Nei giorni in cui l'AgCom 'intima' il Tg1, il Tg4 e Studio Aperto un immediato riequilibrio degli spazi tra maggioranza ed opposizione, la morsa mediatica potrebbe stringersi ancora di più.
E' di poco tempo fa la mia riflessione su come il suolo televisivo, in ogni settore ormai, sia militarizzato da politica e Premier che ne dispone a proprio piacimento (qui).
L'attuale vicedirettore del Tg1, Susanna Petruni, sarà il nuovo direttore del Tg2, in sostituzione di Mario Orfeo, chiamato a dirigere Il Messaggero.
Vediamo meglio chi è questa giornalista, e scorriamo le suo referenze.
Vi ricordate di Martin Schulz, l'europarlamentare tedesco al quale Silvio Berlusconi ebbe la bella pensata di dare del kapò qualche anno fa, mentre l'allora sodale Gianfranco Fini seduto al suo fianco allibiva e quasi si metteva le mani nei capelli?
Nel servizio su quell'increscioso episodio, realizzato proprio da lei, non si sentiva nemmeno il premier che pronunciava la parola incriminata, e riuscì a dare la sensazione di una notizia 'telefonata', quindi con poco appeal sul pubblico. Ricordiamo poi il taglio di Berlusconi che fa le corna a Caceres, durante un vertice UE, o la sostituzione delle immagini di una platea deserta durante un discorso di Silvio con quella di un pubblico che applaudiva (scena catturata quando a parlare era il Presidente Bush). Senza tralasciare quando, appena dopo la tragedia del terremoto abbruzzese, si pavoneggiò in delirio sui record di ascolti del Tg1.
La Petruni fu anche colei che sfoggiò in tv un ciondolo a farfalla, come quelli donati da Berlusconi alle sue ospiti. Episodio che di per sé non significa niente, sia chiaro, ognuno va a cena dove vuole, però il turbinio di accuse, smentite e controsmentite che ne seguirono fanno pensare che la sua nomea di 'fedele scuderia' di Berlusconi non sia poi così infondata.
Un altro duro colpo al pluralismo nell'etere, che per molti italiani è l'unico canale di accesso all'informazione.
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