La Francia ha intrapreso un percorso per la tutela della dignità e dell'autodeterminazione dei malati terminali. Non siamo ancora all'eutanasia attiva, ma poco ci manca.
L'accanimento terapeutico, ossia l'eutanasia passiva, è già possibile dal 2005. Oggi, col rapporto sul tema del professor Sicard, verrebbe introdotta la 'sedazione terminale', ossia la possibilità di indurre il paziente terminale in uno stato comatoso che ne allevi lo stato dolorante e ne acceleri la morte.
Nel documento, inoltre, si apre al suicidio assistito attivo, quello cioè in cui è il malato stesso a somministrarsi la cura mortale; un cavillo simbolico che solleva in parte le responsabilità giuridiche del medico.
Questi passi di laicità e civiltà non sono certo facili in Francia, altro paese dalle radici cattoliche molto profonde ed invasive.
Credo il Presidente socialista Hollande ed il suo Esecutivo capaci di portare anche nell'Europa più irrigidita dall'influenza della Chiesa le scosse progressiste che servono alla Società per crescere, evolvere e maturare.
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