mercoledì 27 luglio 2011

Qui si parla di Odio

Scavando nei codici ci si imbatte nella legge 205/1993, che all'articolo 3 recita: "Per i reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero al fine di agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità, la pena è aumentata fino alla metà". E' con questo spirito che era modellata la legge contro l'omo e la transfobia.
E invece, bocciata ancora: 293 sì contro 250 no alle pregiudiziali di costituzionalità presentate UDC, PdL e Lega, che richiamavano alla tutela dell'articolo 3 della Costituzione, che sansisce l'uguaglianza di tutti i cittadini.
Lascia il tempo che trova la giustificazione di Fabrizio Cicchito: “Noi non abbiamo nessun atteggiamento omofobo e la nostra posizione di fondo è quella di considerare i gay come dei cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato che come tale ammetterebbe e accentuerebbe una diversità, sostanzialmente incostituzionale”.
Qui non si parla di uno scippo, da punire diversamente se la vittima è etero o lesbica, qui si parla del movente.
Come dicevo qui, leggi come queste saranno necessarie fino a quando non si arriverà ad una società veramente civile, aperta, plurale e libera.

Dino Amenduni sul Fatto contesta come il partito di Casini, che è cofirmatario delle votazioni che hanno affossato la legge, governi in molte realtà locali con PD, IdV e SeL, ma trovo questi rilievi privi di fondamento, in quanto è diverso amministrare un territorio o legiferare sul piano nazionale. I problemi, come prevede anche lo stesso Amenduni, arriveranno se al Governo ci sarà una coalizione con UDC e centrosinistra insieme (che, con queste teste, non è nemmeno un'utopia così irrealizzabile).

Sei d'accordo con me o vuoi farmi sapere cosa ne pensi? Scrivimi o collegati alla mia pagina Facebook per diventare sostenitore di FareProgresso ed essere sempre aggiornato.

1 commento:

  1. ma, fra l'altro, proprio per il fatto che agiscono sul movente, leggi come questa possono starci benissimo anche in una città "civile, aperta, plurale e libera", semplicemente verranno utilizzate di meno. il fatto è che questa bocciatura è il classico piccolo mattoncino di un grande castello, che è la società teo-con che i vari demobigotti intendono costruire: il singolo mattoncino magari non è eclatante, ma il disegno finale è qualcosa di tremendo.

    RispondiElimina