Sapete qual'è il vero problema della libertà sul web, del perchè si faccia così fatica anche solo a dire che è da regolamentare, e si prenda di mira chiunque pronunci anche solo una sillaba al riguardo, come l'On. Boldrini?
E' che si tratta, e difatti la Magistratura sta facendo acrobazie circensi per applicarle, di regole vecchie, vecchissime di secoli, pensate per una comunicazione ingessata, a senso unico com'è quella tradizionale. In un ambiente dinamico e veloce come il web, è dura pensare di utilizzare gli stessi modelli che valevano per la carta stampata.
E questo Parlamento, in cui si confrontano smanie censoree e reazionarie con un "popolo del web" dilettantesco e dall'insulto facile (ma sempre giustificato, a sentir loro), non so se possa essere l'ambiente fecondo per stilare le nuove regole sulla libertà d'espressione.
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Basta pensare che l'articolo della Costituzione sulla libertà di manifestazione del pensiero cita solamente la stampa, non citando neanche la radio che pure nel 1948 già esisteva. Poi è una norma aperta ("ogni altro mezzo di diffusione"), ma il fatto che addirittura la norma cardine dell'ordinamento sia indietro sui mezzi di comunicazione rende l'idea. Hai ragionissima, insomma.
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