Sul tema del denaro pubblico ai partiti è finalmente arrivata la proposta di quello che governa a sua insaputa (come dicevo qui). 'Dimezzare il finanziamento ai Partiti' è la trovata geniale del Partito Democratico, che ancora una volta cavalca il facile populismo.
Capiamoci, perchè credo che Bersani e tutti gli altri suoi compari non ci siano proprio: io, come credo la maggioranza degli italiani, non voglio che i partiti rubino di meno, voglio che non rubino proprio! E' il meccanismo di assegnazione dei proventi pubblici che è sbagliato, non il loro ammontare.
Vediamo se spiego meglio il mio punto di vista con un esempio estremo: non avrei nessun problema a finanziare con le mie tasse la campagna elettorale di un'ipotetica formazione politica di destra nazionalista, solo vorrei che i miei soldi fossero loro versati proprio e solo per risarcire le spese da loro sostenute.
Anzi, ristrutturando alla radice il sistema della campagna elettorale, facendo in modo che sia lo Stato a gestire l'affissione, l'affollamento e la rotazione pubblicitari sui canali di comunicazione. Occupandosi, così facendo, anche del rispetto della par condicio.
La metà di uno sproposito rubato, è sempre un mezzo sprosito rubato. Rimane un furto.
E pensare che circa un anno fa volevano anche raddoppiarli (ne parlo qui).
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