E' vero che solo i morti e gli stupidi non cambiano idea, ma un simile dietrofront nel giro di pochi giorni dalle dimissioni del Presidente del Consiglio ha dell'incredibile.
Lo spiega Fini: “Non avrebbe molto senso continuare a rivangare il passato e addossare l’uno all’altro delle responsabilità. Questa è anche la ragione per la quale le polemiche relative alle dimissioni di Berlusconi appartengono a un’altra stagione: cerchiamo di guardare tutti avanti, non con il torcicollo all’indietro.”
Et voilà, mesi di insulti e fango cancellati con un colpo di spugna “Sono stato raggiunto al telefono da Letta al termine del colloquio tra Napolitano e Berlusconi (...) devo dire che poteva limitarsi a dirmi delle dimissioni e invece mi ha passato Berlusconi, e mi ha detto che si è chiusa una fase e cerchiamo di ragionare per il prossimo futuro”.
Avevo ammirato la scelta del Presidente della Camera per tentare di costrure una destra seria ed europea (che diciamolo, accanto ai democristiani di UDC ed API non ci stava granchè, ndr), ma vederlo ora prendere ago e filo per ricucire mi sbalordisce. Non che escludessi un'apparentamento tra PDL e FLI (che ideologicamente dovrebbero essere simili, ndr), ma lo vedevo più avanti nel tempo, senza Berlusconi ancora di mezzo.
Mi spiace per i "falchi", come l'Onorevole Bocchino, che digrignavano i denti contro l'impero politico di Berlusconi, mi spiace per chi ci ha creduto, e per quelli che si riconoscerebbero in una vera destra liberale, laica, anche conservatrice se vogliamo; idee che non condivido, ma che meritano rispetto come ogni altro modo di pensare.
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