Ecco, ora Grillo detta una nuova linea: andiamo al voto col Porcellum (spendendo altri 400 milioni di euro, responsabilmente), vinciamo, poi cambieremo la legge elettorale. Che intanto non si sa neanche come vogliano.
Giochini da Vecchia Politica degni di un fossile come D'Alema. Infatti, tra i Senatori grillini c'è già qualche mal di pancia, su queste tattiche polverose.
E quando poi qualcuno gli fa notare che il problema dell'ingovernabilità potrebbe ripresentarsi al Senato, i fan deliranti dell'ex-comico genovese ti rispondono "Aboliamolo!". Ma che bravi, prima facevate le hola alla "centralità del Parlamento", ed ora vorreste abolirne metà?
Sappiate che "centralità del Parlamento" significa prima di tutto 'confronto' e 'mediazione' con gli altri; esaltare la "centralità del Parlamento" pretendendo però di occuparne più di metà, è un controsenso atomico.
Ma d'altronde, l'unica cosa che conta, come diceva Casaleggio, è avere il Potere (come diceva lui, qui) e occupare tutte le cariche (come si capisce dalle parole di Grillo, che storpia il significato di Democrazia, qui).
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