Vendola dice di avere il "dovere morale" di portare i giovani di Sel in Parlamento, e per non correre il rischio che rimangano fuori anche nella prossima legislatura, sarebbe pronto anche ad un listone unico con il Partito Democratico. E' quanto emerge da un articolo del Corriere della Sera ripreso da Leonardo Masella, esponente del PRC.
Intanto vorrei capire alcune cose: che significa "dovere morale"? A chi la deve, la loro presenza in Parlamento? Se gli Italiani la riterranno necessaria, voteranno Sel, se no voteranno qualcos'altro. Anzi, se facesse un listone unico con il PD, potrebbe giocarsi molti voti.
Per come la vedo io, suona quasi come una presunzione di superiorità morale sugli altri. Una vecchia malattia che colpisce molti personaggi di sinistra e di exsinistra (leggi PD).
E poi, anche il partito di Bersani, si fa usare così? Capisco che non abbia un'identità, non ci sia accordo su niente, e l'unico obiettivo sia tirare a campare, ma un minimo di dignità verso chi la pensa palesemente in modo diverso da voi, su (forse, qui).
Magistrale la piccatissima battuta rivolta a Vendola dall'ex segretario PRC Bertinotti: "Allora tanto valeva fare un ufficio di collocamento e non un partito".
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