giovedì 10 maggio 2012

A Cosa Servite, Allora?

Dopo le elezioni amministrative del weekend, con l'exploit del Movimento 5 Stelle, i rappresentanti di questa nuova forza politica sono spesso ospiti di interviste e salotti televisivi (nonostante il Guru del M5S Beppe Grillo li abbia ammoniti e ripresi per questo; volete continuate a dirmi che lui non c'entra niente con il Movimento?).
Comunque, nell'intervista ad un grillino c'è sempre il momento in cui salta fuori una misteriosa entità superdemocratica che tramite la rete potrà decidere su quali direttive dare ai suoi rappresentanti. "Saranno i cittadini che tramite internet interagiranno con chi li governa consigliando, votando e dicendo loro cosa fare e cosa serve" è una frase tipo del candidato del M5S.
Una riproposizione in chiave moderna dei soviet, quindi, se posso ardire il paragone.

Mi ero già espresso contro idee come queste, non perchè reputi i cittadini incapaci di operare le scelte giuste per amministrarsi, ma perchè ognuno deve fare il proprio, di lavoro. Già mio padre, inossidabile comunista, mi parla delle assemblee popolari come la giusta via da seguire per la politica e l'amministrazione della città, ora ci si mettono anche loro.
Ve lo immaginate voi un operaio, che dopo 8 ore di lavoro in fabbrica, arriva a casa stremato, e deve anche andare alla riunione cittadina (nella versione comunista) o sedersi al computer (nella versione grillina) per discutere (telematicamente o no) con altri operai, commessi ed impiegati, altrettanto stanchi, su dove per esempio piazzare il semaforo pedonale?
"Che palle" vien da dire passata la sbornia democratica per la novità "allora a cosa servono tutti questi parassiti pagati in Consiglio (Comunale, Provinciale, Regionale o addirittura in Parlamento) se poi dobbiamo decidere noi?".
Quella della Democrazia Diretta è certamente una delle idee più proficue, facendo il netto tra conseno riscosso ed impegno spesoci, ma mi sembra anche la meno responsabilizzante: "Io faccio quello che Voi decidete". Insomma, non sei un politico, sei solo una marionetta da ventriloquo.

Sei d'accordo con me o vuoi farmi sapere cosa ne pensi? Scrivimi, puoi seguirmi ed essere sempre aggiornato via Facebook o Twitter.

5 commenti:

  1. Sei un portavoce dei cittadini... non una marionetta!

    Per anni ci siamo lamentati dei partiti che facevano i propri interessi anziché quelli della popolazione. Ora che i cittadini potranno essere informati circa ciò che accade nei consigli comunali e potranno fare le loro proposte, non va ancora bene?
    Meno male d'ora in avanti fioccheranno i blogger della domenica pronti a puntare il dito (pardon, il mouse...) contro ragazze e ragazzi che si faranno promotori delle proposte dei cittadini, raccolgono firme sotto la pioggia, organizzano serate culturali; il tutto senza accedere a finanziamenti pubblici ma utilizzando le libere offerte di attivisti e simpatizzanti.

    Il tempo impiegato per scrivere questo post sarebbe stato sufficiente per muovere una proposta costruttiva verso gli eletti del M5S, ma non importa... Per quanto in gamba, nell'immaginario collettivo di chi non vuole sforzarsi di conoscerci, resteremo sempre i "grillini" invasati, demagoghi, sudditi di Grillo, pronti a mandare affanculo tutto e tutti, proteste senza proposte...

    Chi avrà l'umiltà di svestire i panni del Giudice Supremo e deciderà di prendere parte anche ad una sola delle nostre riunioni sarà il benvenuto!

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    1. Alex non fraintendere il senso del mio post: il mio scetticismo era rivolto all'idea di Democrazia Diretta, non verso il Movimento 5 Stelle, di cui rispetto i militanti e condivido anche alcune idee. Stima assoluta per chi poi si impegna in banchetti, iniziative, campagne e/o feste culturali.
      Per usare la tua espressione, però, un po' "sudditi di Grillo" mi pare lo siate, perchè poi il padre (-nobile o -padrone) dal suo blog dà istruzioni e dispone epurazioni.

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    2. La Democrazia Diretta rimarrà inapplicabile finché le persone non capiranno che non si può delegare sempre qualcuno sperando che questi ci cambi la vita.
      Se i cittadini iniziassero a porre reale attenzione a ciò che accade nel Comune dove vivono, se facessero proposte per tutelarne risorse e sviluppo, se si attivassero personalmente per decidere tutti insieme (cosa che già fanno i molti comitati), il MoVimento 5 Stelle sparirebbe perché non avrebbe più ragione di esistere.

      L'obiettivo primario è riavvicinare i cittadini alla politica nella sua forma più semplice. Non intendiamo sostituirci a nessuno. Non siamo politici di professione ma cittadini prestati ad un servizio di pubblica utilità.

      In quanto a Grillo, condivido la sua "istruzione" a tenerci lontani dai talk show. Io, come attivista, ho preso parte a 5 o 6 dirette televisive come ospite e posso assicurarti che non c'è modo di fare un discorso serio.
      Se fossero strutturati in maniera differente, ci sarebbero tempi e spazi per chiunque, invece devi accontentarti dei pochi secondi a disposizione per cercare di esprimere un concetto (a patto che conduttore e politici di turno non ti interrompano con altre domande o provocazioni) che richiederebbe almeno un paio di minuti.

      Le "epurazioni", invece, sono state fatte per tutelare il MoVimento e l'operato di chi è già eletto.
      Con tutto il rispetto del caso, ma credo che tu non abbia nemmeno idea di chi si stia avvicinando oggi al MoVimento 5 Stelle: dai semplici curiosi a veri e propri destabilizzatori che parlano di prendere rimborsi, farsi finanziare da imprenditori, organizzare marce di protesta in tutto il Paese...
      Ad oggi, basterebbe uno di questi destabilizzatori per creare confusione (anche in buona fede, per carità!) e trascinarsi appresso qualcuno che potrebbe non avere le idee chiarissime sul MoVimento 5 Stelle.

      Dobbiamo imparare a crescere insieme, non sappiamo ancora reggerci in piedi con decisione ma già qualcuno ha fretta di vincere una maratona. Queste cose sono rischiose in una realtà che ha deciso di non strutturarsi come un partito.

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  2. Alcuni anni fa Grillo diede uno spettacolo in un teatro napoletano. Andai ad assistere. Al termine del lungo monologo, molto divertente, distrusse letteralmente un computer, deprecandone l'uso. Ora vi stupisco che il "guru a cinque stelle" è di tutt'altro avviso. Chissà quante altre volte cambierà opinione! Poveri allocchi quelli che gli danno credito....

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    1. “Vent’anni fa ho fatto una pubblicità. Ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità. Quindici anni fa me la prendevo con i politici. Ma poi ho capito alcune cose sull’economia. Dieci anni fa finivo i miei spettacoli sfasciando un computer a mazzate.
      Ma poi ho capito alcune cose sui computer e su internet.
      Oggi la pubblicità mi sembra uno dei mali peggiori, l’economia la vera padrona della politica, internet uno dei pochi spiragli per difendersi e ridare alla politica lo spazio che l’economia le ha rubato.”

      Beppe Grillo (Tratto dal libro "Tutto il Grillo che conta" Feltrinelli, 2006)

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