Il Diritto di Critica è uno dei paletti che orgogliosamente sostengono l'impalcatura della Democrazia. Ma ogni tanto, capita che qualcuno ne abusi, e preso dall'effluvio della protesta, si lanci in critiche anche contro delle cose inoffensive o addirittura di buon senso.
E' il caso di un appello che gira in rete: si denuncia un terribile inciucio della maggioranza per addebitare il canone del servizio televisivo pubblico direttamente sulla bolletta dell'energia elettrica. Ovviamente il tutto condito con accuse, insulti, e con inviti ad uno sputtanamento dei politici colpevoli.
Ma, ho detto io ad uno di questi populisti dalla protesta facile, "se anche cambia il canale per il pagamento di una tassa che va comunque versata, qual'è il problema?".
Anzi, aggiungo, in questo modo c'è anche un bollettino in meno, si pagano due cose con un versamento unico... quale sarebbe lo scandaloso complotto perpetrato ai danni dei cittadini?
Poi è ovvio che non puoi farlo pagare a tutti, il canone, ma solo a chi ha l'apparecchio televisivo.
Quasi sullo stesso filone, s'inseriscono le insensate provocazioni di un gruppo su Facebook, "ABOLIRE I LIMITI DI VELOCITÀ", per cui le limitazioni alla velocità sarebbero solo un modo per raccogliere denaro facilmente, senza alcuna utilità pratica. Ed anzi, la causa prima degli incidenti sarebbero i "cartelli che distraggono". Non il cellulare o il giornale che spesso maneggia chi guida, sono i cartelli a distrarre.
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