martedì 11 dicembre 2012

Violato il Referendum, con Parole Diverse

Tra i quesiti del referendum sull'acqua tenutosi il 12 giugno 2011 c'era anche questo, il secondo, su scheda gialla: "Volete voi che sia abrogato - Art. 154, comma 1 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 'Norme in materia ambientale', limitatamente alla seguente parte: 'dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito'?".
Vinse il Sì, com'è noto, e la percentuale di profitto avrebbe dovuto essere cancellata.

Il Governo Monti, con il suo primo decreto, il Salva Italia, affidò la gestione degli acquedotti all'autorità per l'energia ed il gas, in ossequio all'esito della consultazione. Il 30 novembre è stato presentato il nuovo metodo di calcolo del costo del servizio idrico da parte dell'autorità.
I comitati per l'acqua pubblica, assopitisi dopo il referendum, si sono però risvegliati in tutta fretta, davanti alla reintroduzione surrentizia della remunerazione cancellata la primavera scorsa.
Cambia nome, ovviamente, come fu per i 'finanziamenti ai partiti' diventati 'rimborsi' dopo il voto del '92, ma il principio è lo stesso. Nella nuova versione si parla di "oneri finanziari sul capitale immobilizzato", ed il nuovo significato si adatta ancor meglio all'attuale fase politica: non si ha più il margine di guadagno sull’investimento industriale sostenuto, ma relativamente al mondo finanziario che l'ha sostenuto.
E non è tutto, perchè il nuovo tariffario sarà retroattivo, andando a colmare il vuoto tra l'esito della consultazioni ed oggi.

"Il Metodo Tariffario Transitorio" si legge in un documento di denuncia del Forum italiano dei movimenti sull'acqua "così come definito dall’AEEG condurrà ad una sostanziale sanatoria di tutte le illegittimità, inadempienze e irregolarità attualmente registrate in diverse gestioni”.
Uno snaturamento dei principi ispiratori dei referendum.

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1 commento:

  1. Ma perchè in Italia c'è ancora qualcuno che al governo italiano mantiene i patti votati liberamente dagli italiani con i referendum? Quelli servono solo ai partiti per ribadire la loro prepotenza, questo è un'altro referendum come gli altri che non verrà mai attuato

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