Gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) sono i territori su cui vengono organizzati ed integrati i servizi pubblici, come ad esempio quello idrico o quello dei rifiuti, tramite delle Autorità d'Ambito che ne controllano la gestione. Vennero istituiti con una legge 36/1994.
Sono un centinaio in tutta Italia, ed i loro Consigli di Amministrazione costano circa un milione di euro l'anno ognuno. Quanto si risparmierebbe tagliando questi polverosi sottoscala dove il più delle volte vengono piazzati i politici trombati, gli amici o gli amici degli amici?
E' chiaro che ci hanno già pensato, perchè all'articolo 2 della legge 191/2009, viene poi aggiunto il comma 186-bis, che recita appunto: "Decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono soppresse le Autorità d'ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni". Ma non si ha nessun effetto.
Quindi ci riprovano, con la legge 42/2010 (ovvero la legge di conversione del decreto legge del 25 gennaio 2010 n.2 recante “Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”) che decreta la soppressione degli A.T.O. entro un anno dalla sua approvazione, come recita l'Articolo 1 (e cioè entro il 27 marzo 2011). La legge stabiliva inoltre che le regioni dovranno ripartire le funzioni degli ATO ad altri enti; la norma non chiarisce quali enti dovranno essere destinatari delle funzioni degli ATO, ma lascia intendere che non potranno essere nuove forme di aggregazione, in quanto la ratio della norma sta nel contenimento delle spese degli enti locali e nella semplificazione del sistema eliminando gli enti intermedi.
Ecco arrivare a rattoppare il Decreto Milleproroghe, ovvero il decreto legge 225/2010, convertito in legge con la n.10/2011, che introduceva la possibilità di prorogare l'abolizione degli ATO ulteriormente. Con un decreto del Presidente del Consiglio, datato 25 marzo 2011, si è quantificata la proroga al 31/12/2011.
Ma ancora non si è visto nessun risultato concreto.
Ora, a prescindere dall'utilità che questi enti abbiano (e sicuramente a qualcosa serviranno, oltre a piazzare i vari amichetti, ndr), non sarebbe il caso di agire su di loro e dare attuazione a leggi già scritte da tre anni, invece che sopprimere e tagliare organi importanti come l'Agenzia per il Terzo Settore (ne parlo qui) o la Commissione che premia merito e talento tra i giovani ricercatori (ne parlo qui)?
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