Da quasi 20 anni in politica, più volte Presidente del Consiglio, Onorevole, pluri-indagato, dopo averci fatto perdere ogni credibilità internazionale, dopo averci condotto sull'orlo del tracollo economico e finanziario, qualche settimana fa rilanciava "la più grande novità della storia politica italiana".
Ed oggi lui, in versione più mummificata che mai, col suo segretario Alfano, hanno alzato il velo su questa cosa rivoluzionaria. Il sistema Presidenziale, per arrivare all'elezione diretta del Presidente della Repubblica.
No dai, è uno scherzo, vero?
Con una disoccupazione giovanile ai livelli del 2001, in generale ai massimi del 2004, un mercato in ginocchio, suicidi, conflitti sociali insanabili, è questa la proposta? No, non ci credo.
Berlusconi però precisa che sarà il PdL, se pensa che il paese abbia ancora bisogno di lui, a conferirgli incarichi e candidature; lui però non ci si vede ancora come Presidente del Consiglio. Ovvio, vorrà aspettare la riforma per andare direttamente al Colle.
Se questa è la novità che doveva cambiare l'Italia, direi che possiamo certificare la morte politica del PdL. Io penso però sia solo una sparata-tinca allo scopo di suscitare qualche bisbiglio nel popolo e nel Parlamento buoi. E intano lui prepara la campagna elettorale 2013.
Su twitter vedo esponenti del partito plaudire estasiati alla proposta 'innovativa' e 'rivoluzionaria'. Spero siano ironici, non può essere uno stupore sincero.
Questa è la prima volta che considero seriamente la possibilità che sia davvero finita l'era berlusconiana. In tutto il cerone sul viso del Cavaliere, nell'assenza totale di idee per il futuro, nel continuo rilancio di un potere ormai rancido, nella ridicola tracotanza di due imbecilli che pretendono ancora di proporsi come il nuovo.
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