Un confronto sul tema dei privilegi di cui gode la Chiesa, grazie a Sara Obici per la collaborazione.
"Il ruolo della Chiesa Cattolica all'interno dello Stato Italiano è da sempre un argomento sul quale si è dibattuto in lungo e in largo e riguardo al quale sono emerse numerossisime interpretazioni ed opinioni fra le più disparate; ma per quanti discorsi si possano fare e per quante opinioni si possano esprimere, i fatti sono sempre quelli: la Chiesa Cattolica ha sempre avuto e continua ad avere potere, ricchezze e privilegi davvero impressionanti. Questa è un' affermazione innegabile, non è un'opinione"
Tutto questo è vero, Sara, però andiamoci piano con l'anticlericalismo: se vogliamo tutelare la libertà d'espressione di tutti i cittadini, non possiamo poi metterci a discriminare i credenti.
"(...) il numero degli immobili ecclesiastici presenti in tutta Italia è di circa 50 mila (in pratica 1 abitazione su 5) e di questi almeno 30mila sono adibiti ad attività imprenditoriali; il vaticano non paga ICI, Irpef, Iva. Il valore del mancato pagamento dell'ICI su questi immobili si aggira sui 2 miliardi e 400 mila euro all'anno, invece il valore del mancato pagamento delle altre imposte (Irpef,Iva ecc..) è circa di 4 miliardi di euro. In totale quindi abbiamo una stima reale che raggiunge i 6 miliardi di euro l'anno, dato che coincide anche con il computo portato avanti dall'UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) che è esattamente di € 6.086.565.703 annui (il dato e la fonte sono verificabili sul sito della UAAR insieme ai bilanci consuntivi degli altri anni)."
Ma certo, le attività della Chiesa devono pagare tutte le tasse che gli competono, come una qualsiasi associazione di "amici delle foche monache", o circolo letterario o club sportivo. Ma non dimentichiamoci che il mondo religioso rappresenta anche ospizi, centri di assistenza, ostelli, mense ed altre realtà no-profit. Ecco, quelle è giusto non tassarle.
"La Corte di Cassazione nel 2004 con una sentenza aveva stabilito che l'esenzione dall' ICI potesse essere applicata solo agli immobili usati per scopi di culto. Un provvedimento decisamente sconveniente per la Chiesa, evitato grazie all'intervento tempestivo di Berlusconi; si deve a lui la norma del 2005 che stabilisce l’esenzione dal pagamento dell’Ici per tutti gli immobili della Chiesa cattolica."
Sì, e poi un anno dopo il governo Prodi tentò di limare la normativa, prevedendo che l’esenzione si potesse applicare solo agli immobili dalle finalità “non esclusivamente commerciali”; ma l'uso fumoso dell'avverbio negato, “non esclusivamente”, ha permesso alla Chiesa di usufruire dell’esenzione anche per alberghi e negozi, è sufficiente la presenza di una cappella all’interno della struttura. Sarebbe stato meglio dire "sono esenti quegli edifici utilizzati ESCLUSIVAMENTE a scopo di culto e per attività benefiche NO PROFIT".
"Pensa però a come il Vaticano abbia appoggiato la dittatura fascista di Mussolini e di come, accordandosi con il Duce, abbia beneficiato dei patti lateranensi, i cui effetti deleteri sulla laicità dello Stato (prevista dalla Costituzione) sono visibili ancora oggi. "
Questa è una questione un po' più complessa, e si riallaccia al potere che da sempre esercita il Clero anche in ambito politico: la colpa, qui, è imputabile più a chi ci governa che alla Chiesa stessa, perchè se fa quello che fa, è perchè glielo lasciano fare, tutti i politici hanno interesse a farsi amico e tenersi buono il Vaticano, sanno che rappresenta un bacino di voti tutt'altro che trascurabile.
Sarebbe inoltre doveroso distinguere tra Chiesa Cattolica in Italia, associazione religiosa che gode di queste agevolezioni inique ed illiberali, e Vaticano, Stato Sovrano ufficialmente riconosciuto, ma sappiamo che le due cose sono indistricabilmente legate.
"I leader di turno dello Stato italiano si sono rivelati dei preziosi alleati per il Vaticano, compagni ideali per portare avanti una strategia comune volta a mantenere privilegi e ricchezze."
Se davvero Monti intende applicare le direttive indicateci dall'Europa, dovrà riflettere ed agire anche su questo fronte, perchè l’Unione Europea ha aperto un’indagine formale per aiuti di Stato incompatibili con le norme sulla concorrenza.
Joaquín Almunia, il commissario europeo che opera su questo tema, ha detto che la condanna dell’Italia stavolta sarà “difficile da scampare”.
Tra pochi giorni si celebreranno i Patti Lateranensi, e proprio in quell'occasione, dicono gli organi d'informazione, potrebbe aprirsi nel Governo una riflessione sulle varie esenzioni di cui godono le strutture ecclesiastiche. Speriamo bene.
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