E' stata approvata all'unanimità in Abruzzo una legge contro la sperimentazione animale e la ricerca di metodi alternativi.
Firmata dai consiglieri Chiavaroli (PdL) e Caporale (Verdi), la norma è "in assoluto tra le prime in Italia a regolamentare un nuovo ambito di intervento di carattere regionale, ossia quello delle alternative alla sperimentazione su animali, ponendo l'Abruzzo all'avanguardia in questo contesto scientifico".
Oltre che un provvedimento di civiltà, questa legge mette in evidenza come la sperimentazione pre-clinica fatta sugli animali spesso non abbia dimostrazioni e riscontri in quella clinica, sull'uomo. "Il 90% dei potenziali farmaci non supera le prove sui volontari umani mostrando effetti avversi che nei test sugli animali non erano stati rilevati", come la LAV e le associazioni animaliste hanno sempre fatto notare.
Secondo la relazione consegnata a supporto della legge "anche l'Ufficio di Farmacovigilanza dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) segnala un preoccupante aumento delle reazioni avverse ai farmaci che porterebbero a confermare l'inattendibilità della sperimentazione animale.
Questo divieto diventa quindi, indirettamente, uno strumento per tutelare la salute umana.
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