giovedì 25 marzo 2010
Professione Politico
Uno dei refrain portati avanti da Beppe Grillo nella sua crociata antipolitica, è stato un duro attacco ai cosiddetti "politici di professione", inserendo nel suo programma d'azione politica anche il limite massimo di due legislature per ogni servitore dello Stato, "e poi...A CASAAAAA!!", ricordo che ripeteva dal palco.
Beh, se su alcune cose condivido la visione del comico genovese, su questa no: esistono persone che hanno talento per la pittura, per il canto, chi sa lavorare bene coi numeri, chi è votato al mondo dell'informatica... perchè non la politica?
Credo che se una persona dimostra talento e capacità nell'amministrare la cosa pubblica, è giusto che possa continuare a farlo, perchè gli dovrebbe essere imposto un limite?
Preferisco, seppur non ne condivida sempre le idee, un esperto e navigato Casini, piuttosto che uno sbarbatello incapace e digiuno di politica... come molti dei consiglieri comunali e provinciali candidati proprio dai grillini alle ultime elezioni.
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, per carità, ma sembra che nel nome di un fantomatico 'rinnovamento' della politica si stia un po' perdendo il controllo.
I problemi VERI della casta sono i conflitti d'interessi, i nepotismi, i clientelismi, le corruzioni, i costi delle istituzioni, non segare le gambe alle persone capaci e volonterose.. .anche se è questo che si vorrebbe.
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