giovedì 7 luglio 2011

Sì Ma Non Così

Le province vanno abolite, senza se e senza ma.
Però il testo presentato dall'IDV, e respinto l'altro giorno dal voto della Camera (con la vergognosa astensione del PD), non faceva quasi niente di concreto.
I primi 8 articoli della proposta di legge si limitavano a togliere nella Costituzione qualsiasi riferimento all'ente incriminato (Rubrica del titolo V, articolo 114, articolo 117, articolo 118, articolo 119, articolo 120, articolo 133), ed il nono rimandava allo studio di un'altra legge che avrebbe dovuto provvedere a ripartire le funzioni tra comuni e regioni, nonchè dislocare proprietà e dipendenti della provincia.

Direi quindi che sarebbe cambiato poco o niente con questo testo. Insomma, una gran paraculata dell'Italia dei Valori.
Ora, non difendo certo la maggioranza che ha votato contro od il Partito Democratico che pilatescamente si è astenuto, volevo solo puntualizzare che ad abolire qualcosa cancellandone il nome dalle carte e rimandando ad una fumosa legge ancora da scrivere son capaci tutti.

Da ridere comunque i titoli dei quotidiani di regime: invece di fare un ragionamento onesto in materia, tipo il mio, che sanno che magari risulterebbe un po' ostico al loro lettore medio, sparano sull'opposizione.
"Province, niente tagli. Complice il Pd" (il Giornale), "Intanto il Pd si astiene e blocca i tagli alla casta" (Libero).

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1 commento:

  1. attento, che se ragioni troppo dopo provano a farti chiudere il blog :D

    scherzi a parte, l'italia dei valori è un partito dove sono presenti tanti elementi guidati da nobili ideali ma in alcuni casi non molto competenti, quindi rischia a volte di partorire come in questo caso idee valide idealisticamente ma poco efficaci dal punto di vista pratico. ora, sono SICURO che i due pd, quello con e senza l, abbiano votato contro solo e solamente per difendere enti succhiasoldi a favore della casta politica, però è anche vero che per abolire le province servirebbe una legge preparata in molto più tempo e con un più ampio lavoro di ricerca del consenso parlamentare, come in tutti i casi in cui va modificata la costituzione.

    riguardo ai giornali di regime potevi fare a meno di specificare una cosa ormai ovvia, il fine dei giornali berlusconiani è quello della pravda, cioè la mistificazione della realtà. basti pensare che nei tg di regime, che come sai mi sorbisco ogni giorno a pranzo e a cena, ogni volta che si parla di scandali di tangenti e via dicendo riguardanti esponenti del pdl scappa fuori d'alema come a dire "eh ma lo fanno anche E SOPRATTUTTO loro", anche se i casi son sempre gli stessi datati 15/18 praticamente. aveva proprio ragione travaglio a dire "i cosiddetti "giornalisti di destra" non c'entrano niente nè col giornalismo nè con la destra, son solo dei leccaculi pagati", come dargli torto infatti...

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