"La Magistratura tarantina ha scavalcato la Politica" commentava ieri il segretario dei Verdi Bonelli dai microfoni di Radio24. Ed infatti, ancora una volta, la politica si è dimostrata incapace di intervenire, e così è stata la giustizia a doversi far carico di risolvere la pericolosa situazione pugliese.
Poi, ovviamente, la Magistratura fa quel che può, fermando i lavori negli stabilimenti. Indirettamente sollecitate, quindi, solo a quel punto le istituzioni hanno pensato a stanziamenti e bonifiche del territorio.
Solo ora si interviene, e scandalosamente a difesa dell'Ilva. "È sconcertante che il governo ed in particolare il ministro dell'Ambiente Corrado Clini continuino a minimizzare sui livelli di inquinamento a Taranto attribuendone le cause al passato mentre la perizia chimica e quella epidemiologica della Procura di Taranto, che ha disposto il sequestro dei reparti a caldo del Polo siderurgico, si riferiscono al presente e non al passato" aggiunge Bonelli.
Ministro, Clini, che in barba alle sue competenze e responsabilità di Governo, sacrifica ambiente e salute sull'altare del Dio Euro: "Ilva è 75% PIL provincia di Taranto e 76% movimentazione del porto", "Grande ruolo nel sud." ha detto riferendo in Aula sul caso.
All'interno dovranno essere le acciaierie a pagare le spese necessarie alla bonifica, mentre i soldi pubblici stanziati per il risanamento riguarderanno solamente l'area esterna. Anche se personalmente credo sarebbe dovuta anche una loro partecipazione anche fuori dagli stabilimenti perchè se mi comporto male, ad esempio se lancio una palla dalla finestra e rompo il vetro, pago sia la mia finestra che gli eventuali danni che la palla fa fuori della casa.
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