Non so se lo sapevate, ma l'Onorevole Boldrini, quella che siede sul primo scranno di Montecitorio e si vantava di aver tagliato i costi degli appartamenti a disposizione della Presidenza della Camera, ha fatto mandare al macero tutta la carta intestata in dotazione, sostituendola con della nuova recante la dicitura "LA Presidente" e non "IL".
Ora, in tempi di cinghie strette mi pare un'esagerazione; della stessa opinione anche l'ex-omologa Irene Pivetti: "Essendo un termine neutro e ambigenere, io non avevo considerato un problema presentarmi come ‘il Presidente della Camera’. Se è vero che Laura Boldrini ha eliminato la vecchia carta, ha sbagliato".
E lo penso anch'io.
Va bene il femminismo, va bene la parità dei sessi, ma la lingua italiana ha delle regole, che prevedono il sesso maschile come dominante, e non è errato dire "IL Presidente Laura". A quando la distruzione della nuova carta per ordinarne dell'altra ed aggiungere anche "SSA"?
E speriamo non si vada al voto, se no, se ci mettono un uomo, tocca rifarla ancora!
(In seguito al comunicato di rettifica della Presidentessa della Camera, ho fatto le doverose scuse, qui)
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