Alla nuova bozza del Decreto Anticrisi fa seguito la notizia che la sparata del Ministro Calderoli ("Calciatori, basta proteste o pagate doppio") si trasformerà in un emendamento ad hoc.
Già non mi piaceva il gusto vendicativo con cui aveva lanciato l'idea: 'siccome dissenti, allora ti punisco'. L'ennesima palata di fango sulla dignità politica delle istituzioni: da una parte l'uso berlusconiano dello Stato per tutelare i propri interessi, dall'altro quello leghista per punire chi protesta.
Due gli emendamenti che incarneranno la trovata: il primo raddoppiera il contributo di solidarietà per gli 'sportivi professionisti', l'altro invece specificherà che dovranno essere i calciatori, di tasca loro, a pagarlo, e non le società, sedando l'ok corral nato in questi giorni.
Se non sono aprioristicamente contro il contributo di solidarietà, sono contro questa faida messa il atto per zittire le proteste: si può anche trovare qualcosa di buono nel modo dilettantistico con cui questa manovra taglia a destra e a manca, ma non si può non opporsi al digrignare dei denti della Lega Nord, che ancora una volta mostra un atteggiamento becero, populista, tutt'altro che onorevole, nel guidare il paese.
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