giovedì 27 maggio 2010

'Qui non si parla di Politica': Intimidazioni e Bavagli


La notizia arriva dalla mia regione, l'Emilia Romagna: l'Ufficio Scolastico Regionale ha richiamato all'ordine presidi e docenti che criticano e si lamentano con la stampa per le condizioni della scuola pubblica.
La Flc-Cgil di Ravenna chiede le dimissioni del direttore, Marcello Limia, per il tentativo di mettere il bavaglio ai lavoratori del settore; il sindacato giudica inacettabile e illegittma la nota riservata, che rappresenta una gravissima lesione alla liberta' di manifestazione del pensiero e il tentativo di mettere il bavaglio alle legittime proteste dei lavoratori e delle
lavoratrici della scuola.
Del 27 aprile è il documento, firmato da Limia, e diffuso a tutti gli uffici scolastici provinciali della regione, che invita tutto il personale ad "astenersi da dichiarazioni o enunciazioni che in qualche modo possano ledere l'immagine dell'amministrazione pubblica".
"Non si possono zittire in questo modo le legittime proteste dei lavoratori della scuola contro una manovra che mira a smantellare il sistema pubblico dell'istruzione del nostro Paese" rispondono i sindacalisti.
"Chi non condivide l'operato del Governo ha una sola strada: le dimissioni" ribatte Fabio Garagnani, deputato e coordiantore cittadino del Pdl a Bologna.
E non è tutto: la senatrice Marilena Adamo, del PD, ha fatto sapere che "da giorni nelle scuole italiane ai dirigenti scolastici stanno arrivando circolari intimidatorie che hanno per oggetto il divieto agli insegnanti di informare i genitori della reale situazione finanziaria e di organico delle scuole, di informarli, cioè, di quello che li aspetta il prossimo anno".
"Si tratta di fatti gravissimi" conclude "che spero non siano riferibili al ministro, ma a qualche burocrate troppo zelante. D'altra parte, tra grembiulino, maestro unico e voto in condotta, ci mancava l'iniziativa sul 1° ottobre come giorno di rientro a scuola. Insomma: avanti verso gli anni Cinquanta. E speriamo di fermarci lì".
Ci manca solo che si torni ai cartelli del ventennio fascista: 'Qui non si parla di politica'.

1 commento:

  1. Questo è uno dei primi passi compiuti da questo Stato verso il baratro... Sono piccoli e quasi invisibili, come questa direttiva emanata localmente nel quasi silenzio mediatico e già zittita dalla grande comunicazione...

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