giovedì 25 agosto 2011

Su chi Abortisce, si Può

Francisco Javier Martínez è l'arcivescovo di Granada, in Spagna, e durante la sua omelia periodica, ha sparato a zero contro l'aborto, paragonandolo addirittura al genocidio compiuto da Hitler.
E già qui ci sarebbe di che commentare, ma incredibilmente è riuscito anche a dire di peggio: “Uccidere un bambino indifeso, per mano della sua stessa madre, dà agli uomini il diritto, senza limitazioni, di abusare del corpo della donna”.

Ma... e l'amore universale tanto sventolato dalla Chiesa?
Ora, sapete che sono per la libertà di parola, d'espressione eccetera eccetera, ma sentire una cosa così atroce e barbara, da chi poi si autoinveste di responsabilità morali fondamentali per la società, mette i brividi.. uno spirito vendicativo tanto crudele che è anche del tutto fuori dalla nostra idea di 'punizione' (cioè la pena per una colpa deve avere spirito 'correttivo', nel sistema democratico, ndr).
Posso capire non essere d'accordo sull'aborto, e cercare di convincere i propri adepti a non intraprendere simili percorsi, ma non deve certo permettersi di lanciare anatemi o peggio dettare leggi arrogando a chicchessia diritti incivili e violenti!

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2 commenti:

  1. l'istigazione a commettere un crimine non dev'essere tollerata neanche dalla persona più liberale di questo mondo, quindi non hai neanche da difenderti per la tua scelta di condannare senza se e senza ma quest'uscita. la libertà di un soggetto finisce quando invade quella del prossimo, quindi la libertà di questo prelato di sparare str***ate finisce quando invade la libertà della donna abortista di continuare a vivere in questo mondo.

    se poi vogliamo invece parlare della libertà di parola e del diritto di predicare il proprio no all'aborto, cercando di convincere più persone possibili con varie argomentazioni a sostegno della propria tesi, allora questo dev'essere sempre possibile, e io, da convinto abortista, condannerei uno stato che non desse a un mio oppositore la possibilità di dire la sua. ma qui si va oltre, qui si istiga alla violenza e in più non si motiva neanche.

    sulla pena punitiva poi non commento, capirei uno che dice che la pena oltre che correttiva dev'essere dissuasiva (anche se ho parlato con uno studioso di psicologia e mi ha detto che il potere dissuasivo della pena è irrilevante), ma punitiva proprio no, queste son posizioni superate già dalla rivoluzione francese e in italia dal codice zanardelli che precede l'epoca fascista!

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  2. MA VOGLIAMO PARLARE DI PRETI E ARCIVESCOVI PEDOFILI.

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