giovedì 26 aprile 2012

Uscirne Non Sarebbe Così Facile

Molti economisti danno per fallimentare il progetto dell'Eurozona, dipingendolo ormai come un vaso di coccio destinato a spaccarsi in mille pezzi. La caduta del Governo olandese, che era una delle roccaforti del potere dell'unione, proprio sulle manovre di rientro dal debito imposte dal patto fiscale, ha riaperto gli interrogativi.
Proviamo a supporre che l'Italia abbandoni, volontariamente o no, travolta dalle pesanti richieste di austerità cui è sottoposta, l'area Euro. Se consideriamo che già per la Grecia si comincia a rivalutare un futuro con la Dracma, non appare così remota come ipotesi.

Molti faciloni credono che questa sia la panacea a tutti i nostri problemi, senza calcolare che un ritorno alla Lira avrebbe conseguenze terribili per la nostra economia, la svalutazione della moneta, stimata dal 30 al 60%, con il conseguente aumento dei prezzi dei prodotti importati: la benzina, già cara, raggiungerebbe punte di quasi 4€/l, così come l'energia importata, o prodotta con materiale d'importazione, mentre gli stipendi e le pensioni rimarrebbero, al cambio, allo stesso livello.
Certo non è un bello scenario, e non sono certo delle prospettive da ambire.

Se poi vogliamo credere che sarà una bengodi, facciamolo pure.

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2 commenti:

  1. Ma al posto dell'uscita dall'euro perché non pensare ad una doppia circolazione monetaria?

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  2. Prima di scrivere un articolo su certi argomenti converrebbe almeno studiare un testo di macroeconomia del 1° anno. E poi dedicarsi allo studio (ed alla comprensione) dei dati economici quali http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2012/02/weodata/index.aspx

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