mercoledì 31 luglio 2013

L'Avete Voluto Voi

L'avevo accennato alla fine del mio post sugli atti squadristi omofobici che si stanno verificando in Russia (qui), ma la riflessione merita qualche parola in più.
Come dicevo, nessuno presta la dovuta attenzione a queste aggressioni, perché siamo in un momento economico e finanziario molto delicato, con la rivoluzione moderna del welfare ed un mondo che spinge per delle riforme di stampo (troppo) liberista, ed una competitività sempre più difficile.

Però, attenti bene, questo modello di pensiero non si è plasmato da solo.
Siete stati Voi, Liberisti da una parte e Comunisti dall'altra, ad averci imposto le mistiche del Lavoro e del Denaro, della Proprietà e della Produzione, travolgendo una Società fatta di persone libere, non di automi.
Siete Voi, che mi guardate storto ogni qualvolta vi parlo di Rispetto, di Identità e di Libertà, che quando dico cose come 'lotta all'omofobia', 'matrimonio per tutti' o 'testamento biologico', mi rispondete che "non sono queste, le priorità" o "non è urgente", ad aver permesso tutto questo.
Quando favoleggio di una società libera, tollerante, fondata sulla solidarietà, di rimettere al centro la Persona, e non la mera crescita industriale (come dicevo qui), mi ridete in faccia, ma sono queste le conseguenze autodistruttive della gabbia che Voi ci avete costruito.

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martedì 30 luglio 2013

Paura Russa

Le recenti leggi licenziate dal Governo Putin contro la "propaganda omosessuale" (ne parlavo qui) stanno facendo cadere la Russia nel più cupo medioevo moderno.
Veri e propri squadroni si stanno organizzando per stanare i giovani omosessuali (adescandoli con annunci civetta), per poi sottoporli a sevizie, torture ed umiliazioni; sono per lo più gruppi di naziskin o di estrema destra, ma anche semplici adolescenti si prestano a questi ruoli, lobotomizzati da un'informazione a senso unico.
Lo scandalo è globale, e le immagini riproposte da siti o portali di video-sharing sono solo quelle più presentabili; altri video mostrano scene più violente, minorenni costretti a spogliarsi nudi, a toccare i seni di alcune ragazze, a simulare sesso orale con falli artificiali...

Per protesta contro l'atteggiamento omofobico della Russia, sul fronte internazionale, l'Islanda minaccia di rompere il gemellaggio con Mosca (ne parlavo qui), ed un bar londinese ha di recente avviato un'azione di boicottaggio contro la vodka di produzione russa. Iniziative coraggiose e lodevoli, che potrebbero avviare una stagione di sensibilizzazione molto significativa. Perché, ricordate, il potere ce l'abbiamo Noi Consumatori.
Qui non si parla più di una scaramuccia di poco rilievo, ma di una pericolosa involuzione sociale che calpesta i diritti e le libertà umane e civili. Non so voi, ma a me fa proprio Paura possano succedere cose del genere. Ma ovviamente, c'è la crisi, e nessuno ci pensa. Ci vuole Ben Altro, come al solito, vero?

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giovedì 25 luglio 2013

Sono Con Voi

Prosegue da quasi 24 ore la seduta fiume per l'approvazione definitiva del Decreto del Fare, con l'ostruzionismo democratico dei Deputati Grillini. Il loro obiettivo, chiarito da Grillo sul suo blog, è quello di far slittare a dopo l'estate il ddl costituzionale di riforma dell'articolo 138 della Carta, quello che disciplina le modifiche alla Costituzione.
Anch'io mi ero battuto contro i ritocchi a quest'articolo, che considero un importante argine posto dai Costituenti alle smanie troppo avventate delle forze politiche.

Per questo sto coi Grillini, nel loro tentativo di far naufragare i deliri autoritari della maggioranza.
E qualcuno dirà "ma come, vogliono un altro rinvio?!": Sì, il rinvio di una riforma (peraltro pachidermica, che richiede due passaggi per ogni aula, impegnando il lavoro parlamentare per tempi biblici) che serve solo per fare altre riforme più facilmente (più mirate e distruttive).
Mi ha sempre affascinato l'ostruzionismo parlamentare, da Almirante, ai radicali Boato (record storico di oltre 18 ore), Pannella o Teodori, alla più recente Senatrice del Texas Wendy Davies che ha parlato per 10 ore, fino alla fine della legislatura, per opporsi ad una legge antiabortista.
Lasciatemi però fare un appunto polemico: non sono questi i giochini della "vecchia" politica contro cui vi scagliavate?

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Hanno Perdonato Turing. Ma Vaffanculo!

Avendo studiato informatica, ho incontrato anch'io il pensiero di Alan Turing, matematico inglese reso celebre soprattutto dall'attività di crittoanalista durante la Seconda Guerra Mondiale, quando riuscì a decifrare i messaggi in codice dei nazisti.
Morì probabilmente suicida, addentando una mela avvelenata, quella che dà il simbolo alla Apple, nel 1954. Era caduto in una grave depressione dopo la condanna alla castrazione chimica, nel '52, perché ritenuto colpevole di "grande indecenza" per aver avuto rapporti sessuali con un altro uomo.
La notizia è che il Parlamento inglese ha deciso di perdonarlo ufficialmente, annullandone la condanna ("Alan, puoi tornare a scopà, ti hanno dato la grazia!"); la sua figura sarà riabilitata ed inserita nel pantheon di coloro che contribuirono a sconfiggere la Germania nazista.

Ora, sicuramente ha un grande valore simbolico annullare la condanna inflitta a Turing dopo oltre 60 anni, ma vorrei capire meglio il motivo. Se lo fate perché oggi l'omosessualità è, giustamente, riconosciuta come normale caratteristica della personalità umana, allora la vostra è una mossa ipocrita e senza senso, perché se la legge al tempo era quella, più che correggerla non puoi fare; e comunque non puoi perdonare solo lui, devi farlo anche per le migliaia di gay che in quegli anni furono castrati chimicamente.
Se invece lo fate, badate bene, perché rese un grande servigio alla Nazione (ed al mondo), è ancora peggio: Turing non aveva niente da farsi perdonare, non aveva colpe da espiare. Dire "sei finocchio, però hai contribuito a sconfiggere Hitler, allora ti perdono" significa calpestare decenni di lotte sociali e civili.
"Però" cosa?! Deve forse compensare qualche mancanza? Cos'è, un bilancino, dove su un piatto metti le cose buone e dall'altra quelle cattive e vedi da che parte pende e si fa il saldo?

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mercoledì 24 luglio 2013

Non ha Torto

Volano critiche e stracci contro il Presidente Napolitano, reo di aver difeso il Governo e aver detto che "Le elezioni anticipate sono una grave patologia italiana". Personalmente, non ci vedo nessuna colpa, ha solo detto un'oggettiva verità.
Solo in Italia, chi ha conquistato meno voti comincia dal giorno dopo le elezioni a chiedere di tornare alle urne. Notate che non ho detto "chi ha perso", perché in Democrazia, al voto, non ci dovrebbe essere qualcuno 'che vince' e qualcuno 'che perde': si dovrebbe lavorare tutti insieme per raggiungere l'obiettivo comune di costruire e far evolvere il paese e la società. Nel rispetto delle diverse visioni, chiaramente, cercando di raggiungere una sintesi efficace. Ovvio che non sono da ignorare i rapporti di forza tra i componenti dell'aula, ma non può tutto risolversi sempre in un braccio di ferro continuo.

Invece, qui, tutti a chiedere di tornare al voto.
E chi non può farlo direttamente, per motivi di convenienza, usa altri megafoni, come le TV, mostrando invece una faccia pulita e responsabile davanti agli elettori; oppure da un blog, mettendo in scena pagliacciate come quella di andare dal Presidente Napolitano a chiedergli di "sciogliere le camere" (anche quella di mettere i "dazi doganali" mi è piaciuta, ndr).

E le larghe intese, attenti bene, non sarebbero neanche un'eresia, se tutti collaborassero democraticamente: invece abbiamo una partigianeria politica ridotta ai livelli di un'arena di gladiatori, un lavoro parlamentare appeso al destino giudiziario di Berlusconi o al salvataggio di Alfano, leggi elettorali sempre più porcelliche che reinterpretano la volontà popolare e riducono i termini del confronto alle urne.

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Non Capisco, li Avevano Ridotti o No?

Certo che, in questo modo, è anche difficile orientarsi tra le notizie.
Cioè, prima si dice che il Movimento5Stelle non ha voluto rinunciare ai suoi 400 emendamenti al Decreto del Fare, motivo per cui il Governo ha infine deciso di porre la Fiducia in aula, poi si dice che questa mole era stata ridotta a otto-nove punti.
Spiegano dal Gruppo cosa volevano inserire "Estendere la riduzione del Cip 6 anche agli inceneritori, togliere la scandalosa deregulation sulle sagome degli edifici demoliti e ricostruiti, favorire il pagamento degli stagisti del ministero della Giustizia, aprire un fondo di sostegno alle Pmi in cui poter versare le eccedenze degli stipendi dei parlamentari (questa è demagogia purissima, ndr), rendere più aperta e democratica la gestione della Cassa depositi e prestiti, rivedere la Tobin Tax per colpire il day trading, ricalibrare l’Iva sui servizi portuali, vincolare infine gli incentivi per i nuovi macchinari al mantenimento dei livelli occupazionali e delle strutture produttive sul territorio nazionale".

Se davvero i punti rimasti erano solo questi (che condivido quasi del tutto), non capisco la scelta dell'esecutivo, ma se, come riportano la maggior parte dei canali si trattasse di "ostruzionismo" da 400 emendamenti, non vedo molte altre possibilità per licenziare il provvedimento in tempo.
Poi ha ragione l'Onorevole Lombardi quando accusa tutti di non voler far lavorare il Parlamento, ma il tempo è quello che è, ed anche i 5Stelle dovranno coordinarsi con gli altri.

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martedì 23 luglio 2013

Rifinanziamo ancora queste Belle Statutine

Non posso che essere concorde con Pietro Ichino quando annuncia battaglia contro il ricorso smodato e spesso a sproposito della Cassa Integrazione in Deroga; si discute infatti sul suo rifinanziamento in Commissione al Senato.
"Sulla Cassa integrazione in deroga abbiamo sentito (...) il Relatore Maurizio Sacconi dire che essa ha la funzione di 'garantire la continuità del legame tra il lavoratore e l’azienda' nelle situazioni di crisi temporanea nelle quali il lavoro deve essere sospeso.
Se davvero la Cassa integrazione venisse utilizzata – almeno nella maggioranza dei casi – per questo scopo, essa svolgerebbe soltanto una funzione utile per evitare che gli shock passeggeri producano la dispersione di capacità professionali, la chiusura di aziende ancora vitali"; purtroppo, però "questo strumento viene attivato sistematicamente anche in situazioni nelle quali è certo ed evidente che i lavoratori interessati non riprenderanno mai il lavoro nell'impresa da cui formalmente ancora dipendono".

Ci sono lavoratori che da ANNI sono in cassa integrazione, e mai torneranno a lavorare presso quelle aziende. E questo è un grave danno per lo Stato, cioè tutti noi cittadini, che con le tasse manteniamo questi (involontari) parassiti, ed anche per i lavoratori stessi, la cui professionalità e preparazione si sminuisce nel tempo.
La riforma Fornero - ah, il Demonio! - ha introdotto un nuovo ammortizzatore universale, l'ASPI, che debitamente riformato potrebbe sostituire la Cassa Integrazione in Deroga. Accompagnandolo anche ad un percorso formativo per il lavoratore, che miri al suo reinserimento, e ad una maggiore libertà di manovra per lui affinché possa tornare a costruirsi una dignità sociale.

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lunedì 22 luglio 2013

Qui l'Etica non C'entra Niente

Quando ho sentito parlare dalle parti del centrodestra di "moratoria sui temi etici", non ho ben capito a cosa si riferivano. Ed è lo stesso dubbio venuto a tanti blogger, vedo. Per temi etici, udite udite, si vorrebbe far passare la lotta all'Omofobia.

Prego? Da quando in qua punire le discriminazioni rappresenta un tema etico?! Cioè è una "questione di coscienza" insultare o peggio picchiare un omosessuale? Ma come si fa anche solo a pensarle certe minchiate?
A dirlo ci pensa l'Onorevole Franceschini "una legge che contrasti l'omofobia non c'entra nulla con i temi etici, riguarda il codice penale e l'introduzione di norme efficaci, che da troppo tempo attendono un'approvazione, è urgente e non più rinviabile".

A parte la frase fatta 'non più rinviabile', qui si etichetta con la formula del 'tema etico' ogni cosa possa in qualche modo urtare i vertici del clero (i vertici, perché non voglio neanche pensare ci sia qualche cattolico contrario a lottare contro le discriminazioni), causare l'imbarazzo dei benpensanti pidiellini o della destra violenta cui troppo spesso il nostro centrodestra ha strizzato l'occhio.

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Liberate i Live!

Un piccolo passo verso quella propulsione all'Arte che auspicavo tempo fa per l'Italia (qui).
Una pattuglia parlamentare trasversale ha depositato un emendamento al Decreto del Fare che sfoltisce un po' del marasma burocratico che sta soffocando il Paese, e dà ossigeno alla libertà d'impresa nel settore dell'intrattenimento. Il tutto, va sottolineato, a costo zero.
In breve, a chi vorrà ospitare un concerto con un piccolo pubblico (meno di 200 ascoltatori), basterà una semplice autocertificazione per dar vita all'esibizione, evitando quindi richieste, documentazioni, versamenti e controlli che ad oggi hanno affogato la musica ed ucciso svariati locali nelle città.

Un provvedimento simile, adottato da Cameron nel Regno Unito (il Live Music Act), ha permesso il rilancio di 23mila locali ed artisti. L'industria musicale rappresenta un importante filone culturale che dà sostegno all'economia del turismo e dell'intrattenimento, e questo emendamento, sia per il suo valore artistico che per quello liberale, trova il mio completo appoggio.

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Gemellaggio a Rischio

Perché a volte, non è solo questione di opposizione e protesta interna, ma quando vengono messe a rischio le libertà democratiche ed ormai universalmente riconosciute, diventano anche questioni internazionali.
Jón Gnarr, sindaco di Reykjavík, intende rompere il gemellaggio con Mosca per via delle recenti legislazioni adottate in tema di diritti LGBT (ne parlavo qui).

Gnarr non è nuovo a prese di posizione del genere: ha partecipato molto spesso al Gay Pride della sua città (anche vestito da donna; scelta che non condivido ma azzeccata per attirare l'attenzione), ed ha espresso il suo sostegno alle Pussy Riot.
Ma la sua affermazione più ficcante è stata riguardo all'omofobia: "L’omofobia non è una fobia. Gli omofobi non hanno paura. Sono semplicemente un branco di idioti".

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Solo Alcuni Potranno Obiettare, Finalmente

I Senatori del M5S (e c'è anche la Gambaro) hanno presentato un Disegno di Legge che modifica la legge 194, quella che ha regolamentato l'aborto, di grande importanza nel suo significato di laicità.
Partendo con "il nostro è uno Stato laico; religioni e credo, pur legittimi, non possono ostacolare l'applicazione della legge", trentuno firmatari (che, tra l'altro, non dovevano essere in ordine alfabetico?) hanno sottoscritto il progetto che dovrebbe garantire che almeno il 70% del personale delle strutture sanitarie pubbliche non sia obiettore di coscienza.
Come fa notare infatti la relazione introduttiva al testo, sono aumentati esponenzialmente gli aborti illegittimi, quelli - sospetti - spontanei, ed anche la percentuale di ginecologi che sceglie il percorso dell'obiezione di coscienza, fino al 69,3% nel 2010 (con la punta dell'85,7% in Molise).

Aspettavo (o meglio, aspettavamo) una modifica della legge in queste direzione. Avevo anche ipotizzato una totale abolizione di questa pratica (qui), ma possono comunque esserci ottimi ginecologi antiabortisti, infermieri o anestesisti obiettori; quella delle quote, quindi, mi pare una scelta liberale e laica, anche se forse una definizione così generica (il 70% considerando quale ambito? Nazionale, regionale, locale...?!) è troppo blanda, meglio sarebbe fissare una quota regionale abbastanza larga, con accorgimento più mirati sulle singole strutture o province.
Ma non c'è solo il tema dell'obiezione di coscienza a minare il diritto all'aborto (qui).

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Siamo Sicuri?

Due parole sulle privatizzazioni di cui ha accennato il Ministro dell'Economia Saccomanni nei giorni scorsi.
Cioè, a me può anche star bene che lo Stato ceda le quote da lui detenute in Eni, Enel e Finmeccanica, ma a questo deve anche accompagnarsi una seria liberalizzazione dei settori. Non come per la Telecom, che siamo qui appesi alla LORO decisione se scorporare o no la rete fisica ed aprire il mercato (come dicevo per le Poste, qui, le solite liberalizzazioni fatte coi piedi).

Inoltre, non vorrei che queste vendite si trasformassero in Svendite. Quelle quote mi pare di aver capito che ci fruttano circa 600 milioni di euro ogni anno, per cui meditiamoci bene prima di aprire una qualsiasi asta.

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Qualcosa da Imparare

Si fa presto a dire, e denunciare, strapparsi i capelli, urlare allo sfascio, eccetera eccetera, che la Grecia taglia altri 25mila dipendenti pubblici per venire incontro alle richieste della Troika.
Perché la Grecia era un po' come l'Italia degli anni 70, all'inizio della crisi: il 25% dei cittadini era dipendente pubblico, e andava in pensione dopo 25 anni di servizio; le loro figlie nubili e separate godevano di una reversibilità di fino a 1000 €/mese; sul posto di lavoro avevano svariati bonus, se sapevano usare il pc, se conoscevano le lingue, addirittura se arrivavano in orario!
Probabilmente la cura da cavallo cui è stata sottoposta era un po' troppo forte e pesante, ma che ci fosse bisogno di un assestamento credo sia fuori ogni dubbio.

Nell'ultima manovra, quella della sforbiciata dei 25mila dipendenti dello Stato, è incluso anche un provvedimento al quale secondo me l'Italia potrebbe ispirarsi: l'eliminazione della Polizia Locale, con l'accorpamento di quella che da noi è l'arma dei Vigili Urbani al servizio d'ordine.
Quanto ci costa, infatti, mantenere almeno 5 diverse forze dell'ordine? Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco (senza considerare le misteriose auto verdi con scritto Polizia Provinciale o di Quartiere che ogni tanto si vedono in giro..). Sfoltire un po' questa selva di divise gioverebbe anche alle casse del nostro paese.

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giovedì 18 luglio 2013

Ci Morirete

Certo che a volte è difficile capire il comportamento autolesionista del PD.
E' stato presentato un emendamento Pd, Pdl e Sel al decreto del Fare nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, per cancellare le incompatibilità tra ruoli di governo e la carica di sindaco (nei comuni superiori a 5mila abitanti). Un esempio di chi potrebbe favorire il provvedimento? Il primo cittadino di Salerno, Vincenzo de Luca, che è anche viceministro delle Infrastrutture e Trasporti.

Sia chiaro subito che stimo molto De Luca. Oltre ad essere amatissimo nelle sue terre, è anche il sindaco che ha permesso al suo comune di raggiungere il primo posto al sud nelle ultime edizioni dei Comuni Ricicloni, quelli che si distinguono per la percentuale di rifiuti differenziata.
Mi è piaciuto anche quando, riferendosi all'incontro tra Bersani ed i rappresentanti del M5S, all'indomani delle elezioni, ha criticato l'arroganza e la sfacciataggine con cui i grillini si rivolsero all'ex-segretario democratico. "Qui mi sento a Ballarò" disse la Lombardi, allora capogruppo; "Io avrei retto dieci secondi con quella signorina lì, per il livello di supponenza, di presunzione che ha questa tipa. E' intollerabile", e avrebbe risposto "Vattene! Vatti a fare due passi davanti a Montecitorio. Ma come ti permetti?".

Oggi comunque il PD gli ha salvato la doppia poltrona. Incomprensibilmente.
Loro giustificano questa mossa con un contenimento della spesa pubblica, perchè se no il Comune campano dovrebbe tornare alle urne... insomma, ancora una questione di responsabilità. Di responsabilità, Voi, CI MORIRETE, se poi non riuscite ad alzare la voce quando è il momento. Ad esempio sfiduciando Alfano.

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E Noi Dietro

Ma fatemi capire, davvero pensate che tutto il mondo stia sbagliando nel regolamentare il matrimonio tra persone dello stesso sesso? Davvero credete che gli altri stiano arretrando e noi, invece, siamo gli illuminati che davvero sostengono la civiltà e la democrazia?

Dopo che anche la Gran Bretagna, nazione forgiata sulle tradizioni, ha dato il via libera definitivo alle nozze gay, col sostegno soprattutto dei conservatori del premier Cameron (che lo hanno sostenuto non NONOSTANTE siano conservatori, ma IN QUANTO conservatori), non credo ci si possa più nascondere dietro un dito.
Siamo un popolo di reazionari, che si fanno scudo con una cultura cattolica solo quando fa comodo. E non solo la nostra classe politica, ma tutti quelli che vedono questi problemi di civiltà come cose marginali.

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mercoledì 17 luglio 2013

O sei con Loro, o sei Contro di Loro (anche se prima eri Con Loro)

L'Onorevole Alessandro Furnari ha abbandonato il Gruppo M5S il 6 giugno scorso, a causa di alcuni dissensi interni.
Nonostante questo, però, egli ha continuato sempre a votare con i grillini; non credo lo abbia fatto per "farsi bello" o suscitare le simpatie degli ex-compagni, quanto piuttosto perché le sue idee non sono cambiate, e si ritrova ancora nel pensiero che lo ha portato alla Camera dei Deputati.
Tuttavia, non è lo stesso dall'altra parte: l'11 luglio si è votato un suo emendamento riguardante l'Ilva, l'inquinamento e la salute dei tarantini. Il Movimento 5Stelle, nel suo cieco settarismo ed autoreferenzialità, ha scelto di astenersi.

Così si sfoga lo stesso Furnari su Facebook:
"L'emendamento chiedeva che i controlli dell'ISPRA fossero con cadenza mensile, in quanto adesso avvengono facendo passare troppi mesi tra un controllo e l'altro. Noi sappiamo bene che ciò che danneggia la salute sono i picchi raggiunti in brevi periodi dagli inquinanti, quindi non sono importanti le medie spalmate su 1 anno, 6 mesi o 3 mesi, ma le medie su brevi periodi.
Questo è l'unico modo per tutelare la salute dei cittadini di Taranto e dei lavoratori. Ho fatto un intervento in aula per spiegare l'importanza del mio emendamento. In molti sono intervenuti per sottolineare al Governo che il mio emendamento era "positivo", in molti lo hanno "sottoscritto", anche l'On. Pelillo è intervenuto e lo ha votato.
Il M5S invece no... Il relatore di minoranza Crippa ha sottolineato che si sarebbero ASTENUTI. Si, avete letto proprio bene, si sono ASTENUTI. Il deputato Crippa ha motivato l'astensione dicendo che sarebbe stato limitativo porre il limite massimo di 1 controllo al mese all'ISPRA, questa la motivazione per cui il M5S ha preferito ASTENERSI e lasciare i controlli ad una volta ogni 3 mesi.
Ho difficoltà a trovare una logica a tutto questo. Ho ancora più difficoltà a trovare una logica all'intervento del deputato De Lorenzis che "ha detto che l'ISPRA ha pochi soldi ed ha solamente 12 dipendenti e che, quindi, se facesse un controllo al mese a Taranto non riuscirebbe a fare i controlli nel resto dell'Italia". Mentre il relatore di minoranza Crippa ha dichiarato che si sarebbero ASTENUTI perché 1 controllo al mese sarebbe potuto essere poco, dopo pochi minuti il deputato De Lorenzis ha affermato che 1 controllo al mese è troppo!!!
Potete controllare i video. Così, di fatto, oggi il M5S NON ha tutelato la salute dei cittadini di Taranto. Giudicate voi...io sono sempre più orgoglioso di esserne uscito!!!".

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Sai, sono Democratici, Loro

Certo che ha ragione, Grillo, quando attacca Calderoli e dice che "lo hanno voluto lì pdl e pdmenoelle". Ma  mica è una colpa, anzi, sono proprio le regole della Democrazia.
E' stato così anche per la Senatrice Laura Bottici, del Movimento 5Stelle, eletta questore dell'Aula con i voti del Partito Democratico.

Quindi, caro Beppe, non c'è niente di male, è stato giusto così, in nome della rappresentanza nei vertici istituzionali di tutte le forze presenti in Parlamento. E ti dirò di più: sai che era consuetudine lasciare la presidenza di una delle due Camere all'opposizione? O meglio, per intenderci, la maggioranza VOTAVA un rappresentante dell'opposizione come seconda o terza carica dello Stato (a rompere questa prassi fu Berlusconi nel 2001).
Ovviamente, non mi aspetto che un fracassone digiuno di politica come te possa comprendere appieno un profondo e delicato meccanismo democratico come questo, ma vien da chiedersi allora: se il Movimento 5Stelle avesse avuto la maggioranza, avrebbe occupato tutte le poltrone disponibili? O avrebbe responsabilmente eletto esponenti di altri gruppi?

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martedì 16 luglio 2013

Cuore di Mamma

A sei mesi, al piccolo Zaki è stata diagnosticata una grave forma di epilessia; fino a 250 crisi giornaliere. A quel punto, i medici hanno proposto ai genitori una cura a base di marijuana.
“Siamo cristiani e conservatori, eppure stiamo usando la marijuana per fini medici" e meno male che sono riusciti a superare le loro idee politico/religiose; "Si tratta di un ostacolo molto grande che le persone dovrebbero superare. Sebbene la cannabis fosse stigmatizzata, avevamo il dovere nei confronti di Zaki di testarla”.
Che bello sentire queste parole da una mamma! Persone che in nome dell'amore scavalcano le loro convinzioni sociali. E da dopo la cura, sappiate che il piccolo Zaki sembra non aver sofferto più di alcuna crisi generalizzata.

Ecco, se riuscissimo tutti, in nome della Civiltà e dell'Amore per gli altri, ad abbattere i nostri paletti ideologici, allora forse riusciremmo a difendere meglio questi principi. E mi riferisco alle cure con cellule staminali, per rimanere in ambito medico, ma anche ad iniziative di civiltà come il matrimonio per tutti, l'accesso all'istruzione, la gestione dell'ambiente e dell'immigrazione.
Ma finché stiamo una settimana a dibattere (vedi Calderoli, Stival, Letta, Maroni, Napolitano e Fukcsia) di QUANTO il Ministro Kyenge assomigli ad un orango, non andremo da nessuna parte.

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Su, non Fate i Perbenisti che difendono Tutti

Non trovo giusto, come fanno alcuni estremisti dei diritti umani, equiparare Calderoli che chiama orango il Ministro Kyenge con chi bolla come nano o testa d'asfalto Berlusconi. Mettere tutte queste affermazioni sullo stesso piano è un atteggiamento pomposamente perbenista e stucchevole.
Probabilmente anch'io sto cadendo nel tranello delle "discriminazioni superate", ma credo che sia ben diverso ironizzare sul colore della pelle (soprattutto quando lo fa un leghista) piuttosto che sulla statura.

Potrei paragonarlo ad una legge contro l'omofobia che non punisce il movente, ma solo il reato in sé. Mi spiego, la legge Mancino (quella contro i reati d'odio che si vorrebbe ampliare, appunto), non colpisce chi borseggia una categoria discriminata, ma riconosce l'aggravante qualora il reato sia stato dettato dalla discriminazione per questa o quella categoria.
E chiamare "Nano" Berlusconi o "Arcinano" Brunetta, è solo un modo satirico di esorcizzare l'inadeguatezza politica dei soggetti in causa, ma indicare come "Orango" il Ministro Kyenge, una persona di cui nessuno ha mai sentito parlare prima (per cui non ancora criticabile), incasellata all'inutile Ministero dell'Integrazione, significa probabilmente essere Razzisti. E se lo fa Calderoli, allora è quasi sicuro.

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Bisogna che Cambiate

"Gli immigrati vengono qua e ci portano via il lavoro", ringhia la casalinga di Voghera raggiunta dai microfoni di Studio Aperto. Che ci tiene però a precisare che "lei non è razzista, però".
Beh, volete sapere una cosa? Questo non è vero. Anzi, dal punto di vista lavorativo, stanno un po' peggio di noi: se la disoccupazione è in generale all'11%, per gli immigrati il tasso è del 14% (dati Radio24 - ilSole24Ore).

Per cui bisogna che cambiate scusa, perché questa non attacca più.

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lunedì 15 luglio 2013

Ma Cosa Volete che Dica?!

Qualcuno mi ha scritto chiedendomi perché non reagisca per le accuse al Ministro Kyenge.
Ma cosa volete che commenti a proposito di queste minchiate? Con Calderoli che la paragona ad un Orango, l'assessore, sempre leghista, Stival che ritiene si sia offeso un "animale indifeso" (riferendosi al primate, ovvio), Napolitano che s'indigna (mai parola fu più abusata), Salvini che "s'indigna per chi s'indigna" e sbotta contro il Presidente della Repubblica "stai zitto"... cosa c'è da commentare in tutta questa pagliacciata?
La Lega tenta di recuperare il suo profilo provocatorio, ma si sta solo rendendo ridicola, e se va avanti così, precipiterà nell'oblio quanto prima. A vantaggio, aspettate a gioire, di forze di estrema destra ancor più radicali e serie. E pericolose.

E comunque, anch'io penso la sua sia una nomina di facciata, cioè che l'abbiano messa lì solo perché Nera.
Cecilie Kyenge, prima che un'italiana originaria del Congo, è un medico chirurgo, ed avrei preferito vederla al Ministero della Salute. La mossa ipocrita di piazzarla al "Ministero dell'Integrazione", come a dimostrare di essere i più aperti, liberali, cosmopoliti e fighi, è ancora più razzista.

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Un Giugno Rinnovabile

Con l'arrivo dell'estate, con il sole, il caldo ed il vento, s'impenna la produzione di energia da fonti rinnovabili, fotovoltaico, idroelettrico ed eolico.
Rispetto allo stesso mese del 2012, si è passati dal 38,2% al 50,2% della produzione energetica verde sul totale. La quota termoelettrica, derivante da gas e carbone, crolla invece del 22,8%. Cresce l'idroelettrico, a causa dello scioglimento dei ghiacci, del 37,9%, l'eolico del 31,4% ed il fotovoltaico del 15,2%.
La copertura di fabbisogno energetico del mese di giugno è stata coperta da fonti rinnovabili per il 44,3%; addirittura, domenica 16 giugno, tra le 14 e le 15, la copertura è arrivata al 100%, azzerando il PUN, ovvero il prezzo unico d'acquisto dell'energia elettrica, che varia dalle offerte più economiche, le rinnovabili appunto, alle più alte.

Consumi più consapevoli e aumento delle produzioni green, possono così aiutarci alla definizione di un piano di gestione energetico più efficiente e meno d'impatto ambientale. A questi, andrebbe anche affiancata una maggior liberalizzazione - specie a livello urbano e domestico - del mercato.

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venerdì 12 luglio 2013

Sarebbe anche una Buona Legge

Certo che il PD ha un tempismo magnifico!
Arriva il ddl Zanda-Lucchetti che cancellerebbe il principio di "incandidabilità" con quello di "incompatibilità" nella gestione dei conflitti d'interesse. Il parlamentare coinvolto, avrebbe un anno di tempo per scegliere tra la carica politica, liberandosi della sua partecipazione azionaria nella società che detiene, e quella professionale.
In rete si è scatenato, ovviamente, il putiferio, perché la norma avrebbe effetto anche sull'attuale Parlamento, e ne potrebbe usufruire anche il Senatore Berlusconi.

Allora, lasciatemi dire che, oggettivamente, la legge appare di buon senso:
- si affronta l'annoso problema del conflitto d'interessi (questione che non colpisce mica solo Berlusconi, ci sono banchieri, avvocati, e notai sui seggi che difendono i loro orticelli);
- si tutela l'autodeterminazione del soggetto coinvolto, che è libero di scegliere quale percorso seguire;
- inoltre, la vendita delle quote detenute è un passo avanti rispetto al blind trust americano, dato che in quel caso il soggetto mantiene la proprietà della società che confligge con la carica.

Però, ripeto, è il tempismo con cui arriva questa legge, ad essere sbagliato. Credo inoltre che un anno sia un arco di tempo troppo dilatato per scegliere.

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Ma Non Avevano Sbagliato Voto?

Cioè, tutti a dire che l'alleanza PD/M5S non si è fatta per colpa di Bersani, dopo che qualcuno ha diffuso in rete delle dichiarazioni falsate dell'ex-segretario democratico (ne parlavo qui).
Ho ripescato uno dei post ghignanti sul blog di Grillo, dove si chiede espressamente agli elettori grillini: "Perché hai votato il MoVimento 5 Stelle? Per fare un governo con i vecchi partiti? (...)  allora hai sbagliato voto. Mi dispiace".
Eh, allora, di che vi lamentate? Meglio se non la voleva neanche Bersani, no?

Poi oggi Marra apre ad un governo insieme. Ma come?! Cosa cambia da prima?
Anzi, il rifiuto di Rodotà alla Presidenza della Repubblica doveva ancora esserci. Oggi è ancora più grave di prima un gesto del genere.

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Bisognerà Informarsi, Prima

E' così tanta la voglia di rivincita contro la destra berlusconiana, che i grillini vanno a chiedere conto delle concessioni che le reti del Biscione dovrebbe avere per trasmettere.
Fino ad invocarne lo spegnimento:  “Abbiamo chiesto l’acquisizione delle concessioni per cui Mediaset trasmette e ci è stato risposto da esponenti del partito-azienda che non ci sono concessioni da acquisire. Se la Guardia di Finanza dice che non ci sono concessioni e, quindi, c’è un soggetto che trasmette senza titoli è giusto che venga sanzionato, anche oscurato”.

Prima di cimentarsi in operazioni come questa, però, i cinquestellini dovrebbero informarsi bene, perchè hanno offerto un grande assist a PdL e Mediaset per ridicolizzarli: “L’istituto della ‘concessione’ nel settore televisivo non esiste più dal luglio 2012, data in cui tutto il sistema ha abbandonato la tecnica analogica ed è passato alla tecnica digitale. Il gruppo Mediaset possiede sia ‘l’autorizzazione generale’ accordata nel 2008 quale operatore di rete, sia ‘i diritti d’uso’ sulle radiofrequenze rilasciati nel giugno 2012″.
Mentre per la formazione berlusconiana risponde l'Onorevo Caliendo:  “Il collega del M5S non ha capito niente, perché evidentemente non conosce le leggi che disciplinano il settore. Dal 2005 in poi infatti non c’è più bisogno di un atto di autorizzazione specifico, c’è solo un’autorizzazione generale. La legge consente di trasmettere a tutti quelli che in passato erano titolari di concessione. Quindi, questa cosa di cui parla Giarrusso non esiste”.
Ecco qua, gettati nel ridicolo ancora una volta.

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Non Vedi? Sono sempre Tutti in Piazza!

Non è la prima volta che qualcuno dà la colpa della condizione economica e sociale ai lavoratori (qui e qui), e stavolta a dirlo è una giornalista della CNN. Espertissima di economia, per carità, ma forse un po' frettolosa nello sputare sentenze.
"Giusto abbassare il rating" commenta la decisione di S&P di portare il giudizio sul paese a BBB "Italiani sempre in sciopero!". Eccola là, l'altra statista!
Il tutto nasce alla notizia che il processo per i fatti della Costa Concordia è saltato a causa di un'agitazione degli avvocati."In Italia l’economia è in recessione, perché si fanno troppi scioperi e perché a lavorare ci pensano solo le prostitute che vanno alle cene di Berlusconi" ha detto più o meno Erin Burnett, ex-analista della Goldam Sachs.

Guardi, Erin, sono stato io, da persona di sinistra, il primo a proporre di limitare il diritto di sciopero (qui) per riportarlo ad essere un importante momento di rivendicazione sociale, da quella pallida scusa per starsi a casa o allungare il weekend che è diventato.
Ma dare la colpa della stagnazione e della disoccupazione, che andrebbero affrontate magari riformando una giustizia inefficiente ed una burocrazia pachidermica, ad un sacro diritto democratico come quello di sciopero, è scorretto e cinico.
Vien da chiedersi, ancora, dove vogliamo arrivare? (qui).

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Stavolta ci Siamo, eh!

Ieri è stata votata in Senato l'istituzione della nuova bicamerale, il Comitato dei 20 deputati più 20 senatori che dovrà redigere le nuove riforme della Costituzione. Sappiate che questa è la QUARTA volta nella storia della Repubblica che si istituisce una bicamerale, ed ogni volta si è finiti con un buco nell'acqua.

La prima, attiva dal 1983 all'85, fu la Commissione Bozzi, costituita da 41 parlamentari (20 deputati, 20 senatori e presieduta dall'Onorevole Bozzi). Cosa consigliò questa bicamerale?
- la differenziazione del bicameralismo con il principio del silenzio-assenso, per cui le leggi approvate da una Camera possono essere richiamate dall'altra entro un determinato lasso di tempo, altrimenti si danno per approvate definitivamente (devo dire che lo trovo interessante come meccanismo);
- l’abolizione del semestre bianco, per cui il Presidente della Repubblica può sciogliere le Camere anche negli ultimi sei mesi del suo mandato; (mi sembra troppo procedurale come cosa; e poi, a che pro?)
- fiducia solo per il Presidente del Consiglio come nel cancellierato tedesco (idem come sopra, però è la procedura di sfiducia e revoca dei Ministri quella più importante);
- attuazione dell’articolo 39 sull'organizzazione sindacale e partitica (nell'85 lo dicevano, no? Beh, sappiate che da allora non è cambiato molto).

La seconda fu la Commissione De Mita - Iotti, dal 1992 al 1994, costituita da 60 parlamentari (30 + 30). Tra i suggerimenti ricordiamo:
- il rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio dei Ministri, con l’introduzione della figura del Primo Ministro con poteri simili a quelli del Cancelliere tedesco, eletto dalle Camere in seduta comune a maggioranza assoluta. Se entro un mese dalle elezioni le Camere non scelgono il Presidente del Consiglio, allora vi provvede il Presidente della Repubblica, altrimenti il Parlamento viene sciolto;
- attribuzione al Presidente della Repubblica del potere di nomina e di revoca dei ministri;
- introduzione della sfiducia costruttiva (cioè puoi votare contro solo se hai già un'alternativa da proporre? Uhm... no, secondo me rischia di compromettere la libertà di voto dei parlamentari);
- riduzione del numero dei Ministri (che mi pareva fosse già stata fatta dal Governo Prodi nel 2006 una cosa del genere, con al massimo 13 elementi, ma poi ogni tanto ne vengono eletti di nuovi, per cui boh..);
- limitazioni dell’adozione di decreti legge da parte del Governo che diventano inemendabili (forse "limitazioni", espressa così, è un po' troppo opinabile, e non mi piace la "fiducia preventiva" ai dl, ma lo scopo è nobile);
- abbreviazione a quattro anni della durata della legislatura (sono talmente poche le legislature che arrivano alla fine, per fare una battuta cattiva).

La terza fu la Commissione D'Alema, operativa nel '97 - '98; stavolta sono 70, i parlamentari che ne fanno parte (35 + 35). Cosa proposero?

- governo semipresidenziale (ah ecco, poi lo propone Berlusconi e non va più bene. Una vaccata resta una vaccata, a prescindere);
- rafforzamento dei poteri del governo rispetto al Parlamento (già adesso siamo quasi al Parlamento come mero notaio degli atti dell'Esecutivo, cosa c'è da rafforzare?);
- differenziazione tra: leggi bicamerali paritarie (per le quali le Camere hanno uguale peso); non paritarie (se c’è contrasto tra le Camere spetta a quella dei deputati deliberare in via definitiva); monocamerali (addirittura?!);
- aumento del numero dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura (un CSM ancora più politico, quindi, così da poter interferire meglio nell'attività della Magistratura? C'era qualcun altro che chiedeva qualcosa di simile... ripeto, una vaccata resta una vaccata, a prescindere);
- per giudici e pubblici ministeri, pur non giungendo a una vera e propria separazione delle carriere, viene impedita la sovrapposizione nelle funzioni (e potrebbe avere un senso...);
- aumento dei membri della Corte Costituzionale da 15 a 20, con 5 membri nominati da rappresentati degli enti locali (la domanda a cui rispondere è "lavora meglio così?);
- possibilità per tutti i cittadini di rivolgersi alla Consulta (si rischia però di intasare il lavoro della Corte.. e chi decide poi le priorità?).

Il punto è: cosa dovrebbe farci credere che stavolta sarà diverso?
(Grazie a PolisBlog per questi dati)


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giovedì 11 luglio 2013

Il Problema è Nostro

Ecco entrare in azione la macchina del fango, come ai vecchi tempi: "Invece di pensare alla crisi, il PD vieta la gnocca" titola Libero. Che meraviglia.
Ma cosa ha scatenato le ire del quotidiano? Un disegno di legge presentato da un gruppo di senatrici PD dal titolo "Misure in materia di contrasto alla discriminazione della donna nelle pubblicità e nei media". Una proposta per arginare le immagini ammiccanti o stereotipate che spopolano su cartelloni, volantini e tv.
Tra l'altro, trovo sia una cosa abominevole, usare questa rozza metonimia da bar, scrivendo 'gnocca' per indicare il 'corpo femminile'.

Per i trasgressori, multe fino a 5 milioni di euro. Una cifra a mio parere spropositata per un reato simile, ma trovo importante e lodevole che finalmente si decida di affrontare anche un problema come questo.
Comunque, fatemelo dire, il problema non è nella comunicazione che utilizza il corpo femminile come veicolo dei suoi messaggi, il problema è in NOI, nella nostra cultura, intimamente bigotta, pruriginosa e guardona.
E' il 'fascino del proibito', atavico, ad alimentare questo voyerismo maniacale: fin da piccoli veniamo educati alla pudicizia, a coprirci, a rifuggire il corpo ed il sesso, a non 'cadere nel peccato'. Se non si fosse capito, sto chiamando in causa secoli e secoli di lobotomia cattolica fatta sul Popolo Italiano.

Ma, a proposito di cattolici, dove sono i baciapile del Family Day, quelli contro le perversioni gay, del diritto alla vita della Englaro?! Dovrebbero essere proprio loro i primi sottoscrittori di questo ddl, che finalmente nasconde le oscenità delle modelle piegate a 90 sui pannelli fotovoltaici "Montami a costo zero!".

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Almeno non Prendeteci per il Culo

Cioè, non puoi comportarti da partito di alta statura politica senza avere le palle, poi, di alzare la voce quando è necessario.
Il PD ha dimostrato a più riprese il suo senso di responsabilità politica, sia prima, con Monti, sia ora, con Letta. Si spacca però quando è ora di venire incontro alle bizze del PdL, per sospendere i lavori per mezza giornata.

Poi tocca anche sentire uno di quei deputati che ha votato a favore, giustificarsi dicendo che hanno solo concesso agli alleati una pausa per fare una riunione di gruppo.
Almeno non prendeteci per il culo, vi prego!
Sublime il commento della Bindi, che si è astenuta (capirai..): "Così moriremo".

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mercoledì 10 luglio 2013

Che Tanto non Può

Finalmente Grillo è andato da Napolitano (visto che da personaggio politico responsabile, aveva rimandato per andare al mare in Sardegna, qui), ed ho raccolto alcune dichiarazioni dalla conferenza stampa conclusiva qui.
Pare che il leader M5S abbia avanzato anche alcune richieste al Presidente. Cose su cui lui può fare ben poco. Ma evidentemente Grillo ha un'idea un po' troppo totalitaria di come funzioni la Democrazia.

Lo ha nuovamente invitato a sciogliere le Camere. Così, per piacere suo.
Il Presidente della Repubblica non è che può farlo quando vuole, finché c'è un Governo che gode della fiducia del Parlamento. Che presenti una mozione in aula.
Avrebbe anche chiesto di abolire il porcellum, ma più che ammonire i partiti per fare una nuova legge elettorale, come già fatto più volte, Napolitano non può.
Avrebbe chiesto il reddito minimo di cittadinanza - al Presidente della Repubblica, no?! - il blocco della TAV, togliere i finanziamenti ai giornali e mettere i dazi doganali. Sì, sì, Grillo ha proprio capito come funziona.

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Così Finalmente si Saprà chi è Questa Gente

Nella proposta di legge contro omofobia e transfobia approvata dalla Commissione Giustizia (ne parlo qui), è anche contenuta (credo per la prima volta in un testo di legge) le definizioni di orientamento sessuale e identità di genere.
Cioè, capito? Prima di questa legge (che ancora non c'è, per cui ancora adesso), l'omosessualità, giuridicamente, non esiste.

Questa la definizione che ne dà l'articolo 1 della bozza:
Art. 1 (Orientamento sessuale e Identità di genere)
Ai fini della legge penale si intende per:
1) «Orientamento sessuale» l’attrazione nei confronti di una persona dello stesso sesso, di sesso opposto o di entrambi i sessi;
2) «Identità di genere», la percezione che una persona ha di sé come appartenente al genere femminile o maschile, anche se opposto al proprio sesso biologico.

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Conferenza Stampa di Grillo: le frasi Migliori

"Disponiamo di un potere contrattuale straordinario, quello del debito e dobbiamo usarlo".
Questa non l'ho capita... mi è sempre stato detto che sono i creditori, ad avere potere, non il contrario.. come dire che 'non dobbiamo andare a battere di tacchi al Consiglio Europeo'.. ah no, questa la diceva quell'altro.

"Le tasse si devono spostare dal lavoro, dalla produzione, a chi consuma energia e ambiente".
Cioè abbassare le imposte sui redditi ed aumentare le bollette? Uhm, questa potrebbe anche solleticarmi..

"Non avete ancora capito che cosa siamo: io non sono un leader sono un garante".
Ancora con sta favola? Come si chiama allora chi può permettersi di cacciare via le persone che non si allineano o si permettono di criticare il Pensiero Unico? Questa è meglio di "Cene eleganti" (cit. Andrea).

Gianroberto Casaleggio è venuto al Quirinale in qualità di "cofondatore del Movimento", ma "non credo, non so SE VORRA' avere qualche ruolo istituzionale, lui è manager di una srl".
Ma come SE VORRA'?! Mi sembra di sentire Berlusconi riferirsi alle olgettine..!

Tra Casaleggio e Napolitano, ha detto, "si è parlato di web, di dirette e il Presidente è molto accorto, non è ignaro di tecnologia".
Già, peccato che alla prima occasione 'importante' per il movimento, ossia il 'processo' alla Gambaro, la diretta web non ci fosse.

E poi, come il miglior Bossi d'annata: "La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici".

Se cade questo governo e non si sciolgono le Camere, M5S è disponibile ad appoggiare un nuovo governo? "Non so" dice Beppe Grillo che poi precisa: "Un nome per il governo? Vedremo, non glielo posso dire io o lui, saranno nomi decisi dal Movimento o in rete. Non possiamo parlare di questo quando il Paese se ne va con la velocità della luce". Ecco, appunto.

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E Comunque, tutto nella Norma

Donatella Stasio, su il Sole24Ore spiega che quanto successo per il processo Mediaset a Berlusconi, l'accelerazione al 30 luglio dell'udienza, è corretto e fatto secondo le regole.

Legge e prassi, infatti, prevedono che nei casi di "urgenza", i termini per fissare l'udienza possano essere ridotti fino a un terzo (20 giorni invece di 30); se si è a ridosso della sospensione estiva, inoltre,  il processo deve essere trattato ugualmente.
In base a una legge del '69 e all'articolo 169 del Codice di procedura penale, il processo Mediaset è stato fissato il 30 luglio davanti alla Sezione feriale (presidente Antonio Esposito, giudice relatore Amedeo Franco) e la difesa è stata avvisata della riduzione dei termini. In questo modo si arriverà al verdetto prima della prescrizione.

Tutto nella norma.

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Nel Panico

Con il processo in Cassazione a venti giorni, nel PdL scoppia il caos. Ognuno dichiara e minaccia cose a caso. Il panico.
"Forme di resistenza non violenta" poeteggia Sandro Bondi. Perchè, qualcuno aveva pensato anche alla violenza?!
Un'assemblea permanente che blocchi i lavori di Camera e Senato, tuona invece Verdini. Come l'oKKupazione a sQuola, bravi!
La parte della kamikaze la lasciano alla Gelmini, che invoca "dimissioni di massa". Ahahahaha questa vorrei proprio vederla!
Brunetta vuole una riforma della giustizia per decreto. Sì, sì, immediata, perchè, come dicevano ogni volta che toccavano l'argomento quand'erano al Governo, "Sono cose che servono, Berlusconi non c'entra niente".

E' che non siete più credibili, non vi siete lanciati contro la Magistratura quando sono uscite sentenze come quella per Cucchi, e diventate isterici solo adesso. Siete in mala fede.

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Il Primo Passo

E' stato approvato dalla Commissione Giustizia (credo all'unanimità) il provvedimento che prevede l'estensione della legge Reale-Mancino (che punisce le discriminazioni basate sull'origine etnica, sulla nazionalità e sul credo religioso) anche all'orientamento sessuale e all'identità di di genere. La prima tappa che porterà finalmente anche l'Italia a dotarsi di una legislazione contro omofobia e transfobia.
Ma è meglio aspettare a brindare, c'è ancora una settimana per presentare emendamenti, potrebbe ancora essere annacquato o stravolto (come avvenuto nel 2009 per la proposta dell'Onorevole Concia, silurata da una pregiudiziale di costituzionalità dell'UDC, o per il ddl Carfagna, che neanche passò il vaglio della Commissione).

Il testo è frutto di una mediazione tra le proposte PD e PdL.
"Come Partito democratico chiedevamo giustamente la modifica della legge Mancino per stabilire finalmente il principio educativo secondo il quale istigare e propagandare l'omofobia e la transfobia è sbagliato e costituisce reato" spiega l'Onorevole Scalfarotto.
La proposta del PdL invece voleva inserire l'omofobia come aggravante nei reati contro la persona, ed aumentare la pena a coloro che per esempio picchiano o uccidono una persona omosessuale "in quanto omosessuale".
Un'ipotesi che però, espressa così, non piaceva a molte associazioni LGBT. E neanche a me, a dire il vero.

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martedì 9 luglio 2013

In Effetti, è Sospetto

Sia chiaro subito che non ho nessuna intenzione di passare per uno che vuole difendere Berlusconi.
Però, a ben vedere, ha ragione Galan quando con ironia dice "Il Cav riesce ad accelerare i tempi della giustizia".

Vien da chiedersi come mai per tutti gli altri processi ci vogliano invece anni ed anni di udienze. Poi è indubbia la "pericolosità" di Berlusconi (e lo dico da semplice cittadino italiano, che da quando aveva 10 anni lo ha visto smantellare a poco a poco il Paese), ma che la Magistratura, ultimamente, stia accelerando i suoi ritmi canonici... beh, credo si noti anche questo.
Meno male che arriva Matteoli a riportare il sorriso: "Spero in assoluzione di Berlusconi o futuro pieno di incognite". Sì, il futuro TUO e quello di tutto il PDL, che senza il Cavaliere non riuscireste nemmeno a trovare un impiego come zappatori.

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E si Stupiscono

Io non la capisco tutta questa ammirazione per il "grande gesto" di Papa Francesco. Cioè, ci sarebbe da meravigliarsi di più non l'avesse fatto... cosa dovrebbe fare un Papa se non andare laddove si soffre, dare e predicare l'amore universale, soprattutto verso gli ultimi?!
L'unico che ha fatto una riflessione del genere è Alessandro Capriccioli su Libernazione, un blogger che seguo e stimo, anche se a volte un po' troppo radicale (nel senso politico).

Poi oggi arriva Cicchitto, che fa delle dichiarazioni totalmente controcorrente con il suo passato: "Un conto è la predicazione religiosa, altro conto però è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno così difficile, complesso e anche insidioso, per di più segnato dall’intervento di gruppi criminali, qual è l’immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha, per ciò che riguarda l’Italia, uno snodo fondamentale."
Ma come? Adesso un berlusconiano viene a parlarci della separazione tra Stato e Chiesa?! Uno di quelli che hanno difeso fino alla fine il diritto alla vita della Englaro, che auspicava per il testamento biologico "una legge equilibrata frutto di un incontro fra laici e cattolici"!?

E in rete è un fiorire di sdegno e accuse verso l'esponente del PdL..!
Ma come, per una volta che fa un discorso vagamente sensato (la separazione tra Politica e Clero, appunto, una cosa che tutti Voi di sinistra avete sempre sostenuto), tutti a dargli addosso? Un po' di onestà intellettuale, vi prego!

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Ma lo Sai almeno di Cosa stai Parlando?

Credo sappiate tutti del nuovo bavaglio ammazza-web presentato al Senato da Salvatore Torrisi del PdL.
Una delle leggi più illiberali e pericolose che si siano mai viste, scritta in modo dilettantesco da un incompetente sul tema che si pretende di normare.
Il Senatore, infatti, evidentemente ignora che la sua idea di chiamare i gestori di ogni piattaforma online a rispondere di eventuali contenuti illeciti pubblicati dagli utenti si scontra irrimediabilmente con la disciplina europea della materia, che esclude espressamente che chi pone a disposizione di altri uno spazio per la pubblicazione di un contenuto abbia un qualsiasi obbligo di sorveglianza sui contenuti ospitati e possa, pertanto, essere chiamato a rispondere della loro eventuale illiceità.
A chi gli chiede lumi sul suo ddl, Turrisi si lancia in risposte improvvisate, adducendo ad un fantasmagorico "Centro Nazionale ricerche di Pisa" (che sarebbe poi il Consiglio Nazionale delle ricerche, che gestisce il NIC, ossia il registro nazionale dei domini '.it'), e facendo distinguo imbarazzanti tra "siti web normali" e "blog" (catalogazione che comunque non c'entra niente né col NIC né coi domini).

Qualche maligno (o semplicemente complottista cronico affetto da manie di persecuzione) crede che il ddl Torrisi punti a colpire Beppe Grillo ed il suo blog. Forse è così.
La risposta migliore, su questo, la dà Marcello Lopez, che ringrazio per il contributo: "Grillo si lamenta ma lo fa per motivi e con argomentazioni sbagliate. Questo disegno di legge, sicuramente estensivo di una norma in se liberticida, non è di certo una proposta contra personam, come vorrebbe farcela sembrare.
Dovrebbe anzi per primo fare mea culpa, per aver contribuito alla decadenza della rete e aver fornito, con il suo blog pieno di spazzatura diffamatoria e infamante, un ennesimo assist alla 'casta'.
Perché schierarsi con la libertà di parola confondendola, in modo recidivo, con la libertà di insulto, diffamazione e menzogne virali fa danno alla causa, caro Grillo, soprattutto alla causa di chi non è blogger per fini politici, non ha un server in svizzera pronto al trasloco, non lucra sugli accessi al proprio blog e, infine, non avrebbe alcun beneficio mediatico-vittimistico dall’approvazione di una proposta come quella di Torrisi."

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Grillo contro la Democrazia Linguistica

Ho trovato un'interessante affermazione del leader del Movimento 5Stelle: "Io sono un convinto europeista [...] a favore di un'Europa unita, ma che sia moderna, che parli la stessa lingua e non undici differenti come accade al parlamento europeo".

Allora, intanto le lingue ufficiali dell'UE non sono 11, ma 23. Ma a parte questo, una dichiarazione del genere ha il senso di sfasciare le diverse identità e culture del continente.
Come già dicevo qui, l'elemento linguistico è una peculiarità molto importante degli Individui e dei Popoli: a livello Sociale, con l'imposizione di una lingua ad una comunità si tende allo schiacciamento delle differenze, all'uniformazione dei modelli ideali, inclusi quelli economici e politici. E spero non voglia questo Grillo.
A livello Personale, invece, usare una lingua che non è la propria, finisce con l'impoverire la comunicazione, rendendola incolore e telegrafica.
Una questione identitaria e culturale, spesso marginalizzata ed affrontata in maniera disarmante e semplicistica come fa Beppe Grillo con queste parole. Ancora una volta, il leader pentastellato si fa trascinare dal populismo e dalla faciloneria, proponendo soluzioni pericolose.

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lunedì 8 luglio 2013

Quel Giorno Grillo non Può

Ma certo che anche lui ha bisogno di riposo, ci mancherebbe, ma un atteggiamento del genere proprio non ha giustificazioni.

Cioè, prima, dal suo blog, si rivolge al Presidente della Repubblica con toni durissimi, "Sciolga le Camere", "Catastrofe vicina", e pretendendo, lui, da signor Nessuno (perché non è in Parlamento e non vuole essere chiamato leader), di incontrarlo.
Poi si è lamentato che questo incontro forse non si sarebbe fatto, ma quando il Presidente ha detto "vada per venerdì" lui si è tirato indietro.... per andare al mare!
Se vuole fare il Politico, bisogna che accetti gli oneri e le responsabilità che questo ruolo comporta, se no, torna a fare la pubblicità della Yomo, che fai meno danni ed una figura migliore.

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Il Pennivendolo a 5 Stelle

E' così che Grillo chiama i giornalisti, no? Ora è lui a riportare notizie falsate e non contestualizzate, come ha sempre imputato a quelli "al soldo della kasta".
In un'intervista rilasciata alla Festa del PD di Cremona, il 5 luglio, Bersani avrebbe rilasciato questa dichiarazione: "Davanti alla novità del Movimento 5 Stelle, è chiaro che il tentativo di vedere se ci fosse un minimo di discussione… Mica che io volevo fare l’alleanza con Grillo. Sono mica matto".

Ecco, questa è considerata dal leader del M5S la prova incontrovertibile che era il Partito Democratico a non volere l'alleanza con loro, interessato solo ai loro voti.
Ma poco dopo le accuse di Grillo, risponde dal suo canale Youtube proprio l'ex-segretario PD, riportando l'intero discorso fatto a Cremona:
(riferendosi al confronto con i rappresentanti del MoVimento) "ho mostrato umiltà, disponibilità, rispetto e ho detto: attenzione che forse verrà il momento che potrete dire ‘avremmo potuto’. Questo è stato utile per far nascere qualche riflessione in casa loro, che non sarebbe nata se noi in quei giorni li avessimo presi a schiaffoni".
E il discorso completo su cui Grillo ha operato, era questo: "Davanti a una novità come quella del Movimento 5 stelle è chiaro che il tentativo di vedere se ci fosse un minimo di chiave di… mica che io volevo fare l’alleanza con Grillo. Son mica matto. Io facevo una proposta che era: su 8 punti di cambiamento avviamo la legislatura, consentite come ritenete – mi rivolgevo mica solo a loro ma al Senato – fate partire con un gesto tecnico se volete, poi provvedimento su provvedimento ci misuriamo in Parlamento".
Che suona ben diverso, direi.

Poi è chiaro che il PD ha la grande colpa di non aver votato Rodotà alla Presidenza della Repubblica, e nessuno può dire come sarebbe andata la legislatura, dopo.

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Una Democrazia Diretta che fa Schifo

Certo che, in Italia, gli strumenti per una buona partecipazione diretta dei cittadini nell'attività legislativa ci sarebbero anche, cioè i referendum e le leggi d'iniziativa popolare, è tutto il contorno di norme e regolamenti che disciplinano la cosa, a svilirne profondamente l'attività.
Ad esempio, i regolamenti delle camere stabiliscono che i disegni di legge di iniziativa popolare presentati nella legislatura precedente non devono essere ripresentati, ma che sono nuovamente assegnati alle Commissioni e seguono la procedura normale (art. 74 comma 2 Reg. Senato e art. 107 comma 4 Reg. Camera). In teoria, quindi, c'è tempo due legislature affinchè un testo di iniziativa popolare venga convertito  in legge.
E' quanto ad esempio successo con una delle prime battaglie di Grillo, la legge "Parlamento Pulito", per la quale occorrerà raccogliere nuovamente le firme.

Quante sono le proposte d'iniziativa popolare licenziate dal Parlamento?
Nella XIII legislatura, quella del 1996/2001, sono solo 2 quelle effettivamente diventate leggi, a fronte delle 26 presentate, cui se ne sommano 6 ereditate dalla precedente.
Nelle due successive legislature brevi (la XIV, fino al 2006, e la XV, fino al 2008) non ne è stata approvata alcuna, nonostante le 20 presentate (14 + 7) e le 20, ereditate nel 2001, e le 13, nel 2006.
Nell'ultima, la XVI, dal 2008 al 2013, di 19 testi presentati (+7 ereditati), solo uno ha trovato realizzazione.
Grazie come sempre a PagellaPolitica per questi dati.

Poi, sia chiaro, io continuo ad essere un difensore del modello parlamentare rappresentativo (come dicevo qui), ma bisognerebbe, almeno, creare una corsia preferenziale per le attività d'iniziativa popolare.

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La Coerenza, Servirebbe

Nella prima enciclica scritta a 4 mani da Papa Francesco e dal Papa Emerito Benedetto XVI (che a quanto avevo capito doveva starsene nascosto e scomparire per sempre, boh) si legge anche che il "Matrimonio uomo-donna genera fede".
Non mi interessa che si voglia ancora una volta circoscrivere un diritto al sesso di coloro che ne usufruiscono, non sono uno di quelli che si mette a gridare all'omofobia per ogni minchiata (come quando parlò dei gay Lucia Annunziata, qui, o Cassano, qui).
Vorrei, ancora una volta, sottolineare l'insensatezza di espressioni del genere, come quando il Cardinal Bagnasco definì prima le unioni civili come il "collasso della società" (qui), poi il matrimonio gay come il "baratro" (qui); cosa significa che "genera fede"?!
Vi prego, spiegatemi perchè un istituzione (squisitamente laica, sia chiaro, è il rituale che può essere 'civile' o 'religioso', ndr) dovrebbe GENERARE (o diffondere, o incoraggiare,  per come la leggo io) FEDE?! Cosa vuol dire!?
Volete sapere cosa genererebbe davvero la fede, e incoraggerebbe le persone a convertirsi?! Che la smetteste di pontificare di povertà coperti di gioielli e da pomposi troni dorati, o di parlare di carità cristiana tenendovi stretto ogni centesimo del nostro 8x1000, o di passare tra i fedeli col piatto d'oro della questua. Ecco, questo magari aiuterebbe.

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venerdì 5 luglio 2013

Lui ci Comanda

Non mi piace per niente il quinto comandamento del Fondo Monetario Internazionale che vorrebbe spostare la tassazione dalle persone alle cose. Cioè aumentare l'iva per diminuire l'irpef.

Come già dicevo qui, aumentare le imposte indirette (quelle sui consumi) aumenta anche la disparità sociale.
L'iva è una tassa fortemente regressiva, che colpisce allo stesso modo tutti, ricchi e poveri, a prescindere dal reddito.
Aumentare l'iva nascondendosi dietro al "così le tasse le pagheranno tutti" è un modo vigliacco di fare le cose; ammettere la propria incapacità nel controllare l'evasione e rifugiarsi nel pagamento sicuro.

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