La Mivar, storica casa italiana di prodotti radiotelevisivi, chiude. Travolta anch'essa dalla crisi.
In un'intervista alla trasmissione "La Zanzara", ho sentito dal presidente Carlo Vichi parole di dignità e d'orgoglio, verso i suoi dipendenti ed il Lavoro. Vichi è un camerata nostalgico, uno di quelli che crede nella Nazione, nelle cose buone fatte da Mussolini, nel "Socialismo di Predappio", e che le camere a gas "servivano per disinfettare". Lo si può attaccare per tanti motivi, e io sarei il primo a farlo.
Quando però gli hanno chiesto perché non avesse licenziato o spostato la produzione all'estero, ha risposto che quella sarebbe stata una SCONFITTA, per la sua dignità.
Mi sono sentito fiero di essere italiano, di essere rappresentato da imprenditori così sul mercato. Poi è fascista, mi ripugnano il suo profilo politico e le sue credenze, ma è un lavoratore che merita dignità e rispetto, che preferisce fallire con onore, piuttosto che cedere e pagare al suo orgoglio il licenziamento dei dipendenti o l'espatrio.
Sei d'accordo con me o vuoi farmi sapere cosa ne pensi? Scrivimi, puoi seguirmi ed essere sempre aggiornato via Facebook, Twitter o aggiungendomi alle tue cerchie di Google+.
Nessun commento:
Posta un commento