Ti pareva: anche quest'anno c'è una campagna elettorale da fare (per le amministritative, ndr), e anche quest'anno bisogna pararsi bene.
Arriva quindi un emendamento ad hoc al decreto milleproroghe, che modifica l'articolo 42-bis del dl 207/2008 (convertito nella legge 14/2009). Detta così, non si capisce molto, ma se vi dicessi che il tema è "Disposizioni per la definizione di violazioni in materia di affissioni e pubblicità"?
Credo sia tutto chiaro ora: l'emendamento in questione dilata ulteriormente i tempi per la sanatoria sulle affissioni abusive che a breve appesteranno ogni città. E questo non "fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto" come recitava il testo originario, ma "fino al 29 febbraio 2012", sanando così dei reati che ancora devono essere commessi.
"Non è una sanatoria!" mi sembra già di sentir tuonare. Beh, 1000 euro forfettari invece, ad esempio, della multa massima di 1500 euro per ogni manifesto (come prevede il regolamento comunale di Roma), io la considero una sanatoria.
E chi ha scritto l'emendamento quest'anno? Gianclaudio Bressa (PD) e Gioacchino Alfano (PDL): eh sì, una di quelle (necessarie e responsabili) cause bipartisan.
All'Assemblea Nazionale del PD svoltasi questo weekend qualcuno (Mina Welby, ndr) ci ha provato a chiedere al partito di non votare questa indecente sanatoria, ma prima le hanno risposto che non era attinente alle questioni europee in discussione, e poi, quando l'ha modificato mostrando le evidenti attinenze, le hanno detto che non se ne poteva parlare perché era stato presentato in ritardo.
Poi però si arrogano presuntuosamente il diritto di essere superiori culturalmente ed istituzionalmente. Come direbbe Totò "Ma mi faccia il piacere!".
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