Sicché gli interessanti referendum proposti sulla laicità, sui finanziamenti ai partiti, sull'immigrazione e sulla droga (ne parlavo qui), erano tutta una finta? Non se n'è più saputo niente, non ho mai visto banchini per la raccolta di firme, neanche la UAAR ha saputo darmi aggiornamenti.
Sono arrivati poco dopo (e se ne comincia a parlare ora che Brunetta li ha tirati in campo), i quesiti per la - udite, udite - "giustizia giusta".
Ritengo sia un ABUSO dello strumento referendario chiamare i cittadini a votare su un profondo cardine democratico come la responsabilità civile dei giudici (che comunque esiste già, e riformata dall'ex Ministro Severino, qui), o su una cosa amministrativa come la separazione delle carriere.
Sono le coscienze, le sensibilità ed i comportamenti su argomenti così delicati che separano gli Statisti dai pagliacci populisti. Chi era quello che diceva che la vera emergenza per il Paese era la Giustizia, invocando l'immunità?
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