L'idea del segretario del PdL riguardo i debiti che lo Stato ha con le aziende a me pare un'ovvietà.
Sento Giannino ogni sera (lo ascolto in replica) inveire contro uno Stato vampiresco che quando c'è da riscuotere è zelante come una tata inglese, molto meno quando deve ripianare i suoi debiti con i privati.
Già il Ministro Passera aveva avanzato un'ipotesi, quella di ripagarli utilizzando i Titoli di Stato, che comunque possono servire da garanzia allo sportello di una banca per avere prestiti; ma di questa proposta non se ne è più saputo niente.
L'idea di Alfano, stranamente però uscita solo ora, non quando era al Governo e poteva farlo benissimo, è quella di scontare questi crediti dalle tasse che i privati beneficiari sono chiamati a pagare. E questo, per me, è come scoprire l'acqua calda.
Poi, si dirà, non si può trattare lo Stato al pari di un comune industriale, e su questo sono d'accordo, ma questo non può e non deve poterlo mettere in condizione di mancare ai suoi doveri fiscali.
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