli, Pinotti, Poretti, Procacci, Randazzo, Ranucci, Roilo, Rossi, Rossi, Rusconi, Sangalli, Sanna, Scanu, Serafini, Serra, Sircana, Soliani, Stradiotto, Tedesco, Tomaselli, Tonini, Treu, Veronesi, Vimercati, Vita, Vitali e Zavoli. Forse votando NO al ddl avevano proprio paura non passasse!
"Non parteciperemo perché noi vogliamo che risulti con ogni evidenza e con il rispetto sacro che abbiamo di quest'Aula e della legge il fatto che da qui comincia il massacro della libertà" parla la Finocchiaro, presidentessa del gruppo.
Cara Anna, che vuol dire questa perifrasi?! Il 'rispetto sacro a quest'aula', lo dimostri facendo il tuo compito, non certo andandotene! Se nel 2008 vi avessi votato, mi vergognerei di averlo fatto, profondamente.
Io voglio un'opposizione che si opponga, c*zzo!

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