giovedì 28 febbraio 2013

Uno vale Uno. Ma Dipende da Chi è.

Però vedete, la proposta di formare un Governo del Movimento 5 Stelle, contiene anche l'attacco a tutti quei grillini che avrebbero firmato la petizione, lanciata da Viola Tesi, per trovare una forma di collaborazione in Parlamento con il centrosinistra.
“I titoloni dei giornali, quelli che parlano di base spaccata basandosi su qualche commento su un blog" scrive Messora, un membro dello staff di Grillo "sono solo l’ennesima strumentalizzazione giornalistica orchestrata dalla vecchia politica che cerca di tamponare l’ondata di cittadini all’arrembaggio delle istituzioni”.
La Tesi finisce nel fuoco di Messora anche perchè sarebbe attivista del M5S da troppo poco, e non rappresentativa, come invece lei sostiene, della base.

Ah sì? Però tal Endrizzi è stato addirittura candidato in Lombardia, dopo che fino a due mesi prima era parte di una lista civica (pare vicina al PdL); o la fidanzata di Roberto Fico (già candidato chiacchierato delle Parlamentarie), Yvonne De Rosa, iscritta a novembre ed a febbraio già candidata.

Uno vale Uno. Ma qualcUno è più rappresentativo.

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Perchè No?

Io sono dell'idea che amministrare un Governo, soprattutto in un periodo così travagliato, ci sia bisogno di persone esperte (il dramma degli esodati è stato causato anche dall'inesperienza politica dei tecnici catapultati nelle istituzioni).

Ma per me va bene, trovo del tutto accettabile la proposta di dar vita al primo Governo Cinque Stelle. Però non pensino poi di poter fare tutto quello che vogliono, licenziare decreti, mettere fiducie e stroncare ogni confronto, perchè se criticavano Berlusconi o Monti per questo, neanche loro devono soffocare la discussione.
E non lo dico per schernirli, dico di provare, almeno usciamo dal questo stallo snervante. Marta Grande alla Presidenza?

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mercoledì 27 febbraio 2013

Chiamate le Cose col Loro Nome

"Bravo Grillo" si legge in rete "spaccagli il culo", "fiducia a nessuno" ed altre amenità del genere.
Ed i neo deputati grillini, colti impreparati da un tale successo, con i cervelli saldamente parcheggiati nel blog del comico, che come automi badano a ripetere "valuteremo ogni idea volta per volta". Ignorando che c'è una fiducia da votare, che senza il loro vota obbliga i partiti all'inciucissimo; quello in cui spera proprio Beppe (come dicevo qui).

E così, tra urla, schiuma alla bocca ed automi che "voteremo volta per volta", il paese è bloccato dai diktat deliranti di un uomo solo, che da un blog racconta favole e dà istruzioni a delle persone elette nelle istituzioni (il tutto poi inneggiando alla democrazia diretta... vorrei proprio sapere se queste decisioni sono frutto di votazioni collegiali).
E non venitemi a dire che ragiono sui "vecchi schemi dei partiti", perché qui i partiti non c'entrano niente, sono regole dello STATO, uno Stato fondato sul DIRITTO, e se volete cambiare qualcosa, sono queste le regole da seguire.
Oppure volete DISTRUGGERE TUTTO? OK, ma chiamate le cose col loro nome, cioè COLPO DI STATO.

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Con che Coraggio ne Parli?!

Quando ho sentito Bersani dire che uno dei punti su cui potrebbe nascere la convergenza IBC-M5S è la 'Trasparenza', un brivido mi ha percorso la schiena.
"La trasparenza non è uno slogan", dicono sul loro sito, per poi comportarsi puntualmente in senso inverso; come quando c'erano da rinnovare i vertici Agcom (qui), o quando c'era la Bonino candidata per il centrosinistra nel Lazio (qui) o quando non hanno più voluto i Radicali apparentati con loro, sempre alla Regione Lazio (qui).

Ah, e a proposito di quel consiglio regionale, sciolto dopo gli scandali della giunta Polverini a cui tutti i partiti, fatta eccezione per i Radicali, hanno preso parte (qui), sapete che fine hanno fatto i consiglieri del PD?
Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini sono stati eletti nientemeno che Senatori della Repubblica (sempre del PD, of course)!
Questo è il modo in cui Bersani ed il PD dimostrano la loro apprensione per la trasparenza, e puniscono i colpevoli. Bravi.
E Di Pietro, Ferrero, Staderini, Diliberto e la Bonino fuori dal Parlamento (persone con idee forse lontane dalle mie, ma almeno persone ONESTE e COERENTI).

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Per Ora, c'è Questa

Mi piacerebbe commentare il M5S con qualcosa tipo "i grillini sono meglio di Grillo" o viceversa, ma ogni volta mi accorgo che nessuna della due strade è praticabile.
Per dire, a me ha spaventato ieri quando, raggiunto dai giornalisti, Grillo delirava qualcosa tipo "Non c'è più niente... non c'è più il Governo... non c'è più la Costituzione..". Giuro che sono rabbrividito.
E' questo il punto: vorrei capire che idea di Stato ha in mente lui, per il Dopo.

Poi ci sono i grillini, che attaccano un articolo del giornalista Pappalardo sui candidati campani del movimento. Pioggia di critiche e insulti, "PESSIMO articolo!!!" o "che schif e gente che sit", per aver osato definire Grillo "un comico" o Sergio Puglia, uno dei candidati in questione, un "esperto di informatica".
Come riporta il curriculum di Puglia, la sua prima attività è “Produzione Software Paghe e Contributi – Settore Lavoro”: se non è un esperto di informatica, di cosa cavolo stiamo parlando?!
E lo stesso Puglia ci va giù duro: "Questo è un pessimo modo di approfondire le notizie da dare ai cittadini per informarli. Tanto più che IL MATTINO di Napoli percepisce dallo Stato un Finanziamento pubblico all’editoria (con i nostri soldi, con le nostre tasse, finanziano quel giornale). Quindi dovrebbe, a maggior ragione, fare informazione di qualità (dovrebbe!)". Boh, quindi le notizie come si dovrebbero dare?
"RICORDO. PRIMA A ME STESSO. CHE NEL PROGRAMMA DEL MOVIMENTO 5 STELLE C’E': 'Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche' ". Che comunque non c'entra niente, ne con la veridicità delle affermazioni (c'è la giustizia, per contestare eventuali bugie) ne con la deontologia professionale (c'è l'Ordine dei Giornalisti per quella).
Gianluca Rizzo invece se la prende perchè la candidata Vega Colonnese viene qualificata come 'disoccupata': parole grosse, "è FALSO, è DISONESTO". E invece? E invece è disoccupata, come scrive sul suo profilo.

Io per ora non li trovo, i migliori, in questo caos. E a quelli che mi dicono che parlo male del M5S, dico che non avete proprio capito niente, perchè io SPERO davvero di trovare qualcosa di buono nel Movimento, ho davvero la speranza che possano cambiare qualcosa, ma finchè si parla di un programma di favole (tipo 'No inceneritori e No discariche'... cosa facciamo, ce li mangiamo i rifiuti?!), si attaccano i giornalisti a prescindere, li si cacciano dagli eventi pubblici o si propone di abolire i sindacati, io ho solo paura.
A voi dimostrarmi il contrario, io accetto la sfida.

(Grazie a Ilario D'Amato su Libernazione)

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martedì 26 febbraio 2013

Grillini Ignoranti

La legge elettorale della Regione Lazio parla chiaro: non si possono indicare preferenze per i non candidati in lista, pena l'annullamento.
Quindi gli elettori del Movimento 5 Stelle non possono indicare "Grillo" come preferenza. Ed è così che molti voti per il M5S alle elezioni regionali (il loro candidato presidente è Barillari) vengono annullate.

Eh beh, la legge non ammette ignoranza, e vale anche per i grillini.

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Chiedo Cosa Devo Votare

Mi chiedo, ma in base a cosa i parlamentari del M5S decideranno cosa votare sui vari provvedimenti?
"Voteremo le cose in linea con il nostro programma" dicono tutti gli intervistati. Va bene, ma siamo un attimo realisti, perchè non credo che si voterà per la riduzione dell'orario lavorativo a 35 ore o per la pensione a 60 anni; o magari sì, ma non solo.
Cos'è, ad ogni votazione vi collegherete al blog di Beppe Grillo per chiedere come comportarsi?
Già il fatto che Grillo abbia detto che ci va lui dal Presidente della Repubblica per le consultazioni sul nuovo Capo del Governo mi lascia basito.

Quando c'era Berlusconi si usava spesso l'espressione "un uomo solo al comando" per descrivere un partito in cui un uomo solo decideva la linea per tutti. Spero di sbagliarmi, ma se le cose stanno così, nel M5S sono messi ancora peggio.

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Ma Lui Ci Spera

No vi prego, il Governissimo NO.
Grillo adesso va strillando che stanno preparando l'inciucio PD e PdL per ostacolare e mettere in un angolo il Movimento 5 Stelle; un riflesso di regime di questi morti viventi sempre più autoreferenziali che si arroccano per tenere lontano il nemico. E non ha mica torto.
Non date nuovi motivi (che ne ha già abbastanza) a questo populista urlante per lanciare le sue accuse. E sono il primo a criticare Grillo, ma se davvero, caro Bersani, ti presterai ad un'operazione del genere, dimostrerai che hanno ragione loro, che davvero siete una Casta attenta solo a preservare e continuare il potere.

Per me dovreste mettere il Movimento 5 Stelle davanti alle sue responsabilità verso il paese, e proporgli di sostenere un Governo transitorio che faccia alcune riforme condivise (conflitto d'interessi, anticorruzione...), per poi magari rivotare anzitempo ma dando un po' di stabilità all'immagine del Paese.
Ma in realtà, Grillo lo spera che facciano l'inciucissimo, così può continuare ad urlare senza dover rendere conto a nessuno. Senza nessuna responsabilità e continuando a delirare alla sua setta di automi.

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Che Dite, si Può Fare?

Elezioni 2013, il peggiore degli scenari possibili. La Camera saldamente in mano al centrosinistra, in virtù del premio di maggioranza, ed un Senato frammentato tra le varie forze politiche.
Ed ora, che si fa? "E' colpa della legge elettorale!" gridano tutti in cerca di un capro espiatorio. Ok, però è più di un anno che con la scusa della fase tecnica tutti voi politici vi siete adagiati sulle vostre poltrone, senza mettere mano al porcellum, non sarà che in fondo in fondo vi piace?

Ora comunque bisogna governare.
Sentivo parole bellissime da una futura deputata del M5S (non ricordo il nome, credo facesse Grandi di cognome) ieri sera su La7: "Non provocheremo noi l'ingovernabilità" diceva più o meno "noi voteremo le buone idee". Ottimo, giusto, dovrebbe essere questa la Politica, non il puro scontro tra tifoserie come da vent'anni a questa parte.
E qui però casca l'asino, perchè non basta il buon senso per amministrare un paese, serve responsabilità, capacità di mediazione, non basta la praticità esasperata di un programma di favole per governare. E' troppo chiedere a questi neo eletti teletrasportati in Parlamento di appropriarsi in pochi giorni del senso dello Politica?
Probabilmente sì, ma forse no.
Usciamo da tredici mesi di alleanza Bersani - Casini - Fini - Berlusconi, non è poi così irrealistico immaginarne una PD - Sel - M5S. I punti di contatto tra i programmi ci sono, è su quelli che bisogna confrontarsi, ora, non cozzarsi contro ad oltranza.
Si potrebbe cominciare a fare qualcosa di non troppo scollato dalla realtà, come la legge sul conflitto d'interessi, qualche riforma tecnica a costo zero per snellire la burocrazia e velocizzare un po' la giustizia.
Difficile? Certo. Possibile? Sì di nuovo, e su questo sono più avanti i grillini, antidogmatici e senza preconcetti, che gli altri fossili.

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Non c'è solo il Rispetto dell'Ambiente

Chi l'ha detto che col Verde non si mangia?
Secondo uno studio di AGICI - Finanza di Impresa (non esattamente degli impavidi ambientalisti), sono quantificabili in 228 miliardi di euro i benefici apportati dall'energia rinnovabile; la cifra comprende la riduzione delle importazioni di gas e carbone (un risparmio di 70,7 miliardi), 130.000 nuovi posti di lavoro (80,3 miliardi di euro), il risparmio di energia nelle ore diurne, grazie al fotovoltaico (35 miliardi), e le minori emissioni di CO2 (10 miliardi).
E tutto contro una spesa di appena 152 milardi, dovuta soprattutto agli incentivi; sono quindi 76 miliardi di euro il saldo degli investimenti in energie verdi per i prossimi 20 anni.

Finora quasi tutti hanno additato gli incentivi come l'ennesimo macigno fiscale sull'Italia (per ultimo Assoelettrica, il braccio energetico di Confindustria), ma questo studio dimostra che gli investimenti in rinnovabili non sono solo etici, ma anche remunerativi.

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lunedì 25 febbraio 2013

Cos'è che ho Scritto Io?

Urla Beppe Grillo nelle piazze "Il nostro manifesto economico scritto da Stiglitz"; e lui risponde "Cos'è il Movimento 5 Stelle?". Direi che questo scambio di battute spiega tutto.
Come Giannino, anzi peggio, molto peggio; l'ex-presidente di Fare almeno le competenze in campo economico le ha, Grillo addirittura chiama in causa un premio nobel come Stiglitz, ed imputa a lui il programma del movimento in materia.
E di questo, ci scommetto, ai cari grillini non fregherà niente, perchè qualunque minchiata venga pronunciata dal loro idolo è oro colato.
Vera, falsa, chi se ne importa; l'ha detta Lui, l'ha detta incazzato, gridando, quindi è giusto! (come dicevo qui)

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sabato 23 febbraio 2013

Fila Tutto


Ieri è dovuta intervenire la POLIZIA per consentire alla stampa italiana di svolgere il proprio LAVORO a Piazza San Giovanni, tanto da far dire a Tobias Piller (presidente associazione stampa estera): "Ci spiace che il m5s non abbia rispetto per la libertà di stampa in Italia".
Unisci i puntini e trovate le differenze; rileggiamo i giornali di qualche anno fa.

Il Fascismo è anti-accademico. Non è politicante. Non ha statuti, né regolamenti. Ha adottato una tessera per la necessità del riconoscimento personale, ma potendo ne avrebbe volentieri fatto a meno. Non è un vivaio per le ambizioni elettorali. Non ammette e non tollera i lunghi discorsi. Va al concreto delle questioni.
(“Il fascismo” in Il Popolo d’Italia – 3 luglio 1919)

È un po’ difficile definire i fascisti. Essi non sono repubblicani, socialisti, democratici, conservatori, nazionalisti. Essi rappresentano una sintesi di tutte le negazioni e di tutte le affermazioni. Nei fasci si danno convegno spontaneamente tutti coloro che soffrono il disagio delle vecchie categorie, delle vecchie mentalità. Il fascismo mentre rinnega tutti i partiti, li completa. Nel fascismo che non ha statuti, che non ha programmi trascendenti, c’è quel di più di libertà e di autonomia che manca nelle organizzazioni rigidamente inquadrate e tesserate.
(“La prima adunata fascista” in Il Popolo d’Italia – 6 ottobre 1919)

Il fascismo è una mentalità speciale di inquietudini, di insofferenze, di audacie, di misoneismi, anche avventurosi, che guarda poco al passato e si serve del presente come di una pedana di slancio verso l’avvenire. I melanconici, i maniaci, i bigotti di tutte le chiese, i mistici arrabbiati degli ideali, i politicanti astuti, gli apostoli che fanno i dispensieri della felicità umana, tutti costoro non possono comprendere quel rifugio di tutti gli eretici, quella chiesa di tutte le eresie che è il fascismo. È naturale, quindi, che al fascismo convergano i giovani che non hanno ancora un’esperienza politica e i vecchi che ne hanno troppa e sentono il bisogno di rituffarsi in un’atmosfera di freschezza e di disinteresse.
(“Verso l’azione” in Il Popolo d’Italia -13 ottobre 1919)

Oppure, che so:
“Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato”
(Antonio Gramsci)


Il Dr Apocalypse dal sito Spetteguless ci sfida a sostituire la parola fascismo con "Movimento 5 Stelle". E state attenti, perchè fila tutto.
Manca solo l'ostentazione di prestanza fisica come la nuotata... ah no, c'è anche quella.

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giovedì 21 febbraio 2013

Preferisco ne Parli Lui

Anche Giannino finisce stritolato. Prima hanno provato a delegittimarlo raccontando -udite, udite- del gatto che teneva in ufficio, aggressivo e nervoso, quando lavorava per il Giornale, ma ora, scava scava, si scopre che quei titoli di studio che millantava, lui non li ha mai conseguiti (l'ultimo scoop poi è che ha fatto credere di aver partecipato allo Zecchino d'Oro, ma in realtà fece solo le selezioni).

Alla fine, anche il ficcante e per me ottimo giornalista economico Giannino ha dovuto dimettersi dalla presidenza di Fare per Fermare il Declino. Che è in caduta libera nei sondaggi.
"Ma Fare non è solo Giannino, sono tanti i nomi validi in lista" rispondevo ad un'amica spiazzata da questo caos. E comunque il ruolo di economista lo ha sempre svolto egregiamente, mi pare; mi spiego, Oscar Giannino ha sicuramente delle colpe, ma perchè ora tutto quello che ha detto (e dirà) dovrebbe valere meno di prima? Lui (e tutti i suoi colleghi di Fare) sono stati credo gli unici a dare risposte mirate e precise su dove e come reperire i soldi necessari allo Stato, tagliando gli sprechi e gli eccessi.
Poi su molte cose non sono d'accordo, certo, ma non è questo il punto. Le cose LE SAPEVA, è questa divinizzazione del pezzo di carta che ti autorizza o meno a parlare di qualcosa, il problema.

Non mi è piaciuto però come tutti i telegiornali abbiano diabolicamente precisato "però non si dimette da candidato Premier della lista". Certo che non lo fa, non può, le liste sono già state depositate al ministero, e ad una settimana dal voto non possono essere modificate.
Ha però ammesso tutte le sue colpe, ed ha garantito che, se eletto, lascerà il suo seggio (al primo dei non eletti della lista, ovvio). L'ha fatto senza gridare o lanciare accuse ai vari giornali, e mi chiedo "quanti avrebbero fatto lo stesso degli attuali fossili parlamentari?".
In bocca al lupo a Fare per Fermare il Declino, ed anche all'economista Giannino.

PS: siccome non esiste un riconoscimento legale che consenta di connotare chi è un economista e chi no, Giannino può essere qualificato, senza rischio di presunzione, come un Economista. Se poi anche la complottara Loretta Napoleoni viene presentata come tale a Piazzapulita, Giannino lo è cento volte di più.

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La Novità Plagiata

Che si sappia, che il M5S, cioè Grillo, non ha inventato niente con il suo fantasmagorico 'Politometro'.
E' dal 2007 che i Radicali si battono per l'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati (Apen) e che fanno della trasparenza la loro spada (spesso anche "facendo paura", come la Bonino nel Lazio, qui). Tutti i documenti delle amministrazioni in cui lavorano vengono resi consultabili ai cittadini, le loro riunioni sono disponibili in audio/video sul sito.
Col risultato che oggi l’Apen è divenuta riforma per Regioni come Campania, Puglia, Piemonte, Basilicata, centinaia di Comuni tra cui Roma, Torino e Napoli; anche il Parlamento è stato costretto a recepirne una parte. Gli scandali in Lazio e Lombardia sono emersi anche grazie alla diligenza radicale (qui, per poi non essere ricandidati, qui).

Poi si chiaro, non sto certo sminuendo la portata dell'idea grillina, anzi! E' meglio siano in tanti a chiedere la stessa cosa, l'unione fa la forza; anche il segretario radicale Staderini commenta "Non sono certo geloso che il M5S segua la strada che abbiamo tracciato, anzi spero che si possa lavorare prima o poi insieme su questo".
Volevo solo fosse chiaro che quella dei cinquestelle non è una cosa così "nuova" come dicono. Viva il Movimento 5 Stelle e Viva i Radicali!

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mercoledì 20 febbraio 2013

Ci Manderete anche Questi

Oh ecco, ricordate Francesco Perra, il grillino che fece il giro della rete per aver paragonato il matrimonio gay a quello con animali? Bene, sappiate che è stato candidato in Sardegna. E se lo sono votato loro, con le parlamentarie, eh!
Altro esempio è Serenella Fuksia, capolista al Senato per le Marche, per la quale "La legge 194 può considerarsi una sconfitta e non una vittoria per tutte le donne".
Allora, che l'aborto non sia un momento facile per una donna, sono d'accordo, è in ogni caso una decisione dolorosa e pesante; ma è la POSSIBILITA' DI ACCEDERVI, normato appunto con la legge 194, la Vittoria.
Sono questi ragionamenti faciloni che differenziano i politici dagli improvvisati cinquestellini.

Per cui, cari i miei elettori liberali (perché il matrimonio egualitario e la possibilità di abortire sono misure liberali), che credete il Movimento 5 Stelle il nuovo alfiere progressista della politica italiana, vi sbagliate: votandolo, manderete in Parlamento anche questa gente qui.

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Qualunque Cosa

Ma vi rendete conto che vi state bevendo ogni possibile minchiata?! Cosa differenzia un grillino invasato da una di quelle signore che si sono messe in fila in questi giorni agli uffici postali per chiedere indietro i soldi dell'imu, come promesso dalla lettera elettorale di Berlusconi?

Che poi, sta gente proprio non ascolta: ieri guardavo la diretta dello Tsunami Tour su TgCom24, proprio mentre il comico attaccava il canale all-news di Mediaset; un'amica vicino a me era incantata dal leader 5 stelle, a prescindere da quello che dicesse, e lo applaudiva contro il direttore Giordano, che invece lo stava coerentemente e puntualmente smentendo.

Un'altra baggianata grillina? "Tre giorni fa, Obama ha dichiarato che porterà il wi-fi gratuito in tutta la nazione!".
Che non è vero, lo ha smentito lo stesso Presidente, spiegando che era "free" nel senso di "disponibile", non "gratuito", cioè ha intenzione di liberare e mettere all’asta delle frequenze che potranno essere usate (da società private) per comunicazioni wi-fi. Ma non importa, tutti ad urlare, acclamare, ripetere "arrendetevi" o "tsunami", così, at libidum.

Oppure "La crescita non dà posti di lavoro, li toglie. La Germania, negli ultimi vent'anni, ha raddoppiato la produzione di qualsiasi cosa. I posti di lavoro sono diminuiti del 15%".
Ed è Falso anche stavolta, perchè oltre alla produzione industriale, non proprio raddoppiata ma cresciuta del 20/25%, è cresciuta anche l'occupazione, dell'8,9% dal 92 al 2011, e la disoccupazione dal 6,6% al 5,5%. Se poi vogliamo dire che la crescita è stata accompagnata da un aumento della disparità sociale e dalla creazione di molti posti di lavoro precari e/o sottopagati, è vero, ma è un altro discorso.

O ancora "Bisogna tornare a fare il voto a 16 anni e entrare in Senato a 18 anni, come nei paesi normali: Austria e Francia".
E toppa ancora, perchè è vero che in Austria votano i sedicenni, ma servono 21 anni per entrare al Bundestrat (il Senato federale austriaco); in Francia invece si vota dai 18 anni, e ne servono ben 24 per accedere al Senato.

"Il Parlamento [...] le ultime leggi che hanno fatto, su 45, 44 sono stati decreti legge" ha detto anche.
Una totale corbelleria (a parte che il Parlamento non "fa" i decreti legge, al massimo fa le leggi "di conversione dei decreti legge", ndr); ad ogni modo, delle ultime 45, solo 6 sono leggi di conversione; considerando tutto il 2012, su 102 leggi licenziate dalle Camere, solo 29 erano relative ad atti di decreto del Governo.

"Abbiamo la più grossa disoccupazione d'Europa". Boooooom! Altra balla, perchè il tasso è dell'11,7%, e precede Bulgaria, Lituania, Lettonia, Irlanda, Cipro, Slovacchia, Portogallo, Spagna e Grecia. Così, tanto per.

C'è confusione anche sul numero di leggi: "La burocrazia ha sostituito la democrazia", dice, "abbiamo 300mila leggi" (e questo lo dice su La Cosa il 29 marzo, ma tempo prima aveva detto 150mila, una volta 350mila, così, a casaccio). Ma nessuno di questi numeri è corretto: dopo l'opera di semplificazione del Ministro Calderoli (DL n.112/2008, DL n. 200/2008 e DLgs n. 179/2009), si stima siano circa 10.000 le leggi attualmente in vigore, appena un trentesimo dello spropositato numero urlato da Grillo.

"Nessuno prima (si parla del governo Monti, ndr) aveva mai messo in discussione l'articolo 18 a difesa dei lavoratori". Ma come no, Beppe?!
Ti è già passato di mente l'articolo 8 dell'ultima finanziaria del Governo Berlusconi prima dell'era tecnica, che all'art.8 prevedeva la possibilità di stipulare contratti di lavoro aziendali o territoriali "anche in deroga alle disposizioni di legge" (articolo 18 incluso)? Non ricordi più lo sciopero generale del 16 aprile 2002 contro la legge delega in materia di lavoro (Ddl 848/2001) che lo voleva sostituire con l'indennizzo? O il referendum del 21 maggio 2000, promosso da PRI, Forza Italia e Radicali, per abolirlo del tutto? E prima di allora, era a firma del senatore Debenedetti (DS) la proposta di modificarlo, nel 1997.
Non c'è bisogno di andare tanto indietro nel tempo.

E sempre rimanendo su Monti, il neopolitico Grillo dimostra anche ignoranza costituzionale: "Se Monti vuole dare le dimissioni ha l'obbligo di recarsi di fronte al parlamento e porre la fiducia (e sa che la otterrebbe). Non può sfiduciarsi da solo. Ma chi si crede di essere?". Cioè è obbligato a rimanere a capo del Governo se nessuno lo sfiducia?!
Vedi, Beppe, una cosa è la sfiducia del Parlamento (regolata dall'art. 94 della Carta), un'altra sono le dimissioni, che un esecutivo può autonomamente rassegnare quando vuole.
"Napolitano non può sciogliere le Camere perché Monti tiene il broncio" aggiunge. Che non c'entra niente, perché non è scritto da nessuna parte che se un Governo si dimette, il Parlamento va sciolto.

"L'85% del debito non è in mano nostra [...] è in mano alle banche! Di cui la metà straniere: francesi, inglesi, tedesche". Sì certo, ed io sono la Regina Elisabetta: è poco più del 27% (cui si somma il 4% di Bankitalia) la parte di debito posseduto dagli istituti bancari. E di questa, solo il 12,3% è di provenienza straniera.

"Abbiamo una pressione fiscale del 70%" urla rabbioso. Un numero iperbolico totalmente distaccato dalla realtà: quella certificata dall'Istat è "solo" del 44%, e quella "effettiva" (o "legale", cioè scorporata dall'economia sommersa) viene stimata da Rete Imprese a circa il 55% (e riporto solo la stima più alta, Confcommercio dà un dato inferiore di oltre mezzo punto).

Poi c'è anche la storia di quei fantomatici "98 miliardi delle slot-machine", ridimensionati e non più esigibili, di cui parlo qui.

E il programma economico del Movimento, che sarebbe stato scritto nientemeno che dal premio Nobel Stiglitz? "Cos'è il Movimento 5 Stelle?", la sua risposta a chi gli chiedeva ragguagli (ne parlo qui).

Parliamo poi delle auto blu: "Abbiamo mille autisti per le auto blu, mille! Mille e ci costano (...) 850 milioni all'anno".
Non è vero, gli autisti non sono 1.000, ma 10.045! Al costo però "solo" di 452 milioni circa. Una cifra simile, cioè 805 milioni di euro, la ritroviamo come spesa complessiva per la manutenzione dell'intero parco macchine della PA, che conta 59.202 vetture, di cui solo 7mila "blu", mentre le altre sono "grigie", cioè senza autista.

Grillo ha capito che ormai basta urlare, e può dire quello che vuole al popolo rimbambito dei cinquestellini.

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Più Libertà e Meno Criminalità

Uno si guarda un porno, si sfoga un po', e non esce per strada a violentare la prima bambinella che gli capita a tiro.

Non è un ragionamento tanto campato in aria, ma l'esito di una ricerca condotta dal professor Anthony D'Amato, Professore di Diritto presso la Northwestern University School of Law: negli ultimi 25 anni, negli USA, sono diminuite le violenze sessuali dell'85%; parallelamente alla progressiva disponibilità di materiale pornografico di libero accesso.
Dai 2,7 stupri ogni 1000 abitanti del 1980, agli 0,4 casi. Un calo drastico, evidenziato soprattutto negli stati con maggior accesso a siti a luci rosse.
Ed è proprio un paese europeo il prossimo candidato per un nuovo aumento di violenze sessuali, stando a queste conclusioni: “All’esame delle autorità islandesi c’è la proposta di bloccare l’accesso ai siti hard e rendere illegale l’uso delle carte di credito islandesi per accedere agli indirizzi a pagamento delle pagine con contenuto offensivo”, scrive il sito del Corriere, dopo che la Gran Bretagna aveva ventilato l'idea a fine 2011.

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lunedì 18 febbraio 2013

Tappa a Kyoto, ed Oltre!

Secondo la Fondazione Sviluppo Sostenibile, che ha realizzato il Dossier Kyoto 2013, avremmo raggiunto e superato l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2.
Per il nostro Paese, il minimo da abbattere era il 6,5% rispetto alle rilevazioni del 1990, e secondo i dati della FSS la media negli ultimi 5 anni (periodo 2008-2012) è stata di 480 milioni di tonnellate, arrivando ad una riduzione del 7% (il limite massimo era di 483). I prossimi passi della road map sono fissati nei limiti di 440 milioni di tonnellate nel 2020 e di 370 nel 2030.
In totale, l'Unione Europea è riuscita a ridurre le proprie emissioni dell'8%.

"L’aver centrato gli obiettivi di Kyoto è un segnale importante per l’Italia" annuncia Clini dal sito del Ministero dell'Ambiente "l’indicazione puntuale che il percorso di decarbonizzazione dell’economia italiana è stato avviato e deve proseguire secondo le linee indicate dal piano nazionale definito dal Governo per raggiungere gli obiettivi già fissati in sede europea al 2020 e al 2030".
Non è proprio tutto merito dell'anima verde del Paese, però. Secondo il Presidente della Fondazione, Edo Ronchi, il risultato è, sì, stato possibile anche grazie ad un rinnovato impegno ambientale, ma un contributo significativo l'ha dato la grave crisi che ha investito l'economia mondiale.
Io non voglio dover scegliere tra Sviluppo e Ambiente: meglio un po' più lento il primo, ma fatto rispettando il secondo (oltre a tutto il resto, come dicevo qui).

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Flessibili anche nelle Pensioni

Attualmente, con la legge 29/1979, sono regolati i ricongiungimenti previdenziali per quei lavoratori che abbiamo avuto una carriera lavorativa discontinua, ed i contributi siano stati gestiti da più enti a seconda dell'occupazione.
Quest'operazione è spesso molto onerosa per il lavoratore, che non di rado è costretto a rinunciare al totale vitalizio spettante per l'impossibilità di sostenere tale spesa.

Ora, nel moderno mondo del lavoro, è un'ipotesi molto rara avere una carriera occupazionale che impegni per tutta la vita nello stesso posto. Per questo credo che una modifica legislativa saggia e lungimirante debba essere prevista anche per la suddetta norma, semplificando le procedure dei ricongiungimenti previdenziali rendendoli anche del tutto gratuiti.

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Fuori un Altro

All'ultimo minuto, Grillo annulla l'intervista tanto attesa con SkyTg24. E tutti i grillini a difenderlo, a prescindere. Lo fa con uno striminzito tweet in rete: "Ci sono due modi per fare campagna elettorale. Il primo serviti e riveriti nei salotti tv, magari con trasmissioni cucite addosso. Noi preferiamo il secondo: nelle piazze, tra la gente. Perché la politica é delle persone. Per questo il 24 e 25 febbraio Votate per Voi MoVimento 5 Stelle. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere".
Un annuncio che non spiega niente, non dà nessuna informazione, solo la classica invettiva moralista, demagoga, e la chiusura seduttiva.
Stavolta Grillo l'ha fatta fuori dal vaso. Avrà anche ragione che è più 'etica' una campagna elettorale fatta nelle piazze e tra la gente, ma la politica è anche confrontarsi e dare risposta a domande vere.
Invece no. Lui rimane nei suoi bagni di folla adorante (me ne ricordo un altro che li preferiva ai confronti mediatici), urlando contro tutto e tutti, proponendo soluzioni oniriche ed irreali.

Che poi, volete sapere le domande che gli avrebbero posto? Eccole (grazie a PolisBlog):
1) Come funziona il Movimento 5 Stelle? Chi prende veramente le decisioni sulle strategie?
2) Se dovesse vincere le elezioni, chi sarà premier?
3) La disoccupazione tra gli under 30 ha raggiunto il 36% (che non è vero, qui). Cosa proponete in favore dei giovani?
4) Volete abolire l’Imu e altre imposte. Dove pensa che troverà le risorse per farlo? (ecco, appunto, qui)
5) Lei non è candidato. Cosa pensa che farà dopo le elezioni?
6) “Fuori dalle palle chi ci contesta”. Siete ancora di quell’idea?
7) Che risultato vi aspettate uscirà dalle urne?
8) In Parlamento vi siederete a destra o a sinistra degli emicicli?
Magari qualche problema c'era per rispondere alla 1, alla 3 ed alla 4, le altre erano gossip e sottigliezze burocratiche.
Fatto sta che, dopo questa, se il voto per il M5S era un'opzione nella mia rosa, ora non lo è più, definitivamente. Chi ha paura del confronto e delle domande, non merita visibilità né potere.

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Che Problema C'è? Paghiamo Noi, Ancora

Chi paga i debiti dei partiti? Ecco le regole da cambiare, altro che abolire il finanziamento pubblico!

La vicenda che vado a raccontarvi riguarda i Democratici di Sinistra, che si scopre avere un debito di 200 milioni di euro con le banche. Alla nascita del PD, il patrimonio, soprattutto immobiliare, dei DS, fu donato alle sezioni locali ed alle fondazioni, ed alle banche che chiedono ora il rientro dei soldi, il partito risponde che non li ha più.
La soluzione? Ancora una volta, pagheranno i contribuenti.
Sì perchè, c’è una legge, modificata dal Governo D’Alema nel 2000, che fornisce una garanzia statale per questo tipo di debiti; così, se le banche non riusciranno ad avere indietro gli immobili dei DS, a pagare sarà lo Stato, cioè Noi. Quell'anno, mentre i DS a guida Fassino ristrutturavano il debito del PCI, D'Alema giocava d'anticipo e preparava un paracadute.
Per ora, le banche creditrici stanno contestando le donazioni fatte dal partito prima del suo soglimento, come nel caso dei 58 immobili ceduti alla fondazione Ghitti, ed ottenendo il pignoramento di 30 milioni di rimborsi elettorali.

E questi sono quelli dell' "Italia Giusta", che faranno pagare a tutti i Cittadini 200 milioni di euro del Loro debiti, messi sul nostro conto con una legge ad personam.
Mi aspetto solo che adesso sia D'Alema a parlare di "Giustizia a Orologeria", a una settimana dal voto. Meglio se è ad orologeria, vista la memoria politica corta degli italiani.

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venerdì 15 febbraio 2013

Cos'era che Volevate, la Secessione?

In un programma per le elezioni 2013, al capitolo Europa, si chiede "L'accelerazione delle quattro unioni: politica, economica, bancaria e fiscale".

Che sia quello dei montiani? No, no, trattasi nientemeno che del programma della Lega Nord. "Ma com'è possibile?!" si chiederà il contadinotto padano.
E' semplice: Pdl e Lega si sono fotocopiati il programma per sancire la loro alleanza, il primo in blu ed il secondo in verde. E così l'armata indipendentista si trova questo bel punto nel programma, ancora una volta totalmente zerbinata a Berlusconi (mi sa che è vero questo pettegolezzo, qui).

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Scusaci, Vale

Lungi da me discriminare le donne incinte, ci mancherebbe, però insomma, se una prende degli impegni (e non sono proprio impegni da niente, essere Deputata alla Camera dei Deputati) dovrebbe anche valutarne la fattibilità. E non solo lei, ma anche chi l'ha candidata.

La lista è quella di Monti, "Scelta Civica", ed il nome è quello di Valentina Vezzali, da me subito bollato come una candidatura attira voti, che ammicca all'orgoglio sportivo italico.
La Vezzali partorità a maggio, a quasi tre mesi dalle elezioni e dal probabile insediamento; ovviamente le servirà tempo per prendersi cura della sua salute e del figlio. Giustamente.
Ma non è tutto, "Le Olimpiadi di Rio del 2016 restano il primo obiettivo" ha detto l'atleta (che dovrà fare un percorso di preparazione, dal 2014 almeno). Ah, pure quelle? E in Parlamento quando pensi di andarci?
Scusa Valentina, ma l'impegno che hai preso firmando la tua candidatura nella lista elettorale di Scelta Civica non è una scampagnata di qualche ora, ma un ruolo di responsabilità dove sarai chiamata a decidere le sorti di più di 60 milioni di cittadini. Scusa se ti intralciamo gli impegni sportivi.

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giovedì 14 febbraio 2013

Basta che Stiano Zitti

Il tema del matrimonio per gli omosessuali arriva anche a Sanremo. E per fortuna, aggiungo io, non se ne parla più solo dall'intimità delle vetrine personali sui social network o nei caotici pollai dei salotti politici in TV, ma anche un'evento nazional-popolare come la kermesse diventa un'occasione per portare la cosa all'attenzione.
Ops, ho forse detto "se ne parla"? No, non se ne parla, perchè la scena sul teatro dell'Ariston si è sviluppata mediante cartelli, con i protagonisti su due sedie ben separate. Un bacio? Ma figurati... neanche tenersi la mano, hanno potuto.
Avrei preferito qualcosa di più forte, teatrale. Ma io parlo da attore, probabilmente una scena così delicata è stata giudicata più toccante per il pubblico piccoloborgese del festival (e meno 'toccante' per la sua direzione ortodossa e perbenista). Però ormai dare nell'occhio e fare scandalo è l'unico modo per farsi notare, continuamente bombardati come siamo da notizie, aggiornamenti, spesso bufale e dichiarazioni manipolate che ci scivolano addosso senza neanche più sfiorarci. Comunque, sono scelte.

Poi però salta su Giovanardi "La Presidente e il Direttore Generale della Rai spieghino come sia possibile che, in periodo di par condicio, un conduttore esageratamente pagato e politicamente schierato come Fabio Fazio usi il Festival di San Remo per uno spot a favore del programma elettorale e di vita del candidato Niki Vendola, facendo contestare, a dieci giorni dalle elezioni politiche, il principio contenuto nell'articolo 29 della nostra Costituzione laica e repubblicana, che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, fra un uomo e una donna, come più volte ha ribadito la Corte Costituzionale".
Per la par condicio elettorale, può anche aver ragione (visto che Vendola è l'unico che parla esplicitamente di matrimonio per i gay), ma... cosa cavolo significa "programma DI VITA"?!
E basta tirare fuori l'articolo 29 e la Corte Costituzionale, perchè nella Carta non c'è scritto "fra un uomo e una donna"! (parlavo della sentenza qui)

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Piccole Cose

E' chiaro che comunque devo fare rifornimento all'auto (e comunque vado a metano), vestirmi, riscaldare ed illuminare casa, per cui anch'io impatto sull'ambiente. Per cambiare queste cose servono ripensamenti del sistema più generali ed ampi.
Qualcosina posso fare, però: ad esempio, boicotto le TicTac.
Cosa mi avranno mai fatto quelle innocenti e piccole caramelline? Non so se le avete viste, ma adesso ci sono anche le confezioni micro, con dentro circa 5 TicTac. Ecco, è contro quelle che protesto. Sarà possibile dover usare tutta quella plastica per neanche 20g di caramelle?
Io non ci sto, e boicotterò le TicTac finchè quel formato non sparirà.
Un altro esempio, è il thè. Hanno tentato di vendermi una scatola di filtri, ed ognuno era chiuso in una diversa bustina di plastica; al che mi sono rifiutato di prendere parte a questa moltiplicazione di rifiuti. Non l'ho acquistato sfuso (sono comunque anch'io un amante delle comodità), ma ho optato per un altro negozio dove vendevano confezioni con all'interno i diversi filtri allineati uno accanto all'altro.

"Ecco, un altro che pensa di cambiare le cose così!" starete pensando.
Beh, in assenza di altri superpoteri, intendo sfruttare il più possibile il mio Immenso Potere di Consumatore; voi credete che non si possa ottenere niente in questo modo, ma vi sbagliate, perchè tutti devono sottostare al potere del Mercato, ed il mercato siamo Noi Consumatori, che possiamo deviare ed orientare le scelte aziendali. Nel 1995, ad esempio, ebbe successo un boicottaggio contro la Shell, che ammise di aver avuto un calo di vendite tra il 20 ed il 50%.
Poi ci sono quelli storici contro la Nestlè, che però hanno scarso successo perchè rivolti ad una platea di prodotti troppo ampia; sempre meglio focalizzare la protesta verso pochi elementi, per non disperdere le energie.
Io, nel mio piccolo, ci provo. E voi?

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Non Discriminano, solo la fanno Facile

'Sei incinta, quindi non puoi lavorare, e quindi vai licenziata'.
Dev'essere pressapoco questo il semplicistico ragionamento dei consiglieri grillini di Mira (Ve), che hanno deciso di sostituire Roberta Agnoletto, un'assessora in Giunta.
Penso siano proprio questi i termini della loro azione, non credo siano da tirare in ballo massimi sistemi su diritti e discriminazioni: una visione dilettantesca di chi in politica c'è finito per caso, senza alcuna competenza specifica, solo tanto entusiasmo (che non è poco, ma non basta).

Un po' come quando non si opposero alla manifestazione di Forza Nuova a Rimini (ne parlavo qui), sostenendo ingenuamente che tutti avevano diritto di manifestare il proprio pensiero. Giusto, ma in questo modo si rischia la faciloneria, la democrazia ha bisogno di anticorpi che la difendano, non di tarli che aprano la strada agli attacchi esterni.

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mercoledì 13 febbraio 2013

Credete che lo Facciano per Voi?

All'indomani della maratona parlamentare di 100 ore e quasi 5000 emendamenti che ha portato l'Assemblée Nationale francese ad approvare il disegno di legge su matrimoni e adozioni gay, una piccola riflessione. Che per me era ovvia, ma magari qualcuno ancora pensa che quella della nostra sinistra sia una grande concessione (grazie a Libernazione per lo spunto).
Credo che l'unico partito candidato che propone una cosa simile sia Sinistra Ecologia e Libertà, alleato con quell'indolente pachiderma simil-democristiano che è il PD, che però si arrocca dietro alle "unioni civili" sul modello tedesco (che per quanto ne sapevo, non esiste più, e ne parlavo qui, ma mi dicono che sbaglio..).

Il "modello tedesco", cari i miei progressisti, non è mica fatto per Voi (dovrebbe essere una conquista per Tutti, ma la Bindi dice che lo fa solo per Voi, come dicevo qui).
E' per i cattolici, è fatto per non offendere troppo la loro sensibilità (eufemismo per indicare la loro libertà di discriminare), per tranquillizzare la Chiesa che più in là di così, non si andrà. In culo allo stato laico.

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Bah, il Lavoro

Sono in molti a criticare il programma del Movimento 5 Stelle perchè non contiene spunti significativi sul lavoro. Nelle ultime settimane, Grillo ha snocciolato qualche idea, delineando uno dei modelli più reazionari e borghesi che si siano mai sentiti.

Accanto a sparate demagogiche come le 35 ore lavorative o la pensione a 60 anni, c'è la proprietà partecipata dei dipendenti delle imprese ("Le aziende devono essere dei lavoratori che ci lavorano") e addirittura la cancellazione del grande sindacato (""I sindacati sono collusi col potere, sono una cosa del passato, noi abbiamo bisogno di altre idee", per poi aggiungere: "Non li voglio eliminare: sono già eliminati dalla storia").
In questa smania di NUOVO, il padre-padrone del M5S butta nel tritacarne di tutto.
Poi possiamo ragionare di partecipazione agli utili dell'impresa, come meritorio riconoscimento per il lavoro prestato, di sviluppare un'organica legislazione sulla rappresentanza sindacale, che manca in Italia, ma queste boutade semplicistiche ledono al profilo storico e culturale del lavoro nel nostro paese.

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martedì 12 febbraio 2013

Andate e Moltiplicatevi

Questa non l'avevo ancora sentita.
La giustificazione per non riconoscere i diritti familiari alle coppie gay, sarebbe che siamo in una situazione di profondo calo demografico, e l'unica unione capace di procreare (scientificamente parlando) è quella tra uomo e donna. La fiera delle ovvietà, insomma.

Ma così si crede questa gente? Che senza diritti di coppia, le persone omosessuali queste diventino improvvisamente etero e si mettano a figliare come conigli?
Mi sembra assurdo sostenere una cosa simile. Se manca l'attrazione per il sesso opposto, c'è poco da fare.
Fatto nell'altro senso, il ragionamento funziona ancora meno: per ipotesi, siccome verrebbero riconosciuti i diritti alle famiglie gay, le persone sceglierebbero di unirsi ad altre del loro stesso sesso.
Ma per favore, su.

Lo dico ancora: se davvero ai gay non devono essere riconosciuti i diritti civili, sociali ed umani riconosciuti a tutti gli altri, siate coerenti. La soluzione è questa.

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Non c'è Niente di Peggio

Avete presente quegli ex-fumatori malettosi ed insofferenti che cominciano a tossire solo a vedere qualcuno che tira fuori un pacchetto di sigarette?
Seguivo ieri una discussione di Magdi Cristiano Allam, giornalista egiziano ex-musulmano convertitosi al cristianesimo e candidato presidente con la lista Io Amo l'Italia. Uno talmente bigotto e reazionario che pensate che ha lasciato l'UDC perchè in Piemonte sosteneva la Bresso, giudicata da lui troppo liberale (e progressista) in tema di diritto alla vita.

Niente più moschee, e in quelle che ci sono già, si parli italiano.
Nel suo programma, al primo punto, la riconquista della sovranità monetaria dell'Italia. Una questione che avevo analizzato anch'io, valutandone le probabili conseguenze negative (qui), ma ricordando anche quello che successe, niente di traumatico, quando in passato uscimmo dal sistema di cambi fissi europeo (qui).
Sa che la via referendaria di cui ciancia Grillo non è praticabile (per Costituzione), lui infatti vuole portare la questione in Parlamento.
Difesa della Vita, dei Valori Fondamentali (!!!) e Non Negoziabili (!!!), della Sacralità (!!!) della Famiglia... neanche Fioroni o la Binetti parlano con la sua foga.
Non c'è niente di peggio di un ex-oppresso che si ritrova nei panni dei suoi oppressori.

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lunedì 11 febbraio 2013

Eh, già, il "Rinnovamento"

Andiamo un po' a vedere quanti sono effettivamente i candidati nuovi nelle liste elettorali dei vari partiti, visto che tutti si riempiono la bocca parlando di rinnovamento, volti nuovi, aria fresca ed altre amenità su questa linea.
Amenità, sia chiaro, totalmente inutili, perchè la novità non è una cosa giusta in assoluto (Grazie a NonLeggerlo e a La Stampa per i dati).

Cominciamo dall'alto della classifica, dove ovviamente troviamo il Movimento 5 Stelle, con il 100% di facce nuove candidate al Parlamento... e non poteva essere che così, per statuto. Al secondo posto SEL, con l'82,4%, seguito dal panierone centrista Monti+UDC+FLI, con il 67,9%.
Quarto il PD, con il 66,5%; per chi ancora crede che Rivoluzione Civile sia qualcosa di nuovo, aperto alle associazioni e non lottizzata da nessuno (come invece dicevo qui), sappia che nelle sue liste ci sono solo il 62,1% di nomi nuovi (e tra quelli ci sono anche i 3 sedicenti neoazionisti di cui parlavo prima).
Gli ultimi tre sono proprio quei bubboni gonfi di impresentabili e voltagabbana assortiti: Fratelli d'Italia, con il 52,6%, Lega Nord, con il 49,2%, e con solo il 20,1% troviamo l'ormai muffo e sciancato Popolo delle Libertà!

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venerdì 8 febbraio 2013

Il Mio Regno per un Voto

Nel disperato tentativo di guadagnare punti, Berlusconi arriva anche a fare proposte storicamente terreno della sinistra: “L’amnistia sarebbe una buona cosa. Se avrò la maggioranza potrei proporla nei primi cento giorni”. Boom!
La Lega, chiaramente, ha già fatto sapere che non ci starà mai ad un'operazione del genere. Ancora meglio, così il Cavaliere potrà scaricare le colpe sull'alleato... che tanto rimarrà lì prostrato, se sono veri i pettegolezzi che giravano tempo fa (qui).
"Bobo, ci sei cascato ancora!" diceva Crozza martedì durante il siparietto satirico di Ballarò.

Comunque, Berlusconi non rinnega il suo profilo garantista, ma lo farebbe come gesto di clemenza verso le condizioni disumane delle carceri. Chi non ci crede, può sempre pensare all'ennesima mossa per salvarsi dalla sentenza in arrivo sul processo Ruby, ma sicuramente non c'entra niente.
Ma c'è dell'altro: "Sì a Diritti per le coppie di fatto, anche Gay". Ari-Boom!
Ci manca solo che scavalchi anche il PD su questo tema e siamo a posto.

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Quella Vera fa Paura

L'impresa ha paura anche di Oscar Giannino.
Chi crede che basti un programma ultraliberista a compiacere gli imprenditori, non ha fatto i conti col nostro sistema industriale, fondato su concezioni corporative, fiumi di denaro pubblico che sovvenzionano e sostengono il mondo industriale privato, spesso anche senza giustificazione alcuna. Chi vive di spesa pubblica, monopoli e leggi compiacenti, è ovviamente avverso alle linee proposte della lista Fare per Fermare il Declino, basate su concorrenza, giustizia, merito e mercato.
E per questo che la Vera Libertà del Mercato fa paura, in un tessuto produttivo fatto di regolamenti mafiosi, cartelli, caste, cupole e privilegi.

Poi, ci sono vari punti che non condivido del programma di Fare, come i servizi pubblici in appalto ai privati, la privatizzazione della Rai, l'abolizione del valore legale del Titolo di Studio, l'ulteriore frazionamento delle competenze ai vari livelli di Governo, ma spiccano anche perle che trovo affascinanti (ne parlavo qui).

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Proprio Loro?!

A me sembra un paradosso che proprio un cardinale, il Presidente della Cei Bagnasco, dica che “La gente non si fa più abbindolare da niente e nessuno“. Proprio loro che con il loro potere ed il loro amico immaginario hanno da sempre fomentato le divisioni, gli scontri di civiltà ed impedito la reale autodeterminazione delle persone?!

”Gli italiani hanno bisogno della verità delle cose, senza sconti, senza tragedie ma anche senza illusioni" e fin qui, direi che ci siamo. Le priorità, secondo il porporato, devono essere tre: Lavoro, Famiglia e Riforme dello Stato. Parole così generiche da far impallidire qualsiasi politico.
Poi c'è un passaggio che non mi è chiaro: rispondendo ai giornalisti sulle buffonate elettorali come la restituzione delle imposte e il condono fiscale, avrebbe detto "Soltanto così si può portare a percorrere strade che portano frutti per il bene del Paese e della gente".
Cioe?! Oh santo cielo vuoi vedere che sostengono Berlusconi anche stavolta..!

Lavoro, Famiglia e Riforme dello Stato, sono per lui le priorità.
Benissimo, Alleva di Rivoluzione Civile chiede 'Solo contratti a tempo indeterminato' (strada non credo più praticabile in questo mondo del lavoro moderno e convulso). Facciamo così?
Sulle famiglie, io dico di aumentarle, aumentare tutele ed inclusione, aprendole anche agli omosessuali. Ma forse Bagnasco non intendeva questo.
Una bella Riforma 'epocale' dello Stato? Abolire il Concordato, e rivalutare definitivamente la totale laicità delle istituzioni. Che dice, si può fare?

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giovedì 7 febbraio 2013

L'Aci Continua a Partorire

L'Aci, dopo le proposte per abbassare le polizze assicurative (qui), elabora un manifesto legislativo in 10 punti, che molte testate hanno riassunto con "Via il Codice della Strada" (che sarebbe solo il primo dei dieci punti), ma che in realtà contiene spunti di semplice buon senso. Alcune sono idee dal sapore favolistico come il programma del M5S, altre più pericolose sembrano strizzare l'occhio al mercato delle auto.

1) Il primo punto, come dicevo, propone la sopressione del Codice della Strada, ma solo in virtù di una riorganizzazione dei 245 articoli del testo, che richiamano poi un regolamento attuativo di altri 408 articoli e 19 appendici;
2) Si propone poi una patente per le auto a livelli, come quella delle moto, in base alla potenza: "Aci chiede un percorso propedeutico che assicuri la più idonea formazione nel tempo di un bagaglio di esperienza e responsabilità, con l’obbligo di un corso di guida sicura e di un esame pratico per guidare un’auto più potente";
3) Per il recupero dei punti, ad oggi mera formalità burocratica, Aci chiede chiede "l’obbligo di frequentare un corso di guida sicura per i conducenti responsabili di infrazioni gravi o di sinistri mortali, prevedendo un esame teorico e pratico alla fine del corso";
4) Riforma della tassa di possesso (ma qualcuno non aveva promesso di abolire il bollo?) e abolizione del superbollo. Si chiede il ricalcolo del bollo sulla base delle emissioni di CO2 per "favorire lo svecchiamento del parco auto" (occhiolino alle case produttrici, ndr);
5) Rimodulare le accise (un evergreen delle chiacchiere da bar);
6) Rforma dell'RC auto in base alle proposte indicate in precedenza (sempre qui);
7) Proventi delle multe destinate alla mobilità;
8) Più mezzi pubblici;
9) Più infomobilità contro il traffico, anche ad azione locale;
10) Una cabina di regia nazionale della mobilità (se ho ben capito l'ennesima commissione succhiasoldi)  che orienti in modo uniforme le scelte nazionali e locali sulla mobilità, indirizzando al meglio le risorse disponibili, in un'ottica di salvaguardia ambientale.

Per come la vedo io, d'accordissimo sulla 1, senza però scadere in una deregolamentazione, ovvia demagogia (nel senso che sarebbero anche giuste, ma se mancano i soldi si fa poca strada) la 5, la 7, la 8 e la 9; si salvano la 2 e la 3, su cui però bisognerebbe studiarne meglio attuazione e portata.

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Manca Ancora

Chi, come me, credeva che l'eclissi tecnica delle politica avrebbe portato un po' di realismo e concretezza, si sbagliava. Dopo 13 mesi siamo ancora qui a rincorrere il canto delle sirene senza alcuna soluzione reale.
"Abolizione IMU prima casa", ormai il minimo sindacale di qualsiasi programma politico. La meno pindarica è la proposta del PD, che parla di una rimodulazione (ma il suo problema non è il realismo, quanto l'eccessiva moderazione ed il voler accontentare tutti).
Scavalcando le sparate di Berlusconi ("Abolizione e restituzione dell'imu 2012"), arriviamo a Grillo. Sulla carta, le sue prime 10 proposte erano bellissime (le avevo sviscerate qui), adesso arrivano nientemeno che i "20 punti per uscire dal buio" (che però sono LORO ad essere nel buio!).

Ad esempio il primo, il 'Reddito di cittadinanza'. Bene, bravo... ma i soldi? Stessa cosa dicasi per il 'Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica' (14), o per 'Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza' (16).
Poi c'è la demagogia purissima, come le 'Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa' (2), la 'Informatizzazione e semplificazione dello Stato' (4), la 'Abolizione dei contributi pubblici ai partiti' (5), la 'Eliminazione delle province' (19) o la 'Abolizione di Equitalia' (20).
Non manca niente, ci sono anche gli attentati alla stabilità democratica, come il 'Referendum propositivo e senza quorum' (7), ed il perchè lo spiegavo qui, la 'Abolizione dei contributi pubblici ai partiti' (5) o la 'Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni' (6), con cui ci si vorrebbe sostituire alla Magistratura. La 'Non pignorabilità della prima casa' (18) attenta invece alle nostre tasche, perchè il costo dei mutui senza neanche la possibilità di avere l'immobile in garanzia andrebbe alle stelle.
Poi ci sono le cavolate atomiche, tipo il 'Referendum sulla permanenza nell’euro' (8), perchè costituzionalmente impraticabile.
Si salvano, più per la loro vaghezza che per altro, la 'Legge sul conflitto di interessi' (13), la 'Legge anticorruzione' (3) (che ci sono già, la 215/2004 e la 190/2012, ci dica cosa vuole cambiare), 'Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese' (9), 'Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti' (10). Resto scettico sul 'Massimo di due mandati elettivi' (12), come dicevo qui.

Neanche il Movimento 5 Stelle riesce a questo giro ad avere il mio voto.

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mercoledì 6 febbraio 2013

Meglio una forte Sinistra di Governo

Guardate che io lo capisco che il Partito Democratico si è trovato ad appoggiare il Governo Monti per senso di responsabilità verso il paese e verso l'Europa, con cui anche l'esecutivo precedente aveva preso impegni senza fare quasi niente per rispettarli, ed io per primo auspico un ripensamento delle rotte imposte dai tecnici in tema di lavoro e fisco. E non trovo neanche scandalosa l'apertura a Monti, se questo permetterà l'ammorbidimento di certe norme e l'allontanamento della disgrazia Berlusconi.
Nonostante questo, sia chiaro però, non voterò PD.
Molti di quelli che prima votavano SEL hanno deciso di approdare a Rivoluzione Civile proprio perchè SEL è alleata del PD, che ha contribuito a creare queste pesanti situazioni nei temi sociali. Vendola si è già definito la "polizza assicurativa" per non far invadere ideologicamente il centrosinistra da Monti.

Ecco, appunto, facciamo un calcolo matematico: con l'attuale legge elettorale, il 55% dei seggi viene assegnato alla coalizione vincente, proporzionalmente ai voti. Ammesso che la coalizione PD+SEL vinca le elezioni, se si vota SEL, aumenterà il peso delle sue istanze nella nuova assemblea.
Ora, RC ha sicuramente delle buone idee (anche se ci sono già dei mormorii scettici al suo interno), ma, sempre ipotizzando che Italia Bene Comune (la coalizione coi democratici, appunto) abbia la maggioranza (sempre quel 55% quindi), sarebbe più utile che al suo interno SEL avesse una posizione di peso, così da influenzarne l'esito.
Faccio qualche esempio, per spiegarmi:
IBC lo diamo al 30% (PD al 20% e SEL al 10% - cifre tonde x capirci meglio), e RC al 5%. Con il porcellum, i seggi in aula diventano quindi il 36,7% per il PD, il 18,3% per SEL e il 2,25% per RC.
Se metà degli elettori di SEL optano per RC, ma IBC detiene comunque la maggioranza, e quindi il PD al 20%, SEL al 5% e RC al 10%, i seggi diventano il 44% per il PD (che non cresce in consenso, ma la coalizione ha il premio di maggioranza fisso al 55%, ndr), 11% per SEL, e 4,5% per RC.
Capite quindi che con questa legge elettorale (e sono il primo a dire che è ingiusta), il voto a SEL è più influente all'interno della maggioranza di un voto per RC all'opposizione.
In caso di pareggio (PD e SEL entrambe al 15%), poi, l'area di Vendola diventerebbe fondamentale, perchè con il 27,5% dei seggi, al PD neanche l'alleanza con centro o centrodestra basterebbe (contando che ci sarà anche circa un 7% grillino).
Per cui, piuttosto che per quel cartello sgangherato che è RC, forse è meglio sostenere la sinistra della coalizione Italia Bene Comune.

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Invece è Proprio per Quello

Primo sì alle nozze gay anche in Gran Bretagna.
Dopo che pochi giorni fa era stata la Francia a farlo (“Siamo vicini al baratro” aveva commentato qualcuno; beh, io mi butto allora, qui), ora anche l'UK veleggia verso il matrimonio egualitario. Il testo dovrà essere licenziato anche dalla Camera alta, per poi essere riapprovato dai Comuni.
Sinceramente, almeno per me, che la considero una misura di civiltà necessaria per segnare l'evoluzione della società, pare un po' ipocrita complimentarmi.  Mi sono però piaciute del parole di molti rappresentanti conservatori ("noi dobbiamo sostenere i matrimoni gay non 'nonostante', ma perché siamo conservatori"), e del Premier Cameron prima di tutte: "Società ora più forte" (avevo anche espresso i miei dubbi al riguardo qui).
Comunque, capite cosa intendo? Il matrimonio egualitario non è visto come un orpello o un ninnolo per sublimare le richieste di riconoscimento di una minoranza, ma come un irrobustimento delle regole civili, un potenziamento delle impalcature democratiche e civiche, a vantaggio di Tutti.

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martedì 5 febbraio 2013

Senza Pudore

Forse sente che non avrà più molte possibilità di tornare Presidente, e quindi ha deciso di giocarsi il tutto per tutto.
"Restituirò l'imu del 2012" annuncia prima, poi "Assolutamente d’accordo a fare il condono tombale". Ormai straparla: "io l’ho sempre detto, ma la sinistra è sempre stata contraria". Capito, quei cattivoni della sinistra? Ma vivaddio che c'è ancora qualcuno che non vuole perdonare i criminali!
Ha poi tentato di ridimensionare il suo discorso, dicendo che in un'ottica di riforma del sistema fiscale bisognerebbe prima regolare le pendenze, anche condonandole... io direi "ma anche NO", e comunque in quasi 20 anni le occasioni e le possibilità le hai avute tutte.

Per le prossime uscite, mi aspetto un "legalizzare la Mafia", tanto ormai siamo a questo punto.

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Il Nemico è Davvero Sconfitto quando ne Cancelli la Storia. Come in Mali.

La luce di un rogo che distrugge la memoria, cancellando secoli di cultura africana, e che relega l'immagine del continente a quella terra incivile conquistata e colonizzata dall'evoluto occidente. Mi riferisco alla biblioteca di Timbuctù, nel Mali, divenuta Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 1988, dove le fiamme hanno divorati i testi antichissimi che custodivano la storia e la cultura di tutta l'Africa.
"Quei manoscritti ti davano una fantastica percezione della storia del continente" commenta Essop Pahad, responsabile sudafricano del progetto di conservazione dei manoscritti, intervistato da The Guardian  "Ti facevano sentire orgoglioso di essere Africano. Soprattutto in un contesto in cui ti viene spiegato sempre che l'Africa non ha una storia, per via del colonialismo e tutto il resto. Alcuni sono finiti in mani private, ma questi sono stati distrutti, ed è una tragedia assoluta".
Questa, prima ancora del conflitto bellico in corso, è una vera barbarie umana e culturale, il tentativo di cancellare una civiltà, bruciandone la memoria, per sempre.

Heine diceva che “dove si bruciano libri, prima o poi si finisce con il bruciare gli uomini”.

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lunedì 4 febbraio 2013

Io Mi Butto

Ma quale cavolo di baratro? Cosa vuol dire?!
Bagnasco non è nuovo a queste metafore ardite, come quando disse che i matrimoni gay sarebbero il "collasso della società" (ne parlavo qui).
E stavolta invece commenta la prima approvazione della legge sul matrimonio egualitario in Francia: “Siamo vicini al baratro”. I diritti sono il baratro? L'apertura, l'evoluzione, il progresso sono il baratro? Ma di cosa stiamo parlando?!

”L’Europa" spiega "ha dimenticato le proprie radici cristiane, le radici della propria cultura e della propria civiltà. Volendo sistematicamente eliminare la religione dal proprio orizzonte crede di conquistare delle libertà nuove. Molti paesi europei hanno varato leggi sbagliate su vita, famiglia, libertà, non crescono in civiltà più umana e solidale, semmai più individualista e più regressiva”.
Ecco, pure la scenata vittimistica. Nessuno credo voglia "sistematicamente eliminare la religione", solo limitarla, come giusto che sia, ad una questione personale.
E quelle leggi, che lui bolla come sbagliate, individualistiche e regressive, servono invece a creare un clima di tolleranza, rispetto, accettazione, ampliare la visione di affetto, solidarietà ed amore. Tutte parole di cui vi riempite sempre la bocca, no?

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