Eh no, non provateci neanche a dire che con le sue parole contro Grillo la Senatrice Gambaro si è posta fuori dal M5S. Lei ha attaccato la comunicazione aggressiva ed a senso unico del padre-padrone, non ha rinnegato il programma con cui è stata eletta o espresso opinioni diverse.
Crimi: "Chi ritiene di non condividere più il percorso e le idee del Movimento 5 Stelle è libero di fare le sue scelte".Quindi l'adorazione del fondatore e proprietario è un requisito necessario per far parte del M5S? E quella minchiata travestita da "Manifestazione pro-Grillo" che dovreste fare domani è una cosa dall'importante valore politico, vero? Scusate, eh, ma che differenza c'è con i cortei "pro-Silvio" che Berlusconi fa fare ai suoi soldatini ogni tanto?
E intanto, udite udite, è cominciato il "Processo" (ha usato questa parola) alla Gambaro...
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Ma davvero la signora Gambaro era convinta che il M5S stesse per conquistare l'Italia?
RispondiEliminaMa davvero pensa che se non è successo la colpa è dei 'toni di Grillo'?
E se fosse successo, il merito a chi era da attribuire? A lei?
Il punto è che la partitocrazia ha da tempo iniziato una guerra contro il M5S, condotta tramite il codazzo di maggiordomi sparsi fra giornali e televisioni, dove ogni colpo è permesso.
Gli eletti del M5S sono consapevoli di ciò sin da quando sono stati scelti del movimento per rappresentarlo; se la signora Gambaro, anziché discutere col movimento i problemi interni, non resiste alla tentazione di esternare davanti alla prima telecamera che le si para dinnanzi (che è come affrontare il proprio nemico tenendo il coltello per la lama), delle due l'una: o non regge lo stress dell'assedio oppure si sta preparando la via verso altri e ben più confortevoli lidi.
In entrambi i casi il M5S può ben decidere se la signora è ancora degna di rappresentarlo.
Che poi tanti autorevoli pensatori si mettano a propalare la fregnaccia secondo la quale viene 'processata perché ha offeso il capo' beh ... che tristezza.
Enzo Pugliano