venerdì 18 febbraio 2011

Immigrati Clandestini Pelosi

Questa mi fa quasi ridere, se non fosse una proosta seria.
La Commissione preparatoria del Dreierlandtag (Tirolo+Sudtirolo+Trentino) ha approvato una mozione della Südtiroler volkspartei e sostenuta della Lega nord contro gli orsi sloveni reintrodotti nelle terre italiane.
Dopo gli immigrati, i neri e gli zingari, la Lega nord lancia l'attacco al regno animale, agli orsi clandestini.
“Abbattere gli orsi non italiani”. La vicenda riguarda il foglio di via (cioè l’abbattimento) degli orsi bruni che dal '94 sono arrivati a popolare il parco naturale Adamello Brenta.

Grazie ai finanziamenti (600.000 euro) dell’allora Comunità europea, gli animali, con tanto di collare e regolare permesso di soggiorno, furono così trasferiti. Ma questi hanno sconfinato e dal Trentino siano arrivati nei boschi dell’Alto Adige e su, fino all’Austria e alla Baviera.
Il Progetto Ursus (Life Ursus) era stato avviato nel 1996 per cercare di risollevare le sorti dell’ultimo nucleo di Orso bruno delle Alpi italiane. Il Parco naturale Adamello Brenta, la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ritennero di unire le forze per la salvaguardia dei plantigradi nostrani, che erano prossimi all'estinzione.
Nel 2004 il progetto si è concluso, ed oggi la popolazione dei plantigradi è stimata in 30 esemplari e si spera in un ricongiungimento, attraverso i corridoi biologici, di tutte le popolazioni alpine.

Inoltre, gli orsi sono una delle specie animali protette: la Convenzione di Berna, datata 19 settembre 1979, è chiara; ma già nel 1939 la specie venne inserita nell’elenco di quelle protette della fauna d’Italia ad opera dell’allora senatore del Regno Gian Giacomo Gallarati Scotti e dalla legge quadro sulla protezione della fauna selvatica del 1992.
Quella dei consiglieri leghisti si riduce quindi ad una mera provocazione, il classico gesto sguaiato di propaganda, che fa leva sulle paure dei cittadini, in cui il partito è specializzato.

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