A teatro si chiama "il gobbo" quello che suggerisce agli attori cosa dire, e in Parlamento i gobbi possono essere di diverse estrazioni. E' il caso della lobby del farmaco, in queste ore una delle più agguerrite contro le decisioni in tema di salute e medicinali.
Il decreto prevedeva un aumento della tassazione sui rimborsi del servizio sanitario nazionale del 3,65%; il senatore del PdL Paolo Tancredi, però, ha fatto arrivare via fax un emendamento pro-farmacie che ha ridotto questa aliquota al 2,25%. Il Parlamentare non si neanche degnato di nascondere il suggeritore, visto che il fax recava l'intestazione di una farmacia di Bergamo.
Quello delle lobby che da dietro le quinte orchestrano l'azione politica, in tema di farmaci come di qualsiasi altra cosa, è un problema reale. Nei corridoi delle aule parlamentari si vedono personaggi sinistri che avvicinano i vari politici per chiedere loro sottovoce provvedimenti o favoritismi vari.
Una politica sempre più piegata all'economia, da questi subdoli lobbismi fino alla voragine del debito pubblico, è quello che ha portato al Governo un manipolo di banchieri e tecnocrati; invece di recuperare la rettitudine, la correttezza e la moralità della Politica, siamo passati all'altro estremo, quella del controllo diretto dell'Economia sulla Società.
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