mercoledì 30 ottobre 2013

Riassunto della Nuova Politica

Sintetizzando l'incontro di Grillo avuto ieri con i suoi parlamentari, può riassumersi in poche frasi:

1) "Con la presentazione dell’emendamento per abolire il reato di immigrazione clandestina, abbiamo perso voti a iosa". Non contano quindi le idee o i valori, l'importante è prendere voti (come dicevo qui).
2) "Ad esempio prendete l’impeachment di Napolitano. (...) è una finzione politica. E basta. Non possiamo dire che ha tradito la Costituzione". L'importante è urlare e fare le vittime (come dicevo qui qui).
3) "Se andiamo verso una deriva a sinistra siamo rovinati". Perché notoriamente è più facile essere fascisti che tolleranti (come dicevo qui).

E a chiosa di tutto, l'intervento dell'Onorevole Girolamo Pisano: "Io chiedo, vale più un ragionamento fatto da 100 persone su base di dati tecnici. O un’opinione di Grillo e Casaleggio?". Già, perché in fondo il punto è sempre quello: Lui è Lui e voi non siete un cazzo (come dicevo qui).

Che figata, eh, la Nuova Politica?

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martedì 29 ottobre 2013

Voti e Buoi dei Paesi Tuoi

Le elezioni tenutesi in Trentino questo fine settimana danno diversi spunti di riflessione.
Perché non hanno vinto i partiti più o meno tradizionali, ma si sono mangiate tutto le forze locali, autonomiste e tedescofone.
Il PD a Trento dice che ha vinto, col suo 22,07%, ma era a rimorchio del PATT, il Partito Autonomista Trentino Tirolese, una Democrazia Cristiana locale, che esprimeva anche il candidato alla Presidenza (17,55%). A Bolzano, invece, i Democratici si fermano al 6,2%, e la maggioranza (45,7%) va al Südtiroler Volkspartei, seguito dal 17,9% del Die Freiheitlichen, la destra conservatrice tirolese.
Praticamente scomparse tutte le formazioni nazionali: a Trento, 0 ai Verdi, 0 a Fratelli d'Italia, 0 all'Italia dei Valori, 0 a Forza Trentino (restyling locale di Forza Italia), 0 a Sinistra Ecologia e Libertà, 1 al Movimento 5Stelle. Significativo anche il dato della Lega (1 seggio), che dimostra così di aver perso la reputazione federalista ed autonomista.
A Bolzano, 1 seggio al Movimento 5Stelle, 1 a Forza Alto Adige (restyling locale di Forza Italia), 2 al Partito Democratico, 0 a La Destra, 0 a Scelta Civica, 0 a Rifondazione Comunista e 0 -perché ovviamente erano separati!- ai Comunisti Italiani.

Sicuramente da questi numeri si palpa la delusione verso la politica - tutta! - ed il senso di sicurezza che si prova a rinchiudersi nelle proprie piccole roccaforti. Non è solo una questione di "politica del territorio", di "radicamento", e "tra la gente", qui secondo me entra in gioco anche un sentimento di egoismo poiltico, una tentazione di indipendenza e autarchia.
Poi vogliamo l'Europa unita, no?

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Come a Lampedusa

No ma spiegatemi cosa c'è andato a fare ieri Grillo al Senato. A parte parlare di politici in bicicletta e di pozzi petrolio in Basilicata, ha ripetuto i suoi deliranti attacchi a Napolitano, ha detto ancora che chiederà l'impeachment (che non esiste in questa forma nel nostro ordinamento, al massimo c'è questo, ma non si fa come dice lui) e bla bla bla.
Spiegatemi adesso la differenza tra i politici che vanno a fare la loro passerella promozionale a Lampedusa o a L'Aquila, e questo show pieno di nulla.

Interessante quando ha ridimensionato la strigliata dei giorni scorsi ai Senatori che avevano proposto l'abolizione del reato di clandestinità: "Abbiamo opinioni diverse ma lì si è trattato di un discorso di procedure. Io non ne sapevo nulla, Casaleggio non ne sapeva niente e neanche i capigruppo. Non si decide in 4 o 5 su una cosa così, deve essere oggetto di un referendum. Ognuno può avere idee a favore o contro. Desta o sinistra si giocano l’identità su questo tema, pur essendo convissuti come gemelli siamesi. Creano tifoserie e così vai fuori gioco".
Eh, no, caro Grillo, le tue parole erano diverse e chiare "Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità (...) il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico". Non era un discorso di procedure, ma di opportunismo, come dire "diciamo solo quello che vogliono sentirsi dire" (come dicevo qui).

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lunedì 28 ottobre 2013

Con un Nome Paraculo si manda giù Meglio

Ma sì, diciamo "Legge elettorale dei Sindaci", che suona bene e non fa pensare ad un super-Porcellum.
Allora, tecnicamente quella che propone Renzi è una legge che dà il 60% (attualmente è il 55%) dei seggi alla lista vincente (per fare una similitudine in campo nazionale, suppongo ci si riferisca alla coalizione) e con sbarramento al 3%; meno male che almeno ci sono le preferenze.
Giustificare questa proposta con un "perché quella funziona", è un insulto alla Democrazia.

Amministrare un comune non è come orientare la politica nazionale di uno Stato: se ha un Sindaco servono capacità esecutive, potere decisionale, scelte mirate e concretezza, ad un Parlamento occorre poggiare la propria azione su valori umani, idee civili, speranze comuni e soprattutto sul confronto fra le diverse anime che lo compongono.
La "Legge elettorale dei Sindaci" è una cosa antipolitica ed antidemocratica, buona per un esecutivo a corto raggio, non per una Nazione. Per aumentare l'efficienza di un Parlamento non serve aumentare il potere di qualcuno, ma cambiare i suoi meccanismi e tempi di lavoro, risanarne il clima da arena di gladiatori, riportando l'etica e la civiltà alla Politica.

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venerdì 25 ottobre 2013

Sembra un po' un Processo alle Intenzioni

Facciamo un po' di chiarezza, anche solo per far capire quanto sia delicato il tema della giustizia, quanto siano importanti le formule e di quanto le notizie vengano spesso cassate con troppa semplicità.
L'imprenditore assolto per non aver pagato 180.000 euro di iva del 2008, è stato "solo" graziato dal carcere, quei soldi dovrà pagarli comunque, ed il giudice non ha motivato la sentenza con "il fatto non sussiste", ma con "non costituisce reato", che è ben diverso.
E' stato dimostrato, dal comportamento dell'imputato e dai suoi legali, che il mancato versamento non è stato VOLONTARIO, mancava cioè l'intenzionalità di delinquere. "Il fatto non costituisce reato", quindi, significa che l'imputato non intendeva trasgredire la legge, tant'è che aveva avvisato l'Agenzia delle Entrate della sua impossibilità ad adempiervi.

Poi uno si chiede "allora se sono disoccupato e ho una famiglia da sfamare posso andare a rubare?".
Probabilmente NO, anche perché è difficile dimostrare di essere disoccupati contro la propria volontà e di averle provate tutte, pur di lavorare. Ed alla luce di una domanda così, la sentenza dai motivi umani come quella toccata all'evasore suona un po' un processo alle intenzioni.

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Ha Ricominciato a sua Insaputa

Massì, buttiamo lì una parola a caso urlando e sbraitando, che fa sempre un po' di pubblicità.
"Oggi Napolitano si è riunito insieme a 5 rappresentanti della maggioranza per decidere la legge elettorale. Nessun esponente del M5S, votato da 9 milioni di cittadini ne è stato messo al corrente" urla Grillo, contraddicendosi da solo.
Il Movimento 5 Stelle fa parte forse della MAGGIORANZA?! Sostiene il Governo? Se per lui dovevano essere invitati, in qualità di "rappresentanti della maggioranza", allora forse ci siamo persi qualcosa.
E comunque, quando sono stati invitati, il giorno successivo, non ci sono andati.

"Non accetteremo mai una legge elettorale decisa dal garante dei partiti che hanno distrutto l'Italia negli ultimi vent'anni. Non accetteremo mai un 'Napolitellum'. Napolitano è ormai oltre la democrazia e oltre la Costituzione. Presenteremo al più presto la richiesta di impeachment per Napolitano", presso, dice, i suoi legali.
Forse Grillo ha ricominciato a fare il comico senza dirci niente (o a sua insaputa): l'impeachment - che fa molto 'popolo in rivolta' - non funziona mica così: ai sensi della Costituzione, articolo 90, il Presidente della Repubblica, nei casi di "alto tradimento o (...) attentato alla Costituzione", "è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri".

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Incredibile Servisse Davvero una Legge!

Finalmente qualcuno pensa ai Consumatori, la categoria più trascurata e lasciata alla mercé dei falchi del commercio. Sì perché, 'libero mercato' non deve voler dire che i produttori possano fare tutto quello che gli passa per la mente, ma tutelare i diritti di chi acquista.
La proposta di legge 1563 punta ad arginare il fenomeno dell'obsolescenza programmata, ossia la pratica di alcune aziende di far invecchiare prima i loro prodotti, con guasti programmati che -guarda caso- si verificano sempre dopo poco tempo che è scaduta la garanzia.
Sono anni che vengono praticate politiche aziendali in questo solco, allo scopo, ovviamente, di incrementare vendite e guadagni, ma alimentando così anche consumismo e rifiuti. Negli Stati Uniti, nel 2003, una class-action dei consumatori contro le batterie dell'Ipod di Apple si risolse con una sostanziale ammissione di colpa della casa informatica, che dovette raggiungere un accordo.
L'iniziativa parlamentare arriva dai Deputati di SeL Laquaniti, Marcon, Aiello, Franco, Bordo, Buranti, Kronbichler, Melilla, Nicchi, Pellegrino, Quaranta e Zan, e prevede l'estensione della garanzia, la fornitura di pezzi di ricambio per tot anni anche dopo l'uscita dal commercio del prodotto, eccetera eccetera.

Però, boh, a me sembra che così non si colpisca la vera colpa, ossia la LIMITAZIONE DELLA LIBERTA' dei clienti. Che non vogliono "noleggiare" una lavatrice, una lavastoviglie o una stampante, ma la vogliono acquistare, ed utilizzare liberamente fino alla sua NATURALE fine, o fino a quando non lo decidono LORO, autonomamente.
Ad esempio, anche in Francia si stanno scontrando due testi per regolare questa cosa, uno dei Verdi ed uno del Ministro per l'Economia Sociale, Solidale per i Consumatori: il primo prevede proprio sia un reato il ricorso all'obsolescenza programmata, mentre quello governativo aumenta solo le tutele "Ex Post". Come vuole fare quello italiano.
Il problema è quello della dimostrazione, di un difetto inserito volontariamente in un prodotto per velocizzarne l'uscita dal mercato; personalmente, sarei SI', per garantire la disponibilità di pezzi di ricambi più a lungo, ma per COMBATTERE questa pratica scorretta, considerandola un vero REATO, da punire in maniera forte ed esemplare. Da grandi Libertà derivano grandi Responsabilità.

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giovedì 24 ottobre 2013

Dove sono i miei Dipendenti?!

Poveri idioti, quelli che prendono in giro l'Onorevole Cuperlo perché rimasto solo in aula durante, credo, le audizioni dei ministri De Girolamo e Kyenge.
Anche quelli del Movimento 5 Stelle, in barba a tutti i blablabla sulla sacralità del Parlamento, avevano cose più importanti da fare. Chissà, forse su qualche tetto a protestare contro cose a caso. Bah.
C'è chi scrive "vien voglia di adottarlo, ma non di votarlo". Ah beh, evidentemente non è vostra intenzione farvi rappresentare da qualcuno che fa il suo lavoro, che è strapagata per stare lì dove si trova lui... già, molto meglio eleggere dei fracassoni complottari che vogliono difendere la Costituzione ma poi non la conoscono neanche (vedi il confronto tra l'On. Sibila e Letta di qualche giorno fa).

E comunque, neanch'io voterò Cuperlo, ammiro la sua lealtà, ma le sue idee ed il PD proprio no.

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mercoledì 23 ottobre 2013

Quello Sciuscià mi sembra Gasparri

A parte la domanda un po' banale, parliamo seriamente: non vi vergognate ad aver studiato e realizzato una legge, per poi vedervela fatta a pezzi da Europa e Magistratura?
Parlo della legge 40, quella sulla fecondazione assistita, a cui il Tribunale di Roma ha sferrato un altro colpo (ne parlavo qui e qui): proprio nel secondo caso citato, ha aggiunto alla precedente sentenza che le analisi preimpianto non saranno affidate ad un istituto esterno, ma verranno eseguite dalla ASL di Roma A.

Cioè, seriamente, ma non vi imbarazza minimamente plasmare delle leggi che poi vengono bollate come illiberali ed incivili? Quest'esempio è proprio roba da nascondersi e andare a fare il lustrascarpe in qualche paese lontano, sperando di non essere mai trovati. Non sono sviste o piccoli errori, è proprio l'impianto oscurantista di una legge ad essere in discussione.
La Dignità e l'Orgoglio di fare bene il proprio lavoro, il Politico, dove sono?

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E la Laicità Diventa solo un Riempitivo

Delle quattro mozioni presentate per le primarie del PD, solo in una viene espressamente ribadito che la laicità è uno dei principi fondanti del nostro Stato. E' quella, manco a dirlo, di Pippo Civati, l'unico che propone in modo esplicito estensione di matrimonio e adozione anche per coppie omosessuali.
Cuperlo e Pittella, invece, parlano genericamente di "dignità".
Il primo azzarda anche un "Sì ai diritti e doveri per coppie di fatto omosessuali", dichiara una fumosa "battaglia contro ogni discriminazione", cita l'omofobia ma niente più.
L'europarlamentare invece fa demagogia democristiana spiccia, butta tutto in un calderone unico e parla delle libertà di "cattolici, ortodossi, protestanti, ebrei, mussulmani e laici, migranti e residenti, giovani e anziani, omosessuali ed eterosessuali, donne e uomini, studenti, imprenditori, liberi professionisti e dipendenti, volontari e lavoratori.".
Solo una nota: non ci siamo, Pitty, la Laicità è una cosa, l'Ateismo è un'altra: la prima è un valore sociale che nasce dal Rispetto dei modi diversi di pensare, e TUTTI devono essere laici. Anche un Cristiano può (e dovrebbe) essere Laico.
Poi c'è Renzi, che non accenna mai a nessuna categoria in particolare, ma che fa una vendoliana narrazione basata su inclusione e libertà, e che conclude con un bellissimo: "L’espansione dei diritti delle persone (...) deve essere (...) un modo per far crescere l’intero Paese".
Nessun accenno alla Legge 40 o alle persone transessuali. Se volete davvero rappresentare e difendere tutti, allora che tutti siano.

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martedì 22 ottobre 2013

Un Referendum per Cambiare il Mercato

Un referendum per decidere se lasciare in funzione o chiudere le centrali elettriche a carbone.
Lo chiede Tirrena Power, dopo che la Procura di Savona ha aperto un fascicolo su un migliaio di morti sospette. E se dovesse vincere il No - cioè che non si vogliono più centrali a carbone in Italia - si andrebbe incontro ad un ripensamento radicale delle fonti di energia.
Ma il motivo è principalmente economico, sui costi che ha l'impatto di questo combustibile su ambiente e salute, e per far emergere altri strumenti ad oggi più costosi.
"Se produci l’energia con il gas vai fuori mercato alla borsa dell’energia che dà la precedenza alle fonti rinnovabili e all'energia prodotta dal carbone, più economico" Spiega Daniela Patrucco su Speziapolis "E’ sacrosanta verità, perché nessuno contabilizza i costi dell’impatto del carbone sull’ambiente e sulla salute. Poiché i movimenti lo sanno bene, il conflitto non è tanto e solo con le aziende ma soprattutto con le istituzioni locali e il governo centrale".

La proposta di Tirreno Power vuole essere una sfida liberale, per spostare la competizione dal carbone (che costa poco e rende molto) al mercato delle altre fonti.
"Si determinerebbero infatti nuovi equilibri di prezzo perché concorrerebbero solo gli impianti a gas e le rinnovabili. Certo conviene a Sorgenia (che ha un solo impianto a carbone, quello di Vado appunto) ma non a Enel che di fatto monopolizza la borsa dell’energia con le centrali a carbone. E si sa chi comanda sull’energia in Italia da oltre cinquant’anni" conclude la Patrucco.

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Arriva la Legge!

Novità per il Brunei: nel corso dei prossimi mesi entrerà in vigore il codice penale islamico, la Sharia. Lo ha annunciato raggiante il sultano Hassanal Bolkiah, commentando: "Per la grazia di Allah, con l’entrata in vigore di questa legislazione, il nostro dovere verso Allah è pertanto realizzato".
Novità del nuovo codice? Beh, verranno amputati gli arti ai ladri, ci sarà la fustigazione per chi beve o vende alcolici e per chi pratica l’aborto, le donne ritenute colpevoli di adulterio verranno lapidate.

Progresso, no?

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lunedì 21 ottobre 2013

Non importa Cosa sai Fare, Scopo del Gioco è occupare tutte le Stazioni

Anche il Movimento 5 Stelle affetto da uno dei peggiori difetti della partitocrazia: mi spiegate che c'entra un medico alla Presidenza della Commissione Antimafia?
E su questo si spacca il voto: "Avremmo voluto fare una battaglia con il nostro candidato, ma devo dire che qui è venuto meno uno dei valori principali del nostro Movimento che è la competenza" dice il Senatore grillino Giarrusso. 
Il riferimento è alla designazione del collega Luigi Gaetti per l'incarico. "Alla presidenza dell’antimafia" spiega "bisogna proporre chi conosce bene il fenomeno, altrimenti si ragiona come gli altri partiti che nominano i loro appartenenti senza tenere minimamente conto della competenza. Indicando un nome che non ha nessuna competenza di antimafia, che figura ci facciamo?".
Eh infatti, perché se ci va bene un anatomo-patologo all'Antimafia, poi non lamentiamoci di un'avvocatessa, come la De Girolamo, all'Agricoltura.

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Il Circo Europeo va Fermato

Anche l'Europa vuole ottimizzare la sua amministrazione, e si chiede da più parti l'abolizione della sede di Strasburgo, rivedendo quindi il trattato di Lisbona che la istituisce.
Si stima che i costi aggiuntivi della doppia sede, che pesano tutti sulle tasche dei contribuenti europei, ammontino a una cifra compresa tra 156 e 204 milioni di euro, cioè il 10% del bilancio annuo dell’Europarlamento. Tutto questo ha anche dei costi ambientali: tra 11mila e 19mila tonnellate di CO2 derivano dagli spostamenti delle più di 12mila persone (766 deputati, 3mila funzionari e assistenti personali e 25 camion di documenti e attrezzature). Per soli QUATTRO GIORNI di seduta.

"Prima o poi lo spreco di questo circo viaggiante deve essere fermato" ha commentato il britannico Ashley Fox, che ha presentato un rapporto in proposito.

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venerdì 18 ottobre 2013

Scende dal Bus

Monti si è lanciato in politica in modo un po' incauto, e non si accorto che il suo partito, Scelta Civica, si era trasformato in un imbarcadero per vecchi fossili democristiani, montezemoliani e finiani assortiti. E così, lui scende.
Era chiaro finisse così, viste le differenze politiche tra lui e le formazioni che gli stavano attorno (ne parlavo anche qui). E il brutto, è che gli italiani non seguiranno Monti, ma si aggrapperanno ancora una volta alle muffe democristiane che hanno contaminato Scelta Civica ed il centro in generale...

Spero però che lui non desista, e che almeno si impegni per ripulire la faccia appannata del liberalismo in Italia (dopo essere stato sputtanato da Berlusconi, ne parlavo qui).

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giovedì 17 ottobre 2013

In attesa di Toglierlo di Mezzo, Rendiamoli tutti Uguali

Sì della Camera al ddl Diffamazione, che riforma modalità e pene per i cronisti che divulgano informazioni false.
Tra le novità introdotte, se il testo rimarrà così anche al Senato, ha attirato la mia attenzione un appunto che compie un altro passo in direzione della parità tra giornalisti professionisti e pubblicisti (cioè quelli che non la esercitano come attività principale).
Premettendo che sono assolutamente contrario alla distinzione tra le due categorie, oltre che a quell'istituzione liberticida e di origine fascista che è l'Ordine dei Giornalisti (ne parlo qui).

La novità nel ddl (per ora) approvato riguarda il Segreto Professionale, cioè la possibilità di nascondere le fonti di provenienza della notizia diffusa. Tale diritto viene ora esteso anche ai pubblicisti.
Non è una cosa di poco conto; in difesa del segreto professionale dei giornalisti si è schierata anche la Corte Europea, con le sentenze Goodwin (27 marzo 1996, Goodwin c. Regno Unito) e Roemen (25 febbraio 2003, Roemen e Schmit c. Lussemburgo, Procedimento n. 51772/99), ed è salvaguardato dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.
Il principio liberale che sta alla base di questo diritto, sta nella minaccia alla stessa libertà d'informazione: l'ASSENZA DI OGNI RISERVATEZZA fiduciaria esporrebbe il giornalista al rischio di NON RICEVERE le notizie, in quanto le fonti sarebbero dissuase dal diffonderle.
Ben venga quindi questa norma di libertà e parificazione; speriamo non venga stravolta al Senato. In attesa, ovvio, di abolire del tutto l'Ordine, e riconoscere a tutti la libertà di fare informazione.

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Le Buone Idee restano a Prendere Polvere

Cavolo, ci siamo affidati a dei supertecnici per indagare come funzionare e riformare il finanziamento pubblico ai partiti, poi, per una volta che scovano un appunto interessante, questo rimane lettera morta.
Mi riferisco al lavoro che Monti affidò ad Amato (qui). In particolare, all'ottava raccomandazione che l'ex-PSI fece:
Si deve "evitare il formarsi a beneficio dei partiti di significative liquidità". Sembra un'appunto come un altro, ma ha un significato importante: il partito non deve avere soldi in cassa,  non è un salvadanaio, ma uno strumento di Democrazia, ed avere 'fondi' non serve, a lui, ai suoi militanti, ed al suo ruolo sociale.

Ma ovviamente, le buone idee finiscono nel cestino, e si inserisce il 2 per mille che ogni contribuente può donare dalla sua dichiarazione dei redditi, attentando alla liberaldemocrazia costituzionale (come dicevo qui).

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mercoledì 16 ottobre 2013

C'era da Aspettarselo

A Bruxelles temono l'assedio al Parlamento Europeo dei partiti euroscettici ed antieuropeisti alle prossime elezioni del 2014. Beh, cosa vi aspettavate?
In molti dei paesi che compongono l'Unione, per ora 'Europa' significa solo 'rigore, austerità e disoccupazione'. Prima ci hanno allettato con bellissimi documenti fondativi che poggiano sulla solidarietà, l'uguaglianza ed il sostegno reciproco, poi sono arrivati i coltelli affilati della Troika a tagliare e macellare (come dicevo qui sulla bocciatura della Riforma Fornero).
Come ammise lo stesso Juncker tempo fa (qui), l'Europa ha portato solo la fredda modernità della produzione, travolgendo diritti e minoranze, inseguendo gli idoli d'oro dell'economia e della finanza.

Serve una svolta, per questo continente ingessato con le forbici in mano. Non lamentatevi se i vari Farage, Le Pen e Grillini assortiti saranno la maggioranza nel prossimo Europarlamento, perché è la brutalità da ragioniere con cui avete amministrato la UE in questi anni, la causa.

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Certo che bisognerà Pagarla comunque, Vorrei anche Vedere

"Con il Decreto Valore Cultura del Ministro Bray, finalmente ci avviciniamo al modello inglese sulla libertà artistica! Speriamo ora non venga pasticciato nelle in aula, e in futuro venga esteso anche alle esibizioni di altro tipo, teatrali e artistiche in generale" esulta Valentina sul sito di Sinistra d'Azione.
Ed anch'io mi unisco, perché considero la semplificazione attuata un passo molto importante. In sintesi, per i concerti con meno di 200 spettatori, sarà sufficiente l'autocertificazione per documenti quali la licenza di pubblico spettacolo, che dovrà essere consegnata allo sportello unico delle attività produttive del Comune di appartenenza.
Concordo con la speranza di Valentina, che questa formalità venga al più presto estesa anche alle rappresentazioni teatrali, o che so, alle gallerie di quadri.

Il testo del decreto è stato convertito in legge. Bene, no?
C'è chi, come Arianna Ascione, blogger di Soundsblog, si chiede di cosa si dovrebbe gioire, visto che la SIAE bisognerà pagarla comunque per lo sfruttamento di opere terze (qui).
Ma cosa credevate, di poter speculare sui diritti d'autore di altri? Io non l'ho mai vista in questo senso, la ma gioia derivava dal fatto che, semplificando le procedure, era possibile liberare nuove energie artistiche, esprimere e scoprire talenti, non permettere la riproduzione libera di opere protette. Facile se no.

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martedì 15 ottobre 2013

Nel Mare di Merda, la Rotta è Giusta

Eccerto, quale occasione più ghiotta per tornare ad attaccare la Rai se non sul nuovo contratto di Fabio Fazio? E così, populisti d'ogni parte ringhiano contro il conduttore di Che Tempo che Fa: Brunetta da una parte e Grillo dall'altra.
Ed avrebbero anche ragione, che un contratto da più di 5 milioni di euro per tre anni di lavoro sono una vergogna di questi tempi, soprattutto in un'azienda pubblica, che peraltro acquista i format da società esterne.
E difatti il leader 5Stelle attacca su questo fronte: "Il programma Che tempo fa di Fazio, lo stuoino del Pd-L, è prodotto da Endemol di proprietà al 33% di Mediaset".
Ma NON E' VERO, Mediaset non fa più parte dell'azionariato di Endemol (ma ovviamente a lui non frega niente, l'importante è sbraitare, come dicevo qui). Ne approfitto anche per smentire l'aborto linguistico che Grillo ripete sempre: 'PD-L' (PD meno L) non ha alcun senso logico, come togliere una pera da un cesto di mele! (PDL - L (PDL meno L), al massimo).
Sono d'accordo però sul fatto che dovrebbero essere utilizzate personalità interne per creare e gestire i programmi, non affidarsi sempre a queste sanguisughe mummificate il cui nome non è più una garanzia per nessuno (come dicevo qui).
Manca proprio il Coraggio, alla tv pubblica.
Dovrebbe sperimentare, osare e rischiare, con personaggi giovani, format insoliti, nuovi ed accattivanti. Dovrebbe essere una palestra, per chi vuole lavorare nel mondo dello spettacolo, ed anche in quello dell'informazione, dove potrebbe diventare una scuola di giornalismo, dove apprendere imparzialità, giudizio e valore della democrazia.
Ma finché l'unica alternativa a questa merda rimane la privatizzazione, vi arrendete (come dicevo qui).

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Come uno Scoiattolo che Rode una Ghianda

Nella mia breve esperienza di rappresentante sindacale, mi sto accorgendo che ormai, ad essere sotto l'occhio delle associazioni datoriali non ci sono più retribuzioni o flessibilità dei contratti, ma si sta attaccando e sgretolando la Cultura del lavoro. Si smantellano così i diritti faticosamente conquistati negli anni.
Ad esempio, circola voce secondo cui nei rinnovi dei contratti nazionali si vorrebbe inserire una postilla per cui 'dal quinto episodio di malattia nel corso di un anno' la retribuzione viene azzerata.

Non sono più in pericolo la stabilità del posto di lavoro o la sicurezza economica, ma tutti il corollario di garanzie e tutele che formano appunto la Cultura e la Dignità del Lavoratore; e probabilmente questo è anche peggio.
Nella nostra ansia di difendere il posto fisso, mentre scendevamo in piazza contro Treu, Sacconi e la Fornero in adorazione di quell'idolo d'oro che credevamo fosse l'Articolo 18, hanno cominciato a tagliarci diritti e garanzie, indebolendo l'essenza stessa del lavoro.
E così, per abbatterne il costo e metterci in concorrenza col resto del mondo, si sceglie ancora una volta di colpire l'ultimo ingranaggio, i lavoratori, quando i problemi del welfare sono altri, come la burocrazia e la giustizia, come diceva anche quel pericoloso bolscevico travestito da democristiano di... (qui).

Servono LIBERTA' di lavorare, cioè di autodeterminarsi, fare impresa e mettersi al servizio della società, scardinando corporazioni e regole di settore, e DIRITTI per chi lo fa, in proprio o per chi è dipendente da altri.
Forse, con le opportune limature, sarebbe meglio un Mercato del Lavoro in cui non ci fosse l'Articolo 18, ma esistesse solo il contratto a Tempo Indeterminato, con Malattia, Ferie e Contributi garantiti; Ordini Professionali col solo compito di vigilare sulla deontologia propria di ciascun ruolo, senza limiti di accesso per Avvocati, Notai, Estetiste, Parrucchieri o Farmacisti; Orari e Giornate di Apertura scelti liberamente da aziende e lavoratori. Boh, pensateci.

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venerdì 11 ottobre 2013

Mi fanno Pena

Non so voi, a me fanno proprio pena i parlamentari del M5S. E lo dico nel senso umano della parola "pena", non voglio ironizzare o sminuire nessuno.
Cioè, questi giovani, approdati nelle aule mossi da vera passione, da vero spirito democratico di cambiare le cose, che si ritrovano all'improvviso blindati in un programma favolistico, limitatissimo e già scritto, in barba alla democrazia diretta.
Loro credevano davvero di poter lavorare per il bene dell'Italia, dare il loro contributo, mettere a disposizione la loro esperienza e la loro cultura. E invece, ragioni per qualche minuto con la tua testa, scrivi due righe abbastanza di buon senso, per liberare i tribunali e le carceri di lavoro, e all'improvviso ti ritrovi ad essere leghista.
E non ditemi che "quando ci sarà la piattaforma deciderà la maggioranza", perché siamo già al massimo della Democrazia diretta grillina, come ha confermato lo stesso leader (qui).
Ha inoltre spiegato che il processo per aggiungere punti al programma: dopo essere passato per l'ennesimo sondaggio on-line, si dovrà aspettare la scadenza della legislatura per essere inserito e sostenuto in Parlamento. Ma fino ai nuovi eletti, non si esce dal programma con cui ci si è presentati agli elettori.

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giovedì 10 ottobre 2013

Diciamo solo Quello che Vogliono Sentirsi Dire

Grillo e Casaleggio finalmente svelano qual'è la loro nobile idea della Politica.
Sull'emendamento che abolisce il reato di clandestinità (e per il quale mi complimentavo con loro per aver stuzzicato la nostra solita sinistra parolaia, qui), i due leader 5Stelle strigliano il Movimento: "La loro posizione (di Buccarella e Giarrusso, i due Senatori firmatari dell'emendamento) espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all'interno".
Ma la parte migliore, che svela la visione opportunistica della politica che hanno i due guru, viene dopo: "Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità (...) il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico".

Ah ecco, molto meglio promettere cose utopistiche come il reddito di cittadinanza, la chiusura degli inceneritori e delle discariche (poi ce li mangiamo, i rifiuti..!). Alla fine l'importante è solo prendere voti, quindi (me ne ricordo un altro, così, qui).
Dopotutto, lo stesso Casaleggio spiegava bene qual'è l'unica cosa che conta (qui).

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La Bindi se ne stava lì col Broncio, e Basta

Contro il sovraffollamento carcerario non bisogna far uscire chi è dentro, invocando clemenze varie, ma far sì che la gente non vi entri, o che almeno non lo faccia per motivi minori.
Qualche esempio? I clandestini e i drogati, che per due leggi, la Bossi/Fini e la Fini/Giovanardi, intasano prigioni e tribunali (certo che, questo Fini, le pensa proprio tutte).

E tutti quelli che adesso invocano l'abolizione della prima, potevano aiutare i radicali quando raccoglievano le firme per il referendum... e meno male che c'è il Movimento5Stelle a pungolare la sedicente sinistra su questo tema, facendo approvare in commissione l'abolizione del reato di clandestinità, se no quelli se ne rimanevano lì a fare le facce indignate senza muovere un muscolo.

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martedì 8 ottobre 2013

Craxi Dove Sei?!

Mi unisco all'osservazione di Franco, un simpatizzante di Sinistra d'Azione.

"Altri 200 militari americani spostati a Sigonella per controllare la Libia (e siamo il quinto paese al mondo per numero di basi con personale statunitense). Curiosa coincidenza: che fine hanno fatto i politici che seppero tenere la schiena dritta davanti all'autoritarismo americano come quelli che 28 anni fa si opposero alla voce grossa del Presidente Regan, proprio lì, a Sigonella?!
Craxi, se proprio dobbiamo rimpiangere qualcosa, rimpiangiamo questo. La statura politica e la fierezza italiane."

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lunedì 7 ottobre 2013

Prima l'Aula, poi la Campanella

Se proprio volessimo metterci a riscrivere qualcuna delle regoline del nostro assetto repubblicano, prima di concentrarci su presidenzialismo o bicameralismo, potremmo intervenire sull'iter di formazione di un nuovo governo.
Mi spiego: sarebbe una cosa a mio parere più corretta e rispettosa della democrazia in senso lato, prevedere l'insediamento il nuovo Consiglio dei Ministri solo DOPO che esso abbia avuto il lasciapassare dal Parlamento. Attualmente, con la cerimonia della campanella, un Governo decade e quello nuovo lo sostituisce, ma è GIA' SICURO che esso avrà la fiducia. Diventa così solo una formalità.

Un esempio recente: Napolitano non ha potuto affidare l'incarico per la formazione dell'esecutivo a nessun altro, perché a quel punto il Governo Monti  sarebbe già decaduto, cioè prima del voto di fiducia.
Se l'ordine delle operazioni fosse stato invertito, il Presidente della Repubblica avrebbe potuto affidare l'incarico a Bersani (non lo dico per simpatia, ma perché il nome già indicato dalla coalizione vincente, in virtù della legge elettorale, qui) e presentarlo all'Ok Corral nelle aule.
Probabilmente non avrebbe avuto comunque la fiducia (chissà come sarebbero andate le cose se avesse radunato intorno a sé nomi pesanti come Zagrebelsky o Rodotà...), però sarebbe stata una situazione secondo me più in linea con i crismi ideali della Democrazia.
Così com'è, invece, la fiducia è una formalità. Per questo avevo avanzato l'idea di abolire questa votazione iniziale (qui) perché basata puramente su presupposti politici. Poi ci lamentiamo dei voti da tifoseria.

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Fatevi i Cazzi Vostri

Non gli è bastato vedere il leader del centrodestra umiliato e costretto all'ennesimo voltafaccia che ha sotterrato di ridicolo il PdL, ha pensato bene di infierire. "Mercoledì scorso si è chiuso un ventennio con un confronto politico molto forte" riferendosi a Berlusconi "Il vicepremier è stato sfidato e ha imposto la sua leadership".
"Se Alfano costituisce i gruppi autonomi è tutto più chiaro. Darebbero molta più forza e coesione alla maggioranza." ha anche aggiunto Epifani.
"Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro movimento politico" ha replicato, giustamente, Alfano. Ora, possiamo anche mettere in discussione il 'libero confronto' all'interno della formazione berlusconiana, e ce ne sarebbe da dire, ma critiche come quelle dei due esponenti PD non fanno altro che ricompattarla attorno al suo leader.

Per una volta, fatevi gli affari vostri, mettete da parte l'arroganza di quelli che si credono sempre superiori, perché anche voi avete i vostri problemi, che vi rendono indegni di rappresentare una sinistra occidentale.

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venerdì 4 ottobre 2013

Sta Arrivando, anzi No, c'è già Tutto

Da mesi e anni si parla di una fantomatica piattaforma web che dovrebbe concretizzare quella 'consultazione permanente' alla base della democrazia diretta chiesta dal Movimento 5 Stelle. Ogni tanto un giornalista che riesce ad avvicinare Grillo, chiede conto di questa mirabolante opera. E lui rassicura sempre che sta per arrivare, lancia date e scadenze a caso, annunciando questa grande innovazione tecnologica e politica.

All'ennesima richiesta, però, cambia versione, dicendo che non bisogna aspettarsi nient'altro, che il Sistema Operativo per la democrazia diretta in rete c'è già ed è in uso da 2 anni. Le consultazioni usate per decidere i parlamentari, i consiglieri regionali, ed i candidati alle diverse elezioni.
Insomma ci siamo già arrivati, alla democrazia diretta a 5 Stelle. E crolla così il mito, perché rispondere ad un sondaggio su un blog in rete (con tutti i limiti della cosa, come abbiamo visto nel caso della candidata alla Presidenza della Repubblica Milena Gabanelli, qui e qui), è ben diverso dalle consultazioni permanenti che prometteva Grillo.

Che poi, il popolo tecnologico dei grillini pare abbastanza ignorante, in materia: ad una critica che muovevo contro il dietrofront del leader 5Stelle, mi è stato risposto "Sono forse meglio i sistemi operativi di Windows?".
Allora, che Grillo usi l'espressione 'sistema operativo' per farsi capire da tutti, ci sta, ma paragonare un blog che fa sondaggi ad i prodotti Microsoft non ha un senso logico, su!

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E voi che Avevate tanta Fretta

Ma voi non eravate quelli del 'rispetto per le sacre aule del Parlamento'? Allora, in attesa di cambiare i regolamenti come vi pare (webcam ovunque per trasmettere anche le pulizie in streaming!), vedete di rispettarli.
L'incantevole Creamy ne ha combinata un'altra delle sue. Mentre era in corso la seduta della Giunta per le elezioni, lui ha pensato bene di scrivere un post sulla sua pagina Facebook, ed il Regolamento vieta di postare o mandare messaggi.
"Ma vista l'età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l'ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra 'Non Mollare' non è che intende 'Non rilasciare peti e controlla l'incontinenza' (cit. Paola Zanolli)".
Il contenuto del post non voglio neanche commentarlo, volgare ed irrispettoso verso lo stato di salute di una persona anziana. Va bene per Spinoza, una cosa del genere, non per la bacheca pubblica di un Senatore della Repubblica.
E che non arrivino mica i grillini a giustificarlo dicendo che ha "solo" riportato una frase non sua, perché E' ANCORA PEGGIO che il Senatore della Repubblica Vito Claudio Crimi - cioè un mio dipendente, come si riempiono la bocca loro - abbia sentito il bisogno di infrangere i regolamenti del Senato per riportare una simile minchiata!

Si prospetta così un ulteriore rimando della riunione. Bravo Crimi! E voi che avevate tanta fretta.

UPDATE: fermi tutti, Crimi non ha infranto nessun regolamento, perché il silenzio è cominciato alle 10.40, mentre il post su Facebook è stato scritto alle 10.04. Questo però non scusa niente, perché la seduta pubblica era già cominciata, Crimi era dunque invitato a partecipare alle comunicazioni del presidente Stefàno.

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Visto che c'è Differenza?

Al Consigliere Regionale del Piemonte Davide Bono è arrivato un avviso di garanzia.
Capirai, neanche fosse il primo. E' il primo, però, del suo partito, che della purezza e del giustizialismo ha fatto le sue bandiere. I commenti fatti in proposito danno la possibilità di aprire una riflessione sui rapporti tra giustizia e politica.

"Un certo effetto lo fa, trovarsi ad essere il primo eletto M5S raggiunto da un avviso di garanzia. Soprattutto pensando ai ragionamenti che tutti abbiamo sempre fatto sui politici indagati. In effetti questo dovrà farci ben riflettere e imparare a distinguere nettamente tra indagini e rinvio a giudizio".
Ecco, e qui sta la lezione da imparare, perché sono tanti i forcaioli urlatori da bar che non fanno alcuna distinzione tra le cose, e chiedono a prescindere le dimissioni per tutti.
Mi scontrai tempo fa con una ragazza che addirittura voleva che "appena parte la denuncia, dimissioni d'ufficio!". Addirittura solo con la denuncia? Quindi mi basta segnalare Tizio o Caio per un reato a caso per farli dimettere? Attenti, perché è pericoloso un ragionamento così facilone.
La Democrazia non è così Semplice.


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giovedì 3 ottobre 2013

I Cittadini si Comportano Così

Una delle scene più brutte viste ieri al Senato (dopo il tragicomico ennesimo ripensamento di Berlusconi, di cui parlavo qui), è stata quella relativa al voto della Senatrice De Pin, ex del Movimento 5 Stelle, espulsa per aver lamentato il clima da caserma nel suo gruppo ed aver dato solidarietà alla collega Gambaro, espulsa prima di lei.
Lei, come gli altri 4 Senatori ex-M5S, ora nel Gruppo Misto, hanno votato la fiducia al Governo Letta. Lo ha fatto in modo sofferto e contrito, ma animata da un sincero spirito democratico.

Sia chiaro, non condivido molto di quello che ha detto, ed al suo posto, io, non avrei votato la fiducia.
Interessante, è la parte del suo intervento in cui critica il M5S, che riassume molte delle critiche che io stesso ho mosso verso la formazione:
"Tra i molti responsabili, appartenenti a quasi tutti i partiti rappresentati in quest’Aula, desidero, in quanto eletta nelle file del Movimento 5 Stelle, e quindi in diretta conoscenza dei fatti... I vertici, con la scusa della fedeltà formale nei confronti di un pezzo di carta, il «non statuto»: essi hanno compiuto un tradimento sostanziale nei confronti degli elettori che domandavano il cambiamento...
(...) Per controllare autocraticamente il partito, essi hanno impedito il dialogo con qualsiasi altra forza politica. Dietro il paravento della purezza, hanno dato prova dei più classici cinismi partitocratici, conditi per di più con intolleranza del tutto originale.
Sono entrata in Parlamento con la speranza di dare un piccolo aiuto alle persone più deboli e al Paese, alle genti della mia terra veneta, non certo per salire sui tetti di Montecitorio e insultare i colleghi dissenzienti. (...)
Con la politica del «tanto peggio, tanto meglio», con la demagogia, con le repressioni del dissenso si possono prendere dei voti alle elezioni, ma non si realizza nessun cambiamento. Anche questo è uno degli amari insegnamenti di questi ultimi sei mesi".
E' stato brutto, però, e indegno di un Parlamento, anche di una società civile, vederla attaccata dai suoi stessi excolleghi, insultata e, sembra, anche minacciata.
Poi c'è chi, anche non grillino, dice che con questa legge elettorale senza preferenze, se non sei d'accordo col tuo gruppo, devi lasciare e non puoi uscirne e votare diversamente.
Attenti, perché per andare da un ragionamento così all'imposizione del vincolo del mandato il passo è breve (e difatti Grillo, da bravo ducetto, lo contesta, qui).

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mercoledì 2 ottobre 2013

Casino della Libertà

Boh... o è nel pallone, o c'è una strategia dietro tutto questo. Conoscendo il personaggio, propenderei per la seconda.
Prima "Abbiamo deciso, la decisione è ufficiale, basta con il governo Letta!" (che poi parla sempre al plurale, come se il suo partito fosse un campione di democrazia interna), poi fa un po' di consultazioni interne, da cui emerge, come da imbeccata dal leader, la maggioranza sia per votare la sfiducia (32 contro 24 per uscire dall'Aula e 25 per votare fiducia).
Poi prende la parola al Senato, e dichiara che il PdL voterà la fiducia.

Ma... allora?
Sono usciti allo scoperto gli "alfaniani" ed i "cicchitiani", ossia quei parlamentari che avrebbero tradito, abbandonare la linea del gran capo. E che forse a questo punto neanche organizzeranno i gruppi autonomi. Ma non mi sembra un motivo sufficiente per questa figura tragicomica.

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Una Parola Sola

Non ci crede neanche il New York Times, che oggi potrebbe finalmente iniziare la Terza Repubblica, con la deberlusconizzazione della politica italiana. Dedica addirittura la prima pagina al possibile tradimento del Cavaliere da parte di un'ala del PdL.
"Per due decenni, l'ex premier Silvio Berlusconi non ha solo guidato il potente movimento di centro destra italiano; ne è stato praticamente il proprietario" scrive il NYT "Ma ora, con l'Italia che affronta una nuova crisi politica che potrebbe (??) la stabilità relativa delle malconce 17 nazioni dell'Eurozona, Mr Berlusconi, che questo mese dovrà iniziare a scontare una condanna per evasione fiscale, sembra finalmente trovarsi di fronte a una ribellione".
Avete notato? Direi che quel "FINALMENTE" vale più di mille riflessioni.

Ed è anche la tattica che Letta e Napolitano stanno attuando, quella della rottura totale con il leader di Forza Italia, facendo emergere ed uscire allo scoperto quella parte più politica del Popolo della Libertà che permetterebbe al Governo di proseguire la sua vita.
Con Berlusconi fuori dai piedi, il PD potrà finalmente diventare quel paniere democristiano 'normale' che è, senza doversi mascherare da sinistra, e con i transfughi azzurri saldare una nuova, grande, DC. Finalmente.

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martedì 1 ottobre 2013

Tra i Due Litiganti, spunta Giachetti

La fiera dello scaricabarile sulla Legge Elettorale!
Letta lancia a Grillo l'accusa di volersi tenere il Porcellum, e Grillo incolpa Letta, reo di aver respinto la proposta 5stelle per un ritorno al Mattarellum. A spiegare come stanno le cose, arriva Giachetti del PD, che si schiera con l'ex-comico nel bollare come false le parole del Presidente del Consiglio.

"[…] i fatti purtroppo parlano chiaro: quando più di quattro mesi fa 100 deputati di quasi tutti i gruppi misero a disposizione del Parlamento la possibilità di passare dalle parole ai fatti, cioè di cancellare il Porcellum, Letta chiese al Pd di votare contro quella mozione, ponendo sostanzialmente una questione di fiducia; il Pd si sottomise a quella richiesta e quella mozione fu votata solo da Sel, dal Movimento 5 stelle, dal deputato PDL Martino e dal sottoscritto" racconta Giachetti.
"Il 28 maggio vi erano le condizioni per farlo e se non lo si è fatto è perché Letta, Franceschini, Finocchiaro e vertici del PD non hanno voluto" e profetizza "La conseguenza, temo di non sbagliarmi, è che torneremo a votare con questa legge o con una peggiore senza aver per lo meno garantito quello che tutti gli italiani si attendono: scegliere i propri rappresentanti. Ed i primi responsabili di questo siamo noi".
Giachetti attacca anche la proposta dei 5stelle, un proporzionale puro a sbarramento basso, un'idea secondo me nobile che rimetterebbe al centro della democrazia il confronto tra i partiti (ne parlavo qui), ma al momento impraticabile per la balcanizzazione della politica e tutto il pomposo pantano procedurale che gira attorno alla definizione del parlamento e del governo.

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