In linea di principio posso anche essere d'accordo con lei, riguardo ai licenziamenti nella pubblica amministrazione, ma, come twitta Anna Paola Concia, "Il Ministro Fornero una volta nella vita ci vuole dire come assumere invece di dirti solo che vuole licenziare?".
La dichiarazione incriminata, "Auspico possibilità di licenziare anche nella P.A.", era incentrata sulle difformità di trattamento tra lavoratori nel settore pubblico ed in quello privato; il Ministro Patroni Griffi, responsabile appunto della P.A., ha rimandato piccato la discussione al Consiglio dei Ministri.
Segnalo, tra parentesi, il tempismo perfetto (sospetto?) con cui Striscia la Notizia ha mostrato in serata casi di funzionari del Comune di Civitavecchia che timbravano il cartellino, spesso anche per i colleghi, per poi sbrigare le loro commissioni giornaliere.
In trincea i sindacati: “E’ a capo del dicastero del lavoro e non certo dei licenziamenti” fa notare la CGIL. Per la CISL, Raffaele Bonanni commenta: ”Non si capisce proprio (...) questo furore ideologico del ministro del Lavoro sul tema della licenziabilità dei pubblici dipendenti”.
“E’ singolare che il ministro Fornero si occupi anche di dipendenti pubblici e assuma come argomento prioritario quello di rendere più facile il loro licenziamento proprio nella peggiore fase di crisi economica e di disoccupazione che il paese attraversa dal dopoguerra” anche l'Onorevole Damiano, del PD, è piuttosto critico “Il governo, e in particolare il ministro del Lavoro dovrebbero occuparsi di altri temi: quello del lavoro e dello sviluppo e quello di risolvere il problema di chi resterà senza stipendio e senza pensione per lunghi anni a causa di una riforma previdenziale troppo drastica e senza gradualità" aggiunge, alludendo al comportamento dilettantesco tenuto nel caso degli esodati.
Anni fa, eravamo molto più giovani, inesperti ed ingenui, un'amica mi disse: "Io sono di destra perchè i dipendenti pubblici non fanno niente". Io sorvolai su quella frase, dettata più dall'istinto del momento che da una corretta visione politica; tant'è che oggi, cresciuti e maturati, ci troviamo quasi d'accordo su tutto.
Sul tema specifico, come dicevo, anch'io propenderei per una sostanziale parità di trattamento tra pubblici e privati, ma non per dei 'licenziamenti più facili' a prescindere, ma per una 'punibilità più efficacie e puntuale'.
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