Non ho fatto quasi in tempo a festeggiare, che nel giro di 24 ore salta l'emendamento in soccorso della scuola (ne parlo qui).
A stopparlo è stata la Commissione Bilancio, che considera l'entrata sul consumo dell'alcol una voce volatile e non sicura, basandosi sulla libertà del mercato e delle persone, per finanziare l'assunzione di 10mila nuovi ingressi nel mondo della scuola. Tesi ineccepibile, certo, che però apre anche una questione più tecnica.
Seguendo questo ragionamento, per tutte le spese finanziate con i rincari, si dovrebbe prima procedere all'aggravio, mettere i soldi da parte, poi raggiunto l'importo, procedere alla manovra.
Già fa sorridere la fase 'mettere i soldi da parte' vista la velocità con cui i soldi escono dalle casse statali, ma capite che così si rischia l'immobilismo.
Andando a ripescare l'atto di indirizzo sulla politica fiscale di poco tempo fa (ne parlavo qui), rileggiamo che il Governo intende spostare una parte della tassazione dalle imposte dirette a quelle indirette (IVA, accise...). E qui casca l'asino, perchè se la commissione bilancio trova un aumento dell'accisa sull'alcol un'entrata ondivaga, è lo stesso discorso anche per IVA, accise su carburanti, autostrade o tabacchi.
Per cui, se calano le entrate 'sicure' (irpef, irap ecc.), che sono quelle che puoi utilizzare, e crescono le 'non sicure', che non puoi utilizzare, almeno non subito, fronteggiare emergenze o spese inattese diventerà più difficile. E da qui l'immobilismo.
Buoni consumi a tutti.
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