L'Arcigay sta diventando troppo grande, o troppo inclusiva, se vi suona meglio il termine.
Inizialmente (una decina d'anni fa) figuravano solo le lettere LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans) come descrizione dell'associazione; poi hanno cominciato ad aggiungerne altre ogni volta: prima la Q (Queer, termine che riassume un po' tutti i non-eterosessuali), poi la I (Intersessuali, che a quanto ho capito, è l'ermafroditismo), poi la P (Pansessuali, ossia quelli attratti da tutto, un bisessualismo che comprende anche i transessuali), ed ora anche la E (Eterosessuali). Già mi pareva forzata la presenza dei bisessuali e dei transessuali, ma ora mi pare che stiamo un po' esagerando.
Intendiamoci, è sicuramente un bene che più tipologie di persone possano trovarsi unite sotto una stessa bandiera, ma a questo punto chiamiamola Arcitutti e siamo a posto. Non sono di quelli che propendono per delle associazioni 'ghetto', classiste e settarie, ma che almeno abbiano una categorizzazione, altrimenti si perde il senso e l'identità del gruppo.
Meglio sarebbe un coordinamento tra Arcigay, Arcietero, MIT (Movimento Identità Transessuale) ed Agedo, per dirne alcuni. Un coordinamento che si occupi di organizzare e supportare le battaglie di Uguaglianza, per il Rispetto e la tutela dei Diritti Umani di ognuno. Senza snaturare le singole componenti, e senza ricadere nell'errore del "ma anche".
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