giovedì 31 gennaio 2013

Non sono ancora Grillino, però...

Mi ero già espresso sulle fumose 'primarie di programma' che ogni tanto qualche partito tira fuori per raccogliere partecipazione e consenso (qui), ed anche il sondaggio proposto da Grillo rientra in questo solco. Però c'è comunque qualche spunto interessante.
Queste le 10 opzioni, tra cui i partecipanti devono scegliere 5 priorità.

1 Reddito di cittadinanza.
Assolutamente d'accordo, il nostro e la Grecia sono gli unici paesi europei a non disporre di questo strumento sociale. Però, come dice Grillo "(...) per tre anni si daranno mille euro al mese (...)", ritengo sia eccessivo; il RDC deve essere un mezzo di sopravvivenza, non una scusa per impigrirsi e adagiarsi sugli allori.

2 Pensione a 60 anni.
Giustissima in linea di principio, ma forse 60 è una soglia troppo bassa. Vedrei meglio un ammorbidimento delle condizioni di lavoro, in termini di orario e mansioni, dopo quell'età, contestualmente ad un prepensionamento parziale per integrare il reddito.

3 Settimana lavorativa di 36 ore.
Perchè?

4 Cancellazione legge sugli esodati.
Cioè abolire la Riforma Fornero nella sua interezza? Definirla solo "legge sugli esodati" mi pare riduttivo, in quel testo c'erano anche cose buone (ne parlavo qui). Piuttosto intervenire su singoli aspetti della riforma, ecco, questo sì.

5 Tetto pensionistico massimo di 5.000 Euro lordi mensili.
Ottimo, dobbiamo superare anche il "sistema contributivo" imposto dalla riforma del welfare: adesso ognuno percepisce una pensione proporzionale ai contributi INPS versati durante la vita lavorativa, ma bisogna prevedere un tetto massimo di vitalizio erogato, e con la quota eccedente ci finanzi le pensioni minime o sotto al minimo (ne parlavo e lo proponevo anch'io qui).

6 ripristino soldi tagliati alla scuola e alla sanità.
Non solo, anche incrementarli!

7 abolizione imu sulla prima casa.
Sì, o rimodularla sulle capacità reddituali di chi ci abita. Inoltre bisogna considerare anche un altro aspetto, l'abuso di spazio abitativo, di cui parlavo qui.

8 Impignorabilità della prima casa.
Uhm... sono anche d'accordo, ma è una questione di responsabilità: se uno non paga i suoi debiti e poi vive in un villone, qualcosa bisognerà pur poter fare...

9 Leggi per una maggiore tutela della sicurezza sul lavoro.
Le leggi ci sono, bisogna potenziare i controlli.

10 eliminazione dei fattori di rischio ambientali per la salute (inceneritori, smog, cementificazione, inquinamento).
Tutte idee buone, ma i rifiuti (almeno quelli non differenziabili) dove li metti? E contro lo smog, tutti in pattini? Cioè, va bene ridurre l'inquinamento e l'impatto dell'uomo sull'ambiente, ma bisogna anche essere realisti.

Ed a proposito di realismo... è quello, che manca ancora (come dicevo qui).

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Queste mi Piacciono

E' questo il significato della Politica. Non deve servire a rabbonire chissà quali misteriose figure internazionali, gli imperscrutabili 'mercati', non deve genericamente distribuire banconote come se le lasciasse cadere dal davanzale, ma deve tutelare la qualità della vita, permettere di raggiungere il Benessere e, più in assoluto, la Felicità.
"Va garantita a tutti una vita dignitosa e, se possibile, la felicità" scrive Grillo "Il primo articolo della nostra Costituzione dovrebbe esprimere il diritto alla felicità". Ecco, sono queste le visioni della politica che vedo come rivoluzionarie, come cambiamento radicale delle vecchie ideologie economiche e produttive. E ribadisce anche un altro valore importante "L'Italia deve essere, prima di ogni altra cosa, una comunità. In una comunità tra i valore più importanti vi è il senso di solidarietà".
Queste filosofie, che superano la mistica del lavoro (sia di destra che di sinistra) risvegliano la mia passione dopo settimane che ci inquinano la mente con il 'rinnovamento', il 'cambiamento' e la 'novità' (rivendicazioni peraltro lanciate da quegli stessi fossili che ci governano da oltre 20 anni).

Ci sono poi le 10 proposte, leggermente più concrete dei classici voli pindarici si trovano nella storia dei grillini (qui).

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Il Problema è la Legge

Niger, Namibia, Ghana, Botswana, tutte nazioni che quando uno le sente alza gli occhi al cielo pensando a chissà quali feroci dittature, a come siamo fortunati noi in un "paese libero" e tutti questi blablabla perbenisti. E invece no.
Come ogni anno, arriva la classifica dell'organizzazione non governativa internazionale Reporter senza Frontiere sul grado di libertà di stampa e indipendenza dell'informazione dei vari paesi.
L'Italia è 57°, con un recupero di quattro posizioni rispetto alla graduatoria dell'anno precedente; ai vertici, come sempre, gli stati del nord-Europa, Finlandia, Olanda e Norvegia.
Crollano l'Estonia (11°, -8 posizioni), l'Austria (12°, -7), il Canada (20°, -10), Cipro (24°, -8), Ungheria (56°, -16) e il Giappone (53°, -31); balzo in avanti invece per la Lettonia (39°, +11), gli USA (32°, +15), il Burkina Faso (46°, +22) e Malta (45°, +13).
Ecco, tutti comunque prima di noi, così come Niger (43°), Namibia (19°), Ghana (30°) e Botswana (40°).

Il problema, evidenziano gli estensori del rapporto, è che “la cattiva legislazione osservata nel 2011 è proseguita, soprattutto in Italia (57°, +4), dove la diffamazione deve ancora essere depenalizzata e le istituzioni ripropongono pericolosamente 'leggi bavaglio' ".
Il problema, quindi, è proprio la legge italiana, che permette la coesistenza di pachidermi fascistoidi come l'albo dei giornalisti con le ambizioni liberali e democratiche evolute di una classe dirigente inetta ed intimamente reazionaria.

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martedì 29 gennaio 2013

Non Chiamiamola Neanche più Solo Scuola

Per una volta che hanno un'idea vagamente valida, "Non è prevista nessuna limitazione a un mese delle vacanze estive delle scuole", dice Mario Sechi, il responsabile comunicazione di Scelta Civica. Ecco, a posto.
La vedo in maniera positiva perché anch'io sono dell'idea che la pausa estiva sia un po' troppo lunga, dispersiva, e che costringa le classi ad almeno due settimane di ripasso generale, al rientro.
Ora, io non dico di passare undici mesi sui banchi a studiare ininterrottamente, anzi, diminuendo quelle estive, si possono ragionevolmente ampliare le altre occasioni di vacanza, e comunque le scuole non dovrebbero essere scuole tutto il tempo, ma centri polifunzionali di ritrovo e rilancio culturale ed artistico. L'istituto, l'edificio che ospita le aule, non dovrebbe essere additato come quella fredda prigione in cui si fa silenzio o si viene interrogati, ma come uno spazio d'espressione, dove per 9 mesi si studia, scuola ordinaria, corsi serali e per adulti, mentre per gli altri 2 si svolgono attività di recupero, ricreative e sociali. E per tutto l'anno, magari, si organizzano anche concerti, mostre, spettacoli e recite nei fine settimana.

Bello.
Ma sapete qual'è il problema? Il caldo. Provate ad entrare in un'aula a fine maggio e ne riparliamo.
Una cosa del genere non si può fare perchè abbiamo degli edifici medioevali ad ospitare le scuole, strutture vecchie e fatiscenti, giochi in cortile corrosi dalla ruggine e palloni sgonfi nelle palestre.

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L'Eterna Gara dei più Puri

Praticamente è diventata una sfida al'Ok Corrall, quella tra sostenitori di SeL e fan di Rivoluzione Civile.
Con i primi che accusano i secondi di voler scippare voti al centrosinistra, sventolando lo spauracchio ormai muffo di Berlusconi, e i secondi che rinfacciano ai primi di essere la stampella di un partito che ha contribuito a creare la pesante situazione fiscale e sociale che c'è oggi.
Quello di Ingroia, però, non è un movimento organico e sviluppato, ma un cartellone elettorale di forcaioli e rivoluzionari riciclati, più o meno come fu l'arcobaleno nel 2006: partito con le migliori promesse, si è mangiato il tappeto culturale delle associazioni entrate nella sua orbita, per poi essere sbranato e lottizzato dai partiti come sciacalli su una carogna.
Anche il Nuovo Partito d'Azione è riuscito a candidarsi nelle liste di quel carrozzone. Per chi non lo sapesse, io stesso ero un dirigente dell'NPA, ma fui espulso con altri 8 per aver richiesto un potenziamento della democrazia interna (lo raccontavo qui); richieste votate ed approvate quasi all'unanimità (come da statuto), ma poi rigettate dal padre padrone del partito (da statuto, tale fino al 2021 mi pare). E' meglio che Ingroia faccia attenzione a chi imbarca.

Vorrei ricordare, comunque, a tutti quelli che attaccano SeL perchè alleato del PD, che in Rivoluzione Civile trovano posto esponenti di Rifondazione, dei Comunisti Italiani, dei Verdi e dell'Italia dei Valori che in tantissime amministrazioni governano proprio coi Democratici.
Poi sono cose diverse, sono il primo a dirlo, ma per favore, abbassate i toni e usate un po' di coerenza.

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lunedì 28 gennaio 2013

Aveva Ragione Donna Assunta

Ogni tanto la vedova di Almirante viene intervistata anche sulle più delicate questioni politiche. E tempo fa, prima della caduta del Governo Berlusconi, disse che dopo quello, temeva sarebbe venuto il "Governo dei Giudici". Beh, non aveva tutti i torti.
Non perchè al potere ci siano dei magistrati, ma perché sono le sentenze dei tribunali che stanno modificando le nostre leggi e la nostra visione della società.
Ne scrissi tempo fa, in tema di eutanasia, quando un giudice veneto autorizzò l'interruzione delle cure mediche per una malata terminale (qui). A colpi di sentenze (nazionali ed europee) è stata frantumata anche la legge 40 (qui e qui), e tempo prima fu un tribunale a ribadire il diritto alla libera espressione dei blogger (qui). Sempre un giudice, inoltre, ha stabilito che non è obbligatorio essere iscritti all'albo per esercitare una professione (qui), rimettendo in discussione la questione sul problema dell'accesso al mercato del lavoro.
Ultima in ordine di tempo, la decisione di lasciare un bambino in affidamento alla madre lesbica, dopo che la Cassazione aveva già stabilito la possibilità per il legislatore di ampliare le normative per i matrimoni gay (qui) e per le adozioni ai single (qui).

Queste evoluzioni del diritto, che sono sacrosante in una democrazia evoluta in virtù della divisione dei poteri dello Stato, rischiano però di svuotare il potere dell'organo legiferativo supremo, il Parlamento, ed esautorare l'Esecutivo dall'amministrazione coerente della nazione.

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venerdì 25 gennaio 2013

Solo gli Altri

Un mio conoscente sta per diventare papà. Auguri, felicitazioni e quant'altro.
Si sta informando per acquistare i pannolini all'ingrosso, ma un nostro amico comune gli ha proposto di utilizzare quelli lavabili. I pannolini usa e getta rappresentano, ogni anno, ben 960.000 tonnellate, il 3% del totale. Solo a fine anno dovrebbe essere partito il progetto di un'azienda trevigiana per il riciclo dei diversi componenti di un pannolini.
Lui, che di solito è uno di quei fanatici ecologisti che misura anche la saturazione dell'aria vicino alla fotocopiatrice in cerca di pulviscoli sospetti, stavolta fa la faccia scocciata: "ma dai, mettersi anche a lavare i pannolini...". Ah, è anche grillino.
"Facile fare l'ecologista solo contro le ciminiere" esordisco io.

E da qui ho fatto un altro pensiero: in tutti i comizi i politici inveiscono contro i grandi scarichi, i camini, i moli, le fogne, ma nessuno chiede mai un impegno diretto dei propri elettori (forse i Verdi, ma non sono sicuro).
Vorrei sentire Grillo urlare, oltre che contro la polvere di ferro dell'Ilva, anche per chiedere alla gente di usare carta riciclata o pannolini lavabili. E invece niente, meglio continuare a sbraitare contro le lobby, lo smog, ed invocare Kyoto, Rio o Bruxelles solo quando ci sono gli altri di mezzo.
Sia mai che si possa perdere qualche voto.

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La Faccia Umana dell'Europa Insorge

Ecco, vedete? Sulla riforma del lavoro Fornero, si scontrano così due diverse concezioni del futuro e della modernità. Da una parte, quella più anarchica del Presidente di Confindustria Squinzi che la giudica "insufficiente", e chiede "più flessibilità", e dall'altra quella dell'Unione Europea, che a parole si è fondata sulla solidarietà, sulla collaborazione e sul progresso.
La quasi bocciatura della Commissione europea dipende dal fatto che il provvedimento non sarebbe in linea con le regole, contenute in una direttiva del 1999, in materia di protezione dei diritti sindacali dei lavoratori a termine.
Due europe, quindi, quella del pugno di ferro della Merkel, del rigore, della liberalizzazione del welfare come un mercato del pesce, dei diritti sradicati che deve competere con il lavoro asiatico, e quella delle belle parole caritatevoli ed illuminate delle carte comunitarie su cui fiorisce la UE.

Siamo a un bivio.

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E' Tutta Lì

“Non accetto di farmi fare le pulci da chi ha creato gli esodati” ha risposto così il segretario del PD Bersani al Presidente uscente che aveva giudicato il partito non adatto a guidare l'Italia.
La questione incarna tutta la differenza tra tecnici e politici: il primo, semplice ragioniere che mette a posto dei saldi contabili, spostando e tagliando, il secondo, più analista, capace di valutare andamenti, ricadute, rischi, inserire le dovute elasticità per un'attuazione il più indolore possibile, che non stravolga progetti e vite.
Ecco, tutto qui.

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lunedì 21 gennaio 2013

Attenti, Siamo Tutti Matti

Si aggiorna il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (Dsm), il testo a cui dal 1952 fanno riferimento gli psichiatri di tutto il mondo. Tutta una serie di sintomatologie nuove potrebbero ora essere considerate segnali di malattie mentali, ed a molti più pazienti potrebbero venir somministrati psicofarmaci.
Un po' come negli Stati Uniti, dove le potenti lobby farmaceutiche s'inventano nuovi disturbi per vendere più medicinali (ne parlavo qui).
Anche il dolore da lutto viene classificato come sintomo di malattia pscichica; per la medicina dovremmo quindi essere insensibili alla morte di una persona cara. E occhio alle dimenticanze, perchè anche piccole amnesie in età avanzata ci faranno passare come squilibrati. Gli scatti d'ira, uno pensa siano tratti caratteriateriali o segnali di stress, ma in realtà indicano chissà quale profondo disagio mentale. Così come pure il mangiare troppo, se credevate fosse semplice golosità, vi sbagliavate.

Non mancano le critiche; come quella di Allen Frances, professore emerito di psichiatria alla Duke University e direttore della task force di psichiatri che ha operato la precedente revisione del Dsm, che parla “del peggior momento dei suoi 45 anni di carriera, e di un’operazione ambiziosa combinata ad un’esecuzione disorganizzata che ha portato a molte proposte rischiose”.
“C’è un conflitto intellettuale, non finanziario" dice, rivalutando comunque la buona fede dei medici, che "tendono a espandere le proprie aree di ricerca, e ad ignorare le distorsioni che possono verificarsi nell’applicare il Dms V (è la 5° revisione, ndr) nella pratica clinica reale. Le nuove diagnosi in psichiatria sono più pericolose di nuovi farmaci, perché da queste dipende la somministrazione o meno di farmaci a milioni di persone dai medici di base dopo una breve visita".
Saranno anche in buona fede, ma questi psichiatri dovrebbero prestare un po' più di attenzione a dove mettono le mani, perchè dai loro schemi diagnostici dipende la salute mentale di milioni di individui.

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Forse Sono Queste

Continua lo Tsunami Tour di Beppe Grillo per la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle.
Durante il comizio a Brindisi, l'ex-comico genovese snocciola (cioè urla) qualche spunto: "Voglio uno Stato con le palle" seeee va beh "eliminiamo i sindacati"; un'altra perla della democrazia grillina. Che vada riformato il ruolo delle associazioni di tutela dei lavoratori, è giusto, e in Italia manca una legge chiara sulla rappresentanza sindacale, ma così è troppo, su.
Tutto questo, dice, perchè "le aziende devono essere di chi ci lavora". Boom, ci mancava solo la sparata marxista. Un bel feudalesimo industriale. Poi possiamo parlare di condivisione degli utili o di quote azionarie ai dipendenti, ma da lì ne passa. Raccoglie la provocazione invece Angeletti della UIL, che sarcastico lo sfida "Siamo d'accordo con Grillo, trasferiamo la proprietà delle imprese ai lavoratori e il sindacato diventerà inutile".
Solo che, a questo punto, non si capisce più niente. Ed anche Bonanni della CISL commenta: "Non si capisce francamente, con tutto il rispetto, che tipo di paese e di società ha in testa Beppe Grillo. Visto che lui va reclamando più democrazia, vogliamo ricordargli che senza sindacati non c'è democrazia in un paese libero e civile".
Mussolini spazzò via il sindacato ed impose quello fascista unico. Sono queste le idee in comune con Casa Pound di cui cianciava nei giorni scorsi?

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Sotto lo Stesso Tetto. Uno solo, però.

Non so ancora le modalità di attuazione, ma nei nuovi parametri ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) è contenuta anche una norma che prevede che due coniugi vengano considerati un unico nucleo familiare anche se con residenze diverse. In generale il provvedimento è contro chi abusa del sistema sociale, riformando il calcolo dei redditi; esso recepisce una sentenza della Consulta, ed arriverà giovedì sul tavolo del Governo.
Sembra una cosa formale e simbolica, ma secondo me andrà a mettere i bastoni tra le ruote a quelle coppie che dichiarano di abitare, ad esempio, uno in città ed uno nella casa al mare, godendo degli sconti prima casa per entrambi gli immobili.

Se anche queste furbizie verranno scardinate, sarà un passo importante contro gli evasori. Sempre i piccoli, però.

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Ma Dove Vuoi Andare?!

Si è aperta ufficialmente la campagna elettorale.
Certo che, da neo-democristiano (come dicevo qui), il discorso del Presidente uscente Monti è stato piuttosto forte. Non gli interessano i Moderati, i Moderati sono quelli che hanno portato il paese a questo punto, l'hanno paralizzato nella sua indolenza. Servono scelte riformiste, innovative e decise.
“Basta moderazione, servono riforme radicali”, e attacca i clientelismi, i nepotismi, le rendite di posizione e le corporazioni, parla di giustizia, conflitti d'interessi, falso in bilancio.
Oh, finalmente, parole rivoluzionarie in un'Italia ancora bloccata nell'eterno conflitto tra Berlusconi e il resto del Mondo (ne parlo qui).

Ma poi allarghi il campo dell'immagine, e chi ti vedi virtualmente a fianco di Monti? Casini, Fini, Rutelli, e tutto quel caciucco democristiano ormai freddo e rancido che da vent'anni unge i seggi del Parlamento. E tutto il riformismo di Monti perde credibilità.

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venerdì 18 gennaio 2013

Con Quale Faccia (e non Parlo di Pannella)?

Prima di metterci ad inveire contro l'infelice scelta dei Radicali di apparentarsi con Storace, vorrei fare una domanda a Zingaretti, il candidato del PD.

Perchè per allearsi con voi i Radicali devono sostituire i consiglieri uscenti Rossodivita e Berardo? Forse perchè sono loro gli unici che non partecipavano al malaffare generale e hanno contribuito a scoperchiare la fogna del Lazio? (ne parlavo qui)
Ma no, rispondono invece i democratici, ma "per dare un segno vero di rinnovamento e trasparenza".
Rinnovamento?! Intanto, il cambiamento non è un bene in assoluto, se una cosa va bene e funziona (leggi "se i consiglieri fanno bene il loro lavoro contro il malaffare", come appunto Rossodivita e Berardo hanno fatto), non vedo perchè cambiarla.
Trasparenza?!?! Proprio voi OSATE parlate di trasparenza? Che avete ostacolato la corsa della Bonino, che prometteva trasparenza in regione (ne parlo qui)?
Proprio voi volete trasparenza sostituendo gli unici due in quell'assemblea che hanno denunciato le spartizioni ed i rimborsi selvaggi?!? Ma come vi permettete? Con quale gigantesca faccia da culo chiedete una cosa del genere?

Ecco, ora possiamo metterci a criticare la decisione di Pannella. Mettetevi in fila.

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E alla Fine, un po' di Liberalismo

Tra gli ultimi provvedimenti del Governo Monti (forse l'ultimo da liberale, dato che ora è democristiano, come dicevo qui), c'è anche la riforma dell'attività forense, che rivede una legislazione vecchia di oltre 70 anni.
Accolta con favore dagli organi di categoria, il Consiglio Nazionale Forense e la Cassa Forense, la novità prevede importanti misure che rafforzano la funzione avvocatizia a vantaggio dei clienti, facilitano l'accesso e la concorrenza nella professione.

Cominciamo dal tirocinio, per il quale il disegno di legge prevede una durata di 18 mesi. Può essere svolto anche presso due avvocati contemporaneamente, contestualmente ad altre attività di lavoro (pubblico o privato), purché con modalità e orari compatibili ed in assenza di conflitto di interessi.
Più avvocati potranno associarsi, ma senza soci esterni, per garantirne l'autonomia.
Obbligo d'iscrizione alla Cassa forense, e di stipula di una polizza assicurativa per la responsabilità civile.
Come condizione per la permanenza nell'albo, si prevede che l'esercizio della professione debba essere effettivo e continuativo. Arrivano inoltre le quote rosa nelle elezioni dei consigli dell'Ordine, del Cnf e dei Consigli distrettuali di disciplina.
Per i procedimenti disciplinari cambiano le regole: il potere viene sottratto all'ordine di appartenenza del singolo avvocato per passare ai consigli distrettuali di disciplina forense, composti da membri eletti secondo le regole fissate dal Cnf.
Dulcis in fundo, cade ogni riferimento alle tariffe: l'avvocato ha totale libertà nella determinazione del compenso, informando il cliente sulla complessità dell'incarico e sulle spese ipotizzabili; a richiesta, dovrò fornirgli un preventivo (in caso di disaccordo, verranno in soccorso i parametri del ministero).

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giovedì 17 gennaio 2013

Non è Ora di Fare le Persone Serie?

Qual'è la via più veloce per passare dal Populismo al Semplicismo? Sicuramente, quella fatta a bordo del camper di Grillo per lo Tsunami tour elettorale.
"Io come ministro delle Finanze voglio una signora che ha tirato su tre figli, una signora che non ha fatto fallire la sua famiglia. Queste persone sanno cos'è l'economia, non i bocconiani". Eccola là, la ferrari a cinque stelle che si schianta contro il muro della banalità.
Ora, il discorso ha sicuramente un suo fondamento e probabilmente era poco più di una provocazione (anch'io feci un ragionamento analogo, qui), ma il punto è che siamo in campagna elettorale, ora vogliamo proposte concrete, non battute da bar.
La tua 'signora che ha tirato su tre figli' sa come fronteggiare le intemperanze dei mercati (e non parlo di quelli rionali)? Sa come abbattere i costi di produzione delle imprese senza sacrificare lavoratori, diritti e qualità?
Una 'signora che ha tirato su tre figli', non vuol dire proprio niente.

Senza voler offendere alcuna mamma e/o candidata, sai cosa rispose una signora con addirittura quattro figli quando le fecero notare i problemi della grande nazione su cui regnava? "Che mangino brioches".

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Cade la Prima Testa

Il Fatto Quotidiano ha scovato, nelle liste per la Camera di Fare per Fermare il Declino, il movimento politico di Oscar Giannino, un condannato per Mafia. Trattasi di Giosafat di Trapani, piccolo imprenditore che nel 1984 era stato indagato da Falcone e condannato per favoreggiamento di don Vito Ciancimino ad un anno e otto mesi.
Mentre un altro leader di partito avrebbe imboscato il nome di Di Trapani in qualche lista impresentabile (come Cosentino in Campania), è lo stesso Oscar a prendere provvedimenti, e scrive una lettera al quotidiano: "(...)desidero ringraziarvi per l’articolo scritto ieri Da Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizzo, in materia di candidature siciliane. (...) in materia di legalità e lotta alla mafia la vigilanza da esercitare verso politica, imprese e pubblica amministrazione non è mai abbastanza. A questo serve la stampa libera, oltre che la magistratura, e ve ne sono grato".
Nel movimento non sapevano del passato del presidente di piccola impresa Confindustria.
Fatti i dovuti accertamenti, Giannino lo scagiona: "Da allora, e son passati trent’anni, Giosafat nella sua vita di imprenditore è andato per la via dritta dell’impegno antimafia."

Però "Noi di quella condanna poi prescritta lo abbiamo appreso da voi, non da lui. E questo non può andarci bene. Perciò vi ringrazio di quanto avete scritto. Ho comunicato a Giosafat che per me l’impegno nella battaglia antimafia e antipizzo passa per una piena trasparenza della politica. Continueremo a combatterla anche con la sua compartecipazione, con il pieno coinvolgimento degli imprenditori sani. Ma Giosafat ora non può più essere nostro candidato, e non lo sarà".
Capito? Non è stato escluso per i problemi (risolti) con la giustizia, ma per non averlo detto. Complimenti per l'atteggiamento con cui Giannino affronta un tema così importante come quello della trasparenza.
Sì perchè, vedete, se un condannato sconta la sua pena (che nel caso di Giosafat è stata prescritta, ma non è questo il punto), dopo torna un cittadino libero, e se ha un contributo da portare - anche in politica - è giusto che lo faccia. Finora, solo i Radicali avevano preso sul serio la funzione correttiva della giustizia.
Quello che Giannino non tollera è che la cosa gli sia stata taciuta dal diretto interessato, e per tale motivo ha deciso di cacciarlo.

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Ma vi Rendete Conto?!

Siamo arrivati al "Patto di Non Belligeranza" tra Bersani e Monti per non far vincere Berlusconi. Come dicevo ieri (qui), non è cambiato niente.
E si apre già a collaborazioni post-voto, da svilupparsi "anche se dovessimo vincere al Senato", puntualizza Fassina (quell'estremista che si schierò con CGIL e Vendola, e che voleva rottamare il Presidente uscente, qui).
Loro si chiamano Progressisti e Moderati, io li chiamo "Moderatamente progressisti" e Democristiani.

Tagliare fuori Vendola, è lo scopo non dichiarato, e disinnescare la bomba Ingroia. Berlusconi è solo lo spauracchio da sventolare al popolino bue.

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Sì, dei Miei Stivali

Ecco, uno si aspetta che arrivi un Liberale, uno di quelli che davvero dicono "la gente deve poter fare quello che vuole, basta che non rompa le palle agli altri", e via di droga legale, prostitute che pagano le tasse, alimentari aperti alle 2 di notte, casinò, matrimoni gay... e invece niente.
Si parla di Monti, chiaro.

Come questo arriva, viene circondato e preso in ostaggio dai democristiani, sempre in cerca di uno scoglio saldo cui aggrapparsi, e -ZAC!- mi diventa democristiano anche lui.
"La famiglia è solo tra uomo e donna" dichiara dal salotto televisivo della D'Amico; e lo dice anche imbarazzato, lo sa che stavolta la sta facendo fuori dal vaso. "Ma sì a regole su convivenze", eccolo là, il nostro fossile liberale trasformato nella protesi democristiana del PD.
Bella merda.

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mercoledì 16 gennaio 2013

Come Berlusconi. Adesso.

Ma perchè fanno gli anticonformisti sono quando c'è da fare la campagna elettorale (come qui)?
Tanto l'elettorato a cui puntate e a cui poter ambire è sempre quello, fatto di polverosi ex-PCI, perbenisti di ceto medio/basso (solo i perbenisti, perchè i bigotti veri e propri restano democristiani, ndr) e progressisti d'accatto (quelli che, come la Bindi, considerano la lotta all'omofobia una concessione da fare solo e soltanto verso i gay. Ne parlavo qui).
Sono iniziate, oltre a quella nazionale, anche le campagne elettorali regionali. Tra le altre, quella in Lombardia, e nei manifesti a sostegno di Ambrosoli si vede una ragazza dall'espressione simpatica fare l'inconfondibile gesto con lo slogan "Vi facciamo una Regione così".

Anticonformista, innovativo e diretto. Bello dal lato comunicativo, ma manca la sostanza Politica. E questo è grave, perchè la regione avrebbe bisogno di un po' di politica di Sinistra... e nell'attesa di quella, ci accontenteremmo anche solo del PD.
Un partito che però a quanto pare si sta berlusconizzando (ma vi rendete conto che siamo ancora qui a usare queste parole dopo più di 15 anni?!).

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Cominciate Voi

Forse Franceschini l'ha chiesto, di ritirare le candidature di Rivoluzione Civile in Lombardia, Sicilia e Campania, o forse no, ma quasi sicuramente al PD farebbe piacere questo accadesse. La solita storia del 'voto utile' contro Berlusconi (vi rendete conto che siamo ancora a questo punto?! Ne parlavo qui).
Comunque, come fa notare Travaglio da Il Fatto, potrebbe cominciare lui ad esprimere candidati un po' più credibili sul lato etico (tasto su cui batte con insistenza Rivoluzione Civile).

I Garanti dovranno ora decidere se magari la candidatura di Antonio Luongo, rinviato a giudizio per corruzione, non infici la credibilità del PD sulla lotta alla stessa; o se quella di Nicodemo Oliverio, imputato per bancarotta fraudolenta, non comprometta la lotta ai reati finanziari; o se quella di Antonio Papania, che ha patteggiato una condanna per abuso d'ufficio, non oscuri in qualche modo la trasparenza amministrativa; poi ci sono Andrea Rigoni, condannato e prescritto per lavori in casa fuorilegge, Nicola Caputo, indagato per truffa e peculato.
Non mi interessa se candidano Dell'Aringa, alter-ego della Fornero, o Galli, ex dg di Confindustria, (persone che comunque non credo rispecchino un pensiero così profondamente progressista) ma sono quelle di Vladimiro Crisafulli, vedi alla voce "clientelismo e Mafia ad Enna", e Francantonio Genovese, "parentopoli e conflitti d’interessi a Messina", a smontare ogni minima stima che potevo avere per voi.

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Ritorno al Passato

Mentre cenavo, l'altra sera, in sottofondo sentivo al tg le repliche dei blablabla dell'exPresidente Berlusconi. Ospitate nei salotti televisivi durante la giornata.
"E' incredibile, siamo ancora qui" ricordo di aver pensato, "non è cambiato niente, come nel 2001, nel 2006, nel 2008... Berlusconi in tv che ciancia, sputa veleno su tutto e tutti, le tasse, le mani in tasca agli italiani, le riforme, l'architettura dello Stato, la giustizia, i processi, i complotti, i comunisti. Siamo ancora qui."
Mi ha colto un grande senso di vuoto, malinconia, di impotenza.

Poi arrivano le dichiarazioni del PD sul 'voto utile'; "Chi non ci sostiene al Senato favorisce Berlusconi" dice Bersani. No, non è proprio cambiato niente.
Quand'è che riusciremo a sbloccarci ed andare avanti? Per quanto ancora l'eterno conflitto Berlusconi VS Tuttiglialtri corromperà l'anima politica dell'Italia? Quand'è che votare diventerà davvero un modo per 'esprimere le proprie idee', e non un'arma per non far vincere Berlusconi?
Vi prego, qualcuno ci porti fuori dal tunnel.

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martedì 15 gennaio 2013

Insomma, chi l'ha Messa?

"Aboliremo l'imu" è il mantra della campagna elettorale per le elezioni 2013 di Berlusconi.
"L'avete messa voi" gli rispondono quasi tutti. Gente a cui non piace il Presidente Monti in particolare, ma sono avversi a quello che dice il Cavaliere, quasi sempre e qualsiasi cosa dica; sarebbero pronti anche a giurare che il cielo è rosso pur di non dargli ragione.

Anche lo stesso Monti ha dichiarato che "(L'Imu fu) introdotta dal governo Berlusconi con efficacia differita, abbiamo avuto noi l'onore di applicarla".
E questo è vero: l'imu è stata introdotta da Berlusconi con il d. lgs. n. 23 del 14 marzo 2011 (articoli 7, 8 e 9), che ne stabiliva l'entrata in vigore a partire dal 2014, limitatamente agli immobili diversi dall'abitazione principale.
Però, va precisato anche che l'attuale governo ne ha anche cambiato la natura, applicandolo anche alle prime case e attuando la revisione delle rendite catastali (decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, "recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici" poi convertito nella legge n. 214 del 22 dicembre 2011, art. 13, comma 1 e 2).
Per cui, l'imu applicata da Monti non è esattamente quella introdotta dal Governo Berlusconi, che non avrebbe colpito le prime case e sarebbe stata più bassa del 37,5% (mi pare, a seguito della rivalutazione del 60% delle rendite catastali).

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Un Berlusconi a 5 Stelle

Il nuovo leader dell'anticasta? Berlusconi, nella sua nuova camaleontica trasformazione: da Liberale a Democristiano, poi Tecnico, ed oggi addirittura Grillino!
Nel nuovo "Contratto con gli Italiani", ribattezzato a questo giro "Patto del Parlamentare", si trova il fior fiore delle misure dei cinquestellini.

PATTO DEL PARLAMENTARE
Nel candidarmi alle prossime elezioni, prometto solennemente di:
1. Impegnarmi al servizio del Paese per non più di due legislature, a partire da questa.
2. Votare il dimezzamento degli emolumenti dei parlamentari.
3. Approvare la riforma della Costituzione con il dimezzamento del numero dei parlamentari.
4. Votare una legge che azzeri il finanziamento pubblico ai partiti.
5. Non tradire il mandato degli elettori, passando ad altro gruppo parlamentare.
6. Impegnarmi alla totale trasparenza sulla mia attività e sui miei redditi.

Sia chiaro subito che queste regole (o "solenni promesse"), come quelle dei grillini originali, non hanno poi nessun valore una volta eletti: come dispone la Costituzione, all'Articolo 67, "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
Ma tecnicismi a parte... davvero vogliamo fidarci ancora di quest'uomo?!

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lunedì 14 gennaio 2013

E dopo l'Intervallo, l'Ora di Finanza

Scoppia la polemica in Inghilterra perchè con la nuova riforma del sistema educativo si è deciso che da settembre 2014 banche e finanza potranno accedere agli istituti, farsi pubblicità, usare brand, loghi, e farsi pubblicità in classe.Saranno equiparati in tutto e per tutto agli insegnanti, la materia sarà oggetto di valutazione e farà parte dei curricula scolastici.
Semplici corsi di gestione del risparmio erano già avviati nelle aule inglesi, ma è la prima volta che una riforma istituzionale irrompe in maniera così forte nel mondo della scuola.

Christine Blower, segretario generale del Nut, il principale sindacato degli insegnanti del Paese, ha commentato la notizia: “Docenti e genitori devono stare sempre attenti quando si intrecciano rapporti con colossi commerciali. I bambini non dovrebbero essere esposti, a un’età in cui si è facilmente impressionabili, a compagnie private desiderose di lasciare un’impronta negli istituti scolastici”.
Una novità che fa rabbrividire, che corrompe il fondamentale ruolo sociale dell'istruzione, dandogli una connotazione culturale, e lo spirito del servizio educativo dei docenti, equiparandoli ad operatori del mercato.

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L'Indicazione che Non Esiste

Allora, per la Costituzione l'incarico di formare il Governo lo dà il Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio, cercando il più possibile l'accordo con le varie forze in Parlamento. Per cui nessuno tranne Napolitano può dire o decidere chi sarà.
E' vero che l'attuale legge elettorale (che tutti, a parole, vogliono cambiare, ma stranamente è già la 3° volta che la usiamo, ndr) prevede l'indicazione del Capo Politico, ma questo non vuol dire niente. Non è vincolante né incostituzionale (come molti invece sostengono), l'indicazione del candidato alla presidenza è semplicemente una scorciatoia per accelerare la fase delle consultazioni del Capo dello Stato.

Vien da ridere però sapere che quegli stessi che hanno partorito ed approvato il porcellum, il centrodestra, perchè dicevano che finalmente permetteva alla maggioranza di dare un'incazione univoca per il Governo, ad oggi non hanno ancora definito il candidato.
Perchè la Lega non vuole Berlusconi (ma se le cose stanno come dicevo qui, dovranno capitolare), vorrebbe Tremonti, ma per il PdL è un traditore. Loro hanno proposto Alfano, ma Maroni nicchia.
Il Movimento 5 Stelle indica Grillo come Capo, ma quella non è assolutamente l'indicazione alla Presidenza del Consiglio.

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Anche Questa è Democrazia

La Corte di Giustizia Europea, annullando una sentenza italiana del settembre 2010, ha stabilito che i bandi di concorso UE dovranno essere preparati e resi disponibili in tutte le 23 lingue ufficiali dell'unione, alfine di non discriminare i cittadini partecipanti.
Giusto, bene, ovvio.
Questa decisione molto importante rientra nel solco della Democrazia Linguistica, tema su cui da anni ci si scontra, specialmente in Europa, dove a confrontarsi sono tanti idiomi di natura e tradizione diversa.

Può sembrare una questione marginale, ma l'identità linguistica è un aspetto culturale molto importante ed invasivo; con l'imposizione di una lingua nazionale ad una comunità si tende allo schiacciamento delle differenze sociali, all'uniformazione dei modelli ideali, inclusi quelli economici e politici.
Per questo i Radicali si battono contro l'imperialismo che rischia di spazzare via le peculiari origini dei diversi popoli europei; di recente, il Politecnico di Milano ha annunciato che i corsi magistrali saranno dal 2014 solo in lingua inglese, e l'On. Beltrami (Radicali) ha appunto presentato un'interrogazione parlamentare per avere chiarimenti sull'accaduto.
Per lui, "far studiare i nostri giovani, solo in inglese, in una lingua a bassa definizione, com'è per forza di cose qualsiasi lingua che non sia la propria, porta ad uno scadimento della formazione stessa. Così lo Stato avrà da un’Università statale un doppio danno: una formazione scadente e, insieme, ingegneri, architetti, disegnatori industriali di bassa qualità e privi del lessico professionale italiano atto a comunicare con connazionali e amministrazioni". Un problema identitario, culturale e di apprendimento, in quanto studiare in una lingua non nativa comporta l'impoverimento e la sterilizzazione del linguaggio.
Chi si batte per la Democrazia Linguistica propone l'adozione di una LAI (Lingua Ausiliaria Internazionale) per le comunicazioni ufficiali interculturali, una lingua artificiale come l'Esperanto.

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Buone Notizie

Il 6 gennaio sono iniziate le operazioni di chiusura del PalaBlu, il delfinario di Gardaland.
I quattro delfini (Robin, Teide, Betty e Nau) verranno probabilmente trasferiti all'acquario di Genova, dove riprendere la loro vita più o meno naturale.
La Merlin Entertainements, la multinazionale che gestisce il padiglione, considerava l'idea da circa due anni, più per una questione etica e morale, che economica: il PalaBlu attirava infatti circa 759 mila spettatori per il tutto esaurito a ogni stagione.
Il direttore di Gardaland Danilo Santi ci tiene comunque a precisare che da cinque anni gli spettacoli del delfinario avevano uno scopo più istruttivo, "puntando maggiormente sulla didattica e sull’educazione ambientale dell’ospite", che d'intrattenimento.

Avevo già parlato della questione dei delfinari in occasione di una decisione in merito della Svizzera (qui), e trovo questa scelta un'ottima notizia, che probabilmente garantirà al parco ed alla società un considerevole ritorno d'immagine.

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venerdì 11 gennaio 2013

Allora ci Pensiamo Noi!

Sta adesso a vedere che tocca ai Magistrati anche sbloccare la crescita!
"Assolto perchè il fatto non sussiste"; vi sia stata solo una violazione formale, ma non sostanziale, della legge. Queste le conclusioni del giudice monocratico Giuseppe Casalbore di Torino, su Mario Marcellino, imputato per non essersi iscritto all'albo pur esercitando la professione di dentista.
Il dott. Marcellino non si era voluto iscrivere nel registro degli odontoiatri per principio, ma è assolutamente capace e competente in materia. E' per questo la sentenza l'ha assolto.
Probabilmente anche lui come me è contro queste briglie corporative al mondo del lavoro (ne parlo qui).

Quando la Politica e le Istituzioni, pigramente inerti ed arroccate ai loro vecchi schemi, non riescono a mettere lo Stato al passo con le evoluzioni della società, tocca agli altri poteri intervenire, come già accaduto in tema di testamento biologico e di bullismo omofobico (ne parlavo qui).

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Culpa Europae

Il Presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker è intervenuto al Parlamento UE.
A sorpresa, cita Marx, incitando tutti i Paesi della zona euro ad adottare "misure come il salario minimo" per ritrovare la dimensione sociale dell'unione economica e monetaria, altrimenti, dice, "perderemmo credibilità e approvazione della classe operaia".
Il Reddito Minimo Garantito è un ammortizzatore sociale presente in molti paesi, nel mondo ed in Europa (mi pare solo Italia e Grecia non ce l'abbiamo, ndr), che prevede l'erogazione di una cifra simbolica per consentire la sopravvivenza ai cittadini. In alcuni stati, a questo si aggiunge anche il pagamento dell'affitto e delle altre spese per studenti e poveri.
Misura a cui sono favorevole, e che vorrei veder attuata anche in Italia, legata a variabili virtuose come la ricerca di un lavoro, il volontariato o lo studio con profitto, in sostituzione ai vari sussidi sociali.

Il Discorso di Juncker riguardava la situazione della disoccupazione: "è drammatica, avevamo detto che l'euro avrebbe riequilibrato la società e invece la disoccupazione aumenta".
A questo ha condotto la deregolamentazione, la desertificazione dei diritti civili, l'abbattimento delle tutele sociali verso le minoranze ed i più deboli (come negli USA, dove esse vengono sacrificate sull'altare della crisi, ne parlo qui, oppure è il caso dei vari tecnici in Europa, che per sistemare i bilanci nazionali in crisi adottano misure incivili ed antidemocratiche, ne parlo qui).
Per l'Europa è il momento di fare Mea Culpa, per le politiche anarchiche seguite in temi come la finanza ed il welfare, ed è il momento di ritrovare il ruolo sociale delle Istituzioni.

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Lui C'è. Ancora.

Non c'è stato scontro, non c'è stata tensione.
Ospite e Conduttore (Berlusconi e Santoro, ieri a Servizio Pubblico, ndr) che parevano sedati, a rasentare la noia nella prima metà della trasmissione.
Si parla di Ruby, della letteronza europarlamentare, della telefonata di Erdogan (peraltro nessuno ha fatto notare che quella dichiarazione fu poi smentita dal politico turco), il tutto in un clima da avanspettacolo, il trionfo del berlusconismo d'annata.
Il clima cambia quando il Cavaliere incarna ancora una volta tutto l'infantilismo istintivo del sentimento italico, mettendosi ad attaccare Travaglio sul piano giornalistico.
"Cose normali per noi" mi pare le definisca Santoro ad un certo punto, riferendosi alle cause civili (peraltro mai concluse con una condanna definitiva) per diffamazione. Personalmente, infatti, dubiterei di un giornalista che non sia mai stato citato per questo tipo di reato (purchè, ovviamente, non condannato).
Il conduttore dà in escandescenze, ripescando la più terribile pagina della storia dell'informazione berlusconiana, l'Editto Bulgaro.
Comunque, Berlusconi ha ripetuto tutte le storielle che ad ogni apparizione mediatica è solito propinarci, inutilmernte pompose e spesso incoerenti coi suoi comportamenti, ed ha glissato con maestria su chi glielo ha fatto notare. Si è anche lasciato andare a pagliacciate da bambino capriccioso (come il pulire la sedia su cui era stato Travaglio prima di sedersi).

Ha vinto? Ha perso?
Boh, credo che in definitiva sia stato un pareggio: i suoi ragionamenti sono stati smontati, ma il Cavaliere ha mantenunto l'aplomb e la carica carismatica che l'hanno da sempre contraddistinto, e la caduta di stile finale di Santoro ha fatto perdere autorevolezza alla trasmissione.
Credo sia stato più cattivo con lui Bruno Vespa la sera precedente a Porta a Porta.

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giovedì 10 gennaio 2013

Vendola Risponde (Male) al Gip

E pensare che probabilmente voterò SeL.
Sul sito del Presidente della Regione Puglia, campeggia questo avviso:
"Il Governo Vendola ha messo in campo, sin dal suo primo mandato, una serie di iniziative legislative, sia in ambito ambientale, che sanitario, per garantire la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini di Taranto, coniugandole con il diritto al lavoro". Una risposta a chi accusa Vendola di aver diretto le operazioni per assecondare le pressioni dell'Ilva; uno a caso, il Gip di Taranto Todisco.

Davvero? Mi devono essere sfuggite.
Ma il probo Vendola inserisce anche un dettagliato dossier della Regione Puglia di autodifesa sul caso Ilva, in cui si legge: "La magistratura" si parla delle indagini della Procura "chiede il sequestro dell’impianto. In base ai dati messi a disposizione dal governo pugliese ed elaborati in anni di monitoraggi, infatti, gli inquirenti accertano il nesso causale fra inquinamento ambientale e mortalità e propongono il sequestro e lo spegnimento degli impianti siderurgici per interrompere la catena dei reati".

E non mi pare che le cose stiano esattamente così.
E' la magistratura ad intervenire con due perizie, una chimica ed una epidemiologica, e le fa da sé proprio perché la Regione non aveva mai accertato il nesso fra la contaminazione da diossina dei pascoli e la fonte inquinante. Pur disponendo di tutti i dati necessari, aggiungo.
L'esposto alla Procura lo ha fatto PeaceLink, non la Regione. Pur disponendo di tutti i dati necessari, ripeto.

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L'Ulivo è di Plastica e l'Ape è Morta

L'ecologia ormai è passata di moda nel Partito Democratico.
Gli EcoDem, gli Ecologisti Democratici, sono stati fatti fuori dalle liste per le prossime elezioni. Solo Ermete Realacci, piddino della prima ora e presidente onorario di Legambiente, è presente; un'assenza che avrebbe fatto più rumore. Che poi, dodicesimo nel collegio Lombardia Due, giusto una posizione simbolica.
Dall'Associazione denunciano la "marginalizzazione del tema ambientale", e la scomparsa di coscienze verdi come quelle di Francesco Ferrante, Roberto Della Seta o Raffaella Mariani. "Ora il progetto degli EcoDem subisce una grave battuta d'arresto" conclude lo stesso Ferrante.

Cavolo, lo credevo impossibile, ma sono riusciti a farmi rimpiangere anche Veltroni!
Nel suo discorso del 2007 al Lingotto, il primo segretario aveva snocciolato le priorità del nuovo partito, tra cui spiccava anche la Green Economy. Cos'è rimasto di quello spirito? La candidatura al 12° posto di Realacci, in un collegio dove nel 2008 il PD riuscì a conquistare appena 10 seggi.
E si definiscono i Progressisti, questi, no?

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mercoledì 9 gennaio 2013

Mi siete stati Utili, Ma Ora è Guerra

Ed ora è guerra.
I partiti stanno compilando le liste elettorali, e pare che Monti, nella sua 'Scelta Civica', intenda mettere capolista in Lombardia l'exsindaco di Milano (Forza Italia), attuale europarlamentare (PPE) e quasi candidato alla Regione, Gabriele Albertini. Un affronto vero e proprio al Partito Democratico.
Berlusconi lo voleva in corsa alla Regione per il PdL, ma ha dovuto inchinarsi a Maroni della Lega. Così Albertini probabilmente correrà con una lista filo-montiana "Con Albertini per la Lombardia".
Nelle liste, inoltre, troverà posto anche Mario Mauro, dimessosi in giornata da europarlamentare (PdL-PPE) ed uscito dal Popolo della Libertà.

La strategia dell'ex-tecinco, a questo punto, secondo me, è quella di prendere le distanze il più possibile dal PD, delegittimandolo agli occhi degli elettori: "Visto chi avete sostenuto fino ad ora?".
Ed Enrico Letta, povero idiota, dichiara: “Il nostro primo interlocutore saranno le liste che si sono raggruppate intorno al senatore Monti”.

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Alzi la Mano chi Vuole Altre Sanguisuge

Quale sarà la prossima tappa della Lega, le Città Feudali?
Erano partiti nel lontano 1992 con l'Indipendenza della fantomatica Padania (che comunque conservano ancora nel nome, ndr), poi sono passati dal Federalismo, ridimensionato in Devoluscion, ora approdano alla Macroregione (o Euroregione, a seconda), composta da Lombardia, Piemonte e Veneto. Per mantenere sul territorio il 75% delle tasse che si pagano lì, dicono.

Cosa dice la Costituzione in merito?
All'articolo 132 tratta della fusione di regioni: "Si può con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti (...), quando ne facciano richiesta tanti consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse (...)".
Sarebbe più facile creare ad hoc un'entità nuova nella Carta.
Ma quante possibilità ci sono che nel nuovo Parlamento si crei una maggioranza per decidere una bestialità che lasci i 3/4 del gettito al nord, abbandonando il sud? E chi ce l'ha la faccia di dire agli Italiani che si crea un nuovo livello amministrativo sovraregionale, con nuovi consiglieri, portieri, auto blu, autisti, portaborse e parassiti vati?!
Anche Formigoni in proposito ha detto "Cerchiamo di essere realisti", lasciando la Lega ai suoi sogni.

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Ah, ecco, Sappiatelo

Sui diritti per le coppie omosessuali, il nostro caro Partito Democratico ha sempre dichiarato la sua contrarietà al matrimonio, ma si è detto disposto al riconoscimento delle unioni civili. Sul modello tedesco.

Volete sapere che fine ha fatto questo fantomatico 'modello tedesco'?!
La Corte Costituzionale federale della Germania lo ha bollato come un istituto discriminatorio, perché appunto riservato alle persone gay, e ne ha esteso i diritti fino alla parità col matrimonio (22 dicembre 2009); e per la primavera 2013 si attende una sentenza circa la possibilità di adottare i figli di uno dei coniugi per il partner.
E questi sono i progressisti italiani. O meglio, "all'italiana".

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martedì 8 gennaio 2013

Le Minoranze in Sacrificio per la Crisi

Per evitare il famigerato fiscal cliff (la scogliera fiscale, che avrebbe portato ad uno scatto automatico della tassazione per far fronte alle spese ed al debito), il Congresso degli USA ha dovuto raggiungere un compromesso tra la maggioranza repubblicana e la componente (che esprime anche la Presidenza, però) democratica.
Tra le misure che si sono dovute attuare, però, c'è anche il sacrificio di un importante strumento sociale, il Violence Against Women Act. La legge del 1994, firmata da Bill Clinton, dava protezione alle vittime di violenza.
Con il fondo previsto, si garantiva l'assistenza sanitaria e legale a donne stuprate, violentate o vittime di stalking; i repubblicani hanno così cancellato ogni tutela contro le violenze, anche per le vittime disabili, per i gay, i trans, le immigrate cui è scaduto il visto e le native americane, giudicandole troppo progressiste.

E' quando leggo queste cose sugli USA, dove ancora sembra una cosa quasi comunista garantire le cure anche solo alle vittime di una violenza, che penso a come si segua un fanatico liberismo in modo dilettantesco (come dicevo per le armi, qui) e trovo stomachevole la definizione che molti gli danno di "Paese più Avanzato".

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Non è Vero che è al 37%!

Pur di attirare l'attenzione e vendere, spesso i giornali sparano titoloni roboanti dai toni drammatici ed allarmistici. E' il caso della disoccupazione giovanile, oggetto di uno degli ultimi comunicati Istat.
Questo il testo originale: "Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 37,1%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,0 punti nel confronto tendenziale."

Chiaro, no? Il 37,1% non è la percentuale di disoccupati nella fascia d'età considerata, ma il numero di disoccupati in rapporto al totale di occupati più quelli in cerca di lavoro.
In rapporto a questo totale la percentuale è del 10,6%, inferiore addirittura all’11,1% della media nazionale.
Così, giusto per correttezza.

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Che si Rendano Utili

Entro la fine del 2013 sparirà dal sistema giuridico cinese il laojiao (aodong jiaoyang, “rieducazione attraverso il lavoro”), la pratica correttiva/punitiva di lavori forzati che ha costituito un vero e proprio business per le amministrazioni locali.
Allora, per chi non fosse informato, chiariamo che la condanna penale ai lavori forzati era già stata abolita nel 1997, ad essere cancellata a sto giro è una pena amministrativa, comminata senza processo e che si traduce spesso in arbitrio. La notizia che una pratica così sommaria venga eliminata è certamente una buona notizia, dal punto di vista della democrazia e della giustizia.
Vorrei però parlare del laogai, cioè il procedimento di lavori forzati abolito come dicevo nel '97. Ecco, è questo sistema, previsto da una condanna penale, che mi piacerebbe veder rifinito secondo le regole della democrazia, del giudizio, della salute, ed attuato anche in realtà come la nostra.

Collegato ad espedienti come il braccialetto elettronico, sarebbe una valida alternativa alla pena detentiva; con le carceri italiane che versano in condizioni disumane (colgo l'occasione per esprimere la mia profonda stima allo storico esponente radicale Pannella per la caparbietà con cui conduce la sua lotta contro di esse), e con le spese dello Stato in perenne crescita, credo che i lavori forzati socialmente utili possano essere una buona misura, civile e rispettosa della dignità umana.

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Diritto alla Salute, un Brivido lungo la Schiena

Giorni fa, mi è capitato di sentire un discorso pericoloso. In apparenza serio, logico, coerente.
"In molte città sembra che chi si farà male coi botti dovrà pagarsi da solo le cure mediche" esordisce un'attempata signora. "Finalmente", "Era ora", i commenti dei presenti.
Di primo acchito, sembra un ragionamento sensato, condivisibile anche, per cui se ti fai male volontariamente (leggi come 'se te le vai a cercare') ti paghi da solo le prestazioni sanitarie e non pesi sulle tasche di tutti.
Sono però parole pericolose.
Quanto passerà dal "non è indispensabile lanciare i petardi" per chi si ferisce, al "non è vitale giocare a calcio" per gli infortunati in campo, o al "puoi anche fare a meno delle patatine fritte" per la mamma che si ustiona con l'olio?

La riforma sulla sanità che era stata ventilata dal Ministro Balduzzi (ne parlavo qui) era per me una buona scelta, ma temo che non se ne saprà più niente e rimarrà a marcire in qualche cassetto.
Si potrebbe anche prevedere uno scatto fiscale per chi abusa del servizio sanitario. Che so, ad esempio, se superi lo 0,3% del tuo reddito in spese sanitarie, paghi lo 0,1% di tasse in più, da destinare al SSN, che però rimarrebbe gratuito. Al contempo, però, sono da incoraggiare i comportamenti salutari, come l'esercizio fisico o le scelte alimentari, permettendo la detraibilità di abbonamenti a palestre o a circoli macrobiotici.

Ma questi sono quei fantasmi da "regime di polizia tributaria" che gente come Berlusconi sventola ad ogni comparsata, roba che "mai e poi mai", "la libertà è sacrosanta" e blablabla, per cui o si continua a pagare tutti anche per i cattivi comportamenti di altri senza vedersi riconoscere niente per i propri meriti, o si finirà con l'azzerare i diritti di tutti, buoni e cattivi. E che si arrangino, tutti.

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lunedì 7 gennaio 2013

Fondi alle Scuole Cattoliche, Niente Election Day a Bologna

Il sindaco di Bologna Merola ha deciso che non si farà l'election day in città.
Le consultazioni da coniugare sarebbero state le elezioni politiche (24 e 25 febbraio) ed il referendum locale per decidere sul regalino alle scuole private cattoliche di un milione di euro all'anno (che si terrà il 26 maggio).
Uno schiaffo alla Laicità dello Stato e dell'Istruzioni per Tutti e Di Tutti.

Maurizio Cecconi, del comitato Articolo 33 e tra i promotori del quesito, commenta la decisione con ira e amarezza: "Hanno una paura gigantesca del risultato e provano a delegittimarlo, sfavorendo la partecipazione", e snocciola qualche cifra sui costi: "il Pd spreca altri 534.000 euro dei soldi pubblici pur di non accorpare il referendum alle elezioni politiche".
Cifre però smentite dallo stesso Merola, che aggiunge che "secondo lo Statuto e il regolamento vigenti non è possibile accorpare il referendum comunale con le elezioni". Vorrei proprio vederli, questi documenti.
Anche il gruppo dei vendoliani al Comune è lanconico, ritenendo "persa un'opportunità", perchè "per noi la consultazione dei cittadini sul finanziamento delle scuole paritarie private andava fatta nelle condizioni migliori possibili di partecipazione".
Conclude Cecconi "La miglior risposta dei cittadini bolognesi sarà quella di recarsi in massa alle urne il 26 maggio e di votare 'NO' ai finanziamenti comunali alle scuole private. Amen".

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Dimmi Cosa Ostacoli e ti Dirò Chi Sei

Giudicate un po' voi.
Monti, da novello politico, ha cominciato subito a promettere la modifiche delle misure da lui stesso deliberate e scaricare qui e là qualche responsabilità.
Apprendiamo, quindi, che la legge anti-corruzione "va migliorata perché le tre forze politiche (...) non hanno trovato intesa per colpa del Pdl", e che "sul mercato del lavoro avremmo voluto fare di più ma c’era un freno del Pd".

Quindi il PdL ha ostacolato la legge anti-corruzione, una giusta norma di trasparenza e correttezza ('Giusta' perchè la corruzione è un Reato, ndr), mentre il PD ha responsabilmente cercato di annacquare la riforma del welfare, mantenendo ad esempio la possibilità di riassunzione in caso di licenziamento senza giusta causa, sebbene a discrezione del giudice.
Anche se la mia visione non coincide con quella del Partito Democratico su molte cose, non posso fare a meno di notare come le due cose siano molto diverse: il PdL con la sua azione ha difeso dei criminali, mentre il PD ha mantenuto il più possibile la saldatura dei valori sociali su cui è fondata l'Italia.
Quelle italiane sul lavoro saranno state anche impalcature vecchie e polverose che necessitavano di una registratina, ma i progetti tecnici di riforma rischiavano seriamente di svuotarle e comprometterle in maniera irreparabile.
Vedete un po' poi qual'è la colpa più grave.

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Democrazia ma Non per Tutti

Non c'è solo la religione cattolica ad intromettersi nella politica, il Movimento Raeliano propone addirittura una sua singolare idea di democrazia.
Una Geniocrazia, così la chiamano, che riconosca i diritti di voto attivo e passivo solo ai soggetti dotati di un'intelligenza superiore.
Potrebbero votare, quindi, solo quei cittadini che hanno un Q.I. superiore, ad esempio, del 10% alla media, e candidarsi per essere eletti solo quelli con il Q.I. al 25% oltre la media.

Un'idea affascinante, la politica dei saggi e dei sapienti. Un'Aristocrazia (letteralmente 'Governo dei Migliori') basata sul Merito.
Che però potrebbe trovare una qualche ombra di giustificazione solo in una società dove l'apprendimento è garantito e gratuito per tutti, a qualsiasi età e per qualunque percorso; in una comunità composta da automi, che non cambiano mai idea, capaci sempre di riconoscere e credere onestamente nelle proprie capacità.
E quindi, non questa.
La Democrazia, intesa come la mera legge dei numeri, rimane “la peggiore forma di governo,escluse tutte le altre”.

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domenica 6 gennaio 2013

Al Solito

Ecco che quelli del PD partoriscono il solito slogan arrogante della sinistra al caviale (o almeno alle uova di lompo).
Sì perché, vedete, autoincensarsi con "L'ITALIA GIUSTA" significa volersi pomposamente attribuire una dose di 'superiorità morale', vizio da sempre contestato alla nostra sinistra.
E lo dico da quasi sostenitore della linea ideologica del Partito Democratico (a parte ovviamente le frange più filovaticane e conservatrici).

La formazione esce da un periodo difficile per lui, in cui paga la responsabilità tenuta al paese ed al governo tecnico, nel quale comunque non ha mancato di rivendicare il suo profilo (la possibilità di riassunzione in caso di licenziamento senza giusta causa, sebbene a discrezione del giudice, è merito del Partito Democratico).
Si poteva giocare su questo, nella costruzione di uno slogan efficace; tipo "siamo stati responsabili, ora dobbiamo essere migliori".

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