Quella dell'evasione fiscale è una piaga sociale che influisce non poco sull'andamento della crisi, e la Politica a volte sembra addirittura corteggiarla, quando non pone rimedio a certe assurdità. Richiedere fattura o scontrino è moralmente importante, lo sappiamo, ma se oltre ad un obbligo morale e civile fosse anche rimasto un dovere legale, sicuramente molti clienti sarebbero più incentivati a farlo.
Tutto comincia dal concordato fiscale del 2003 (dl n°269), che aveva eliminato per un biennio l'obbligo di emettere la ricevuta per chi vi aderiva.
Scaduto il periodo, dal 2005 quindi, si è ripristinato per l'esercente l'obbligo di rilascio, ma non quello per il cliente di conservarlo e mostrarlo su richiesta. E' rimasto cioè soppresso il comma 6 dell'articolo 11 del Dlgs n. 471/1997, che prevedeva la sanzione a carico del cliente che, su "richiesta degli organi di controllo dell'amministrazione finanziaria nell'esercizio commerciale o nelle sue immediate vicinanze, non era in grado di esibire lo scontrino o la ricevuta fiscale".
La mancanza di un reale obbligo (e senza più il rischio di una sanzione che va da 51 a 1032 euro) per il cliente, non dico che renda la politica complice dell'evasione fiscale, ma sicuramente ci fa fare la sua buona parte.
Sei d'accordo con me o vuoi farmi sapere cosa ne pensi? Scrivimi, puoi seguirmi ed essere sempre aggiornato via Facebook o Twitter.
Nessun commento:
Posta un commento