venerdì 7 ottobre 2011

Crescita o Sconfitta?

E' quando sento parole come queste che credo davvero possa esistere un'altra cultura a destra che non sia bigotta, clericale o fascista. Come dicevo qui, da noi la situazione è falsata dall'anomalia 'Berlusconi', che in questi anni ha sputtanato la dignità della destra politica.
Poi, sia chiaro, non sono d'accordo con la logica corporativista e conservatrice che generalmente si muove in quel versante politico, ma come ogni coerente modo di pensare merita rispetto.
E' il Premier inglese David Cameron (attenzione, il loro è un PREMIER, il nostro, sebbene lo si chiami spesso così, è solo il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ndr) a segnare un cambio di passo del partito conservatore dei Tory, intervenendo al congresso: "A chiunque nutra delle riserve sul matrimonio gay dico questo: sì, è una questione di uguaglianza, ma anche di qualcos’altro: di impegno. I conservatori credono nei legami che ci tengono uniti; credono che la società è più forte quando promettiamo di badare l’un l’altro. Ecco perché non sostengo la necessità dei matrimoni gay 'nonostante' sia conservatore. Ma li supporto proprio in quanto conservatore".

Però, io, da progressista liberale di sinistra, in quest'affermazione non ci vedo (solo) una messa al passo del pensiero conservatore con l'evoluzione della società, ma anche un allentamento dei valori tradizionalisti, una sconfitta per i Tory. Prima il conservatorismo era il 'matrimonio tra uomo e donna ai fini della procreazione', mentre nelle parole di Cameron è solo il 'matrimonio': per potersi allineare al progresso civile e democratico hanno dovuto cedere la parte più filoreligiosa della loro ideologia.
Una vittoria del Progresso, non dei Conservatori.

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2 commenti:

  1. Sono complessivamente d'accordo sulla tua deduzione finale che considero intuitiva e reale.

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  2. io invece dissento in parte, e ritengo che anche qui ci sia una deviazione del concetto di conservatorismo portata dall'attuale maggioranza, che più che conservatrice è proprio reazionaria. nella definizione che danno di sè stessi i conservatori il conservatorismo è inteso come quella corrente che rifiuta i cambiamenti drastici, riservandosi però di attuare suddetti cambiamenti quando questo sia inevitabile perchè già deciso dal corso degli eventi e dalla storia; i progressisti invece sono coloro i quali amano sperimentare ogni volta che sia possibile nuovi spazi di libertà (e da qui la mia idea che un liberale non possa essere conservatore, e un conservatore non possa essere liberale ma al massimo liberista) prendendo magari anche dei rischi nel breve termine dovuti alle conseguenze di un cambiamento che può essere anche repentino. cameron (che ricordiamo è espressione di un conservatorismo laico, essendo in gran bretagna per definizione laici i partiti conservatori e ben differenti dal cristianesimo democratico continentale), quindi, ha solamente messo in pratica a mio parere l'assunto fondamentale del conservatorismo: ormai è caduto ogni tabù sull'omosessualità, vista com'è giusto che sia come un fenomeno normalissimo, continuare a negarle riconoscimento vorrebbe dire risalire un fiume controcorrente, e allora è arrivata l'ora di darle riconoscimento.

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