A poco a poco vengono fuori tutti i ritagli fatti coi vari provvedimenti dell'era Monti.
Dopo l'inconcepibile soppressione dell'Agenzia per il Terzo Settore (ne parlo qui), si scopre che col Decreto Semplificazioni si taglia anche una commissione, voluta nel 2007 dai Senatori Ignazio Marino e Rita Levi Montalcini, che premiava il merito dei giovani ricercatori.
Una commissione di under 40 composta da italiani e stranieri che assegnava, all’insegna della trasparenza e della meritocrazia, 100 finanziamenti di circa 500 mila euro l’uno agli scienziati più virtuosi.
I pochi fondi disponibili, che dovrebbero essere utilizzati al meglio per esaltare meriti e talenti, tornano nelle mani dei baroni e dei burocrati, padroni del vapore nelle università.
Il Problema è che per l'Italia scommettere sui Giovani è come giocare una partita persa, non c'è volontà né ambizione di crederci, rischiare e crescere.
Molto meglio continuare a respirare la polvere delle mummie e dei fossili baronati.
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