Per le strade stanno comparendo i manifesti per la campagna referendaria. Alcuni tematici, con foto di rubinetti o funghi atomici, altri con un generico '4 Sì'.
Manca però qualcosa. E quelli per il NO?
Mi è stato detto da un signore che si sta occupando di affiggere i manifesti, che anche agli oppositori dei referendum sono stati assegnati degli spazi, ma che loro non li attaccano.
Ovviamente, non serve un genio per capirlo, i sostenitori del NO puntano a far mancare il quorum, invalidando così la consultazione.
Ma non è sempre stato così.
Una volta c'era un sentimento sociale molto profondo che univa i cittadini, un'affezione così intensa per la politica, che anche il fronte del NO ai referendum doveva esporsi con gli elettori per perorare la sua causa.
Oggi il dubbio non è se vince il Sì o il No, ma se si passa o no il quorum.
Ieri sera ho partecipato ad un incontro sui referendum, in particolare si parlava dell'acqua. Ovviamente, come accade in queste occasioni, dibattendo si è finiti a parlare un po' di tutto.
"Se in un referendum si raggiunge il quorum è chiaro che vince il sì" diceva qualcuno intervendo. Non me la sono sentita di perdere tempo a smentirlo, dopotutto lottiamo tutti per la stessa causa, ognuno con le sue differenze, ma tante volte, in passato, a quorum raggiunto e consultazione valida, vinceva il NO.
Dal '74 all'85, 16 quesiti referendari vennero bocciati dalla Volontà Popolare, non dall'Astensione.
Una volta c'era la Passione e la Responsabilità dei Cittadini verso la Politica.
E la Piazza di ieri, come la Piazza gremita a Milano per la Vittoria di Pisapia, forse sono un segnale che questa Passione sta tornando.
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questo sì che è un bel punto, che nessuno tocca mai. torniamo però al discorso dell'altra volta: non sarà il quorum il problema? forse un tempo la gente, più che avere maggior volontà di partecipazione, era più ingenua; nessuno dei sostenitori del no andava a pensare, non votando, di ottenere un vantaggio maggiore che recandosi alle urne. poi, col tempo, vedendo invece che "andando al mare" i referendum si facevano fallire in gran numero ci si è adeguati. io stesso, che pure per la politica ho una passione sconfinata, non ci penso neanche all'eventualità di votare no ad un referendum: se voglio che passi voto sì, altrimenti chiedo di non ritirare la scheda, perchè in questi casi com'è normale prevale la voglia di arrivare al risultato con qualunque mezzo LECITO, e questo è più lecito che mai.
RispondiEliminaè per questo che vorrei l'abolizione del referendum, perchè NON HA SENSO un sistema come quello odierno che, di fatto, attribuisce al silenzio un significato piuttosto che un altro. se si è in un gruppo di amici e bisogna decidere cosa fare una sera, e uno non si espone, il suo parere viene preso in considerazione? no. e allora, visto che io vedo il paese innanzitutto come un grande insieme di persone, chi vuole si esprime in un modo, chi vuole si esprime in un altro e chi non vuole non si esprime e lascia la decisione agli altri.