La Monsanto, il colosso biotech spesso al centro delle polemiche per le coltivazioni OGM, si è arresa alle politiche europee.
"Finché non c’è abbastanza domanda da parte degli agricoltori per questi prodotti e il pubblico in generale non accetta la tecnologia, non ha senso combattere contro i mulini a vento" ha dichiarato Ursula Luettmer-Ouazane, portavoce dell'azienda.
Una settimana fa, la manifestazione globale 'March against Monsanto', in 52 paesi e 446 città, che ha unito contro il gruppo, in contemporanea, ben 2 milioni di cittadini. Grande assente, però, è stata proprio l’Italia.
Il continente europeo rappresenta circa il 12% delle vendite globali pari a 13,5 miliardi dollari; a causa tuttavia delle proteste dei cittadini nell’Unione, è stato vietato ill mais della Monsanto MON810 (dal 2009 già bandito dalla Germania) ed attualmente coltivato solo in Portogallo, Spagna ed in alcuni paesi dell’est.
"E’ovvio che l’Europa ha bisogno di più tempo, mentre altri Stati hanno abbracciato i nostri progetti più facilmente" ha aggiunto la rappresentante, come a bollarci di eccessivi luddismo e prudenza.
Beh, preferisco passare per ortoressico, piuttosto che fare da cavia biotech.
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